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implants - international magazine of oral implantology No.2, 2017

expert article _ rialzo del seno Figg. 1a, 1b_ Caso di rialzo del seno mascellare di sinistra necessario per la riabilitazione del II quadrante. RX endorale e TAC preoperatori. Fig. 1a Fig. 1b uno studio realizzato da Consolo e collaboratori nel 2007. Lo studio è stato condotto su 16 pa- zienti trattati secondo un protocollo split mouth con solo osso autologo da una parte e osso au- tologo e PRP dall’altro lato. Questo studio ha messo in evidenza come una metodica di preparazione corretta del PRP possa stimolare una rigenerazione ossea miglio- re e rapida, dovuta probabilmente alla stimola- zione di cellule differenziate e non, presenti nel materiale autologo associato. Inoltre, l’azione del PRP sembra esaurirsi rapidamente seguendo la rapida cinetica di liberazione dei fattori di cre- scita6. In generale, gli emocomponenti sono un ot- timo supporto biologico per i processi di gua- rigione sia dei tessuti molli sia dei tessuti duri, infatti permettono di velocizzare l’epitelizzazio- ne e accelerare il sigillo mucoso al di sopra del tessuto osseo, garantendo in questo modo una guarigione migliore7,8. Numerosi studi hanno di- mostrato come i concentrati piastrinici riducano il sanguinamento post-estrattivo attraverso una azione emostatica della fibrina, promuovano l’e- pitelizzazione e di conseguenza la rigenerazione ossea, con un ridotto costo biologico ed econo- mico9. In aggiunta si tratta di un prodotto com- pletamente autologo, quindi biocompatibile e più sicuro (emocomponente). In questo studio come biomateriale abbia- mo utilizzato il Hypross-Oss® della Bioimplon: si tratta di un osso bovino naturale, di cui ogni granulo è composto mediamente dal 70% di idrossiapatite e il 30% di atelocollagene di tipo I. La struttura cristallina con porosità interconnet- tiva garantisce la stabilità del materiale stesso a lungo termine. L’associazione del Hypross-Oss® con il PRGF liquido attivato permette di ottenere un coagulo che ingloba il biomateriale. L’utilizzo del PRGF consente di manipolare con facilità il biomateriale da innesto e di posizionarlo evitan- do la sua dispersione incontrollata nel seno, so- prattutto nel caso si sia determinata una piccola perforazione della membrana di Schneider. _Materiali e metodi Sono stati selezionati 10 pazienti che neces- sitavano di rialzo di seno mascellare (classe D) con contestuale posizionamento implantare. I criteri di inclusione sono stati: la necessità di riabilitazione implantare; _ _ osso residuo mascellare 1-3 mm; _ follow-up minimo di 24 mesi dall’inter- vento chirurgico. I criteri di esclusione sono stati: _ disordini emocoagulativi; _ patologie metaboliche non controllate; _ _ _ infarto del miocardio negli ultimi 6 mesi; radioterapia del distretto cervico-facciale; terapia con bifosfonati per via endovenosa. Prima di essere inclusi nello studio, ogni pa- ziente è stato informato in modo dettagliato del rischio di complicanze intra- e post-operatorie e alle possibili alternative di trattamento pro- tesiche, ed è stato firmato un consenso scritto. Ogni paziente è stato sottoposto a una seduta di igiene orale professionale una settimana prima della chirurgia e ha seguito una terapia antibio- tica con amoxicillina 1 gr ogni 8 ore dal giorno prima dell’intervento chirurgico e per i successivi 5 giorni. Inoltre è stata eseguita OPT e TC ma- scellare pre-operatoria (Figg. 1a, b). Il giorno dell’intervento implantare, ogni paziente è stato sottoposto a un prelievo ema- tico secondo la tecnica del dr. Anitua. Il sangue prelevato viene raccolto in provette PRGF Sy- stem® contenenti anticoagulante, che vengono successivamente centrifugate. In genere l’entità del volume ematico prelevato varia in funzione dell’estensione del difetto che si vuole colmare. Per questo studio, per ogni paziente sono state usate 2 provette da 9 ml. Dopo centrifugazione, vengono separate due frazioni (una ricca di fat- tori di crescita e una ricca di fibrina), che vengo- no successivamente conservate in un incubatore a 37 °C e attivate poco prima di essere utilizzate. Per l’attivazione dell’emocomponente si utilizza 2_2017 9

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