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implants - international magazine of oral implantology No.2, 2017

special _ emostasi Biomateriali in chirurgia orale Autori_Francesco Riva, Chiara Riva Cavalletti De Rossi, Costanza Riva Cavalletti De Rossi, Giovanni Riva Cavalletti De Rossi & Florian Telha, Italia Cenacolo odontostomatologico Centro Italia _Abstract L’emorragia è uno dei fattori che maggiormente contribuisce alla morbilità e alla mortalità operatoria e post-operatoria. Il chirurgo ha oggi a disposizione molteplici tecnologie per ottenere l’emostasi. In que- sti ultimi venti anni l’evoluzione della tecnologia ha offerto al chirurgo importanti ausili per affrontare a livello intra-operatorio l’emorragia. Gli emostatici tissutali rappresentano una delle evoluzioni tecno- logiche che si hanno a disposizione durante un in- tervento. Premesso che il chirurgo non deve affidare l’emostasi a null’altro se non a una corretta tecnica chirurgica e a un preciso controllo della coagulazio- ne mediante legature o a procedure convenzionali di coagulazione, è innegabile che ci sono situazioni in cui gli emostatici tissutali possono essere di grosso aiuto. L’interesse verso tali presidi ha ottenuto negli ultimi anni una crescita esponenziale, soddisfacendo la necessità di ottenere una emostasi più facile e allo stesso tempo sicura. _Fisiologia della coagulazione L’emostasi è un processo fisiologico che pre- viene o interrompe la perdita di sangue dallo spa- zio endovascolare ed è riparativo delle lesioni dei vasi sanguigni al fine di ripristinare la funzionalità dei tessuti lesi. L’endotelio vasale è la parte più in- terna del vaso sanguigno, a diretto contatto con il sangue. L’interruzione della sua integrità è alla base dello scatenamento del processo emostatico ten- dente a ripararne la lesione. La normale sequenza di eventi che conduce alla coagulazione prende dun- que avvio da un trauma a carico del vaso, che va incontro a costrizione riflessa per ridurre il flusso ematico (fase vasomotoria). Le piastrine aderiscono alla matrice sottoendoteliale del vaso leso (fase pia- strinica) e l’aggregazione piastrinica e la formazione del coagulo di fibrina iniziano simultaneamente. La fase più importante dell’emostasi è la formazione del coagulo di fibrina stabile, che blocca definitivamente l’emorragia e prepara il campo per la rigenerazione tissutale e la ripresa del tessuto leso. La fibrina, che Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5 14 2_2017

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