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implants - international magazine of oral implantology No.1, 2018

opinion _ impianti zigomatici Per le atrofie della mascella superiore occorrono perizia e programmazione eseguire un intervento deve essere allo stesso tempo consapevole di saper affrontare rischi e complicanze ad esso legato. Il chirurgo maxillo facciale, per la sua attività in campo traumatologico, oncologico e malfor- mativo, ha presumibilmente maggiore dimesti- chezza con aree anatomiche così complesse e profonde. Sarà quindi, più probabile che questo tipo di intervento possa essere eseguito con maggiore dimestichezza da un chirurgo maxillo facciale piuttosto che da un odontoiatra. Non prive, come sono, tali metodiche, di insidie e complicanze, viene naturale porsi dei quesiti sul- le reali indicazioni e sulla compliance del pazien- te. Inoltre, per l’impianto zigomatico ci si avvale di una luce chirurgica ampia che consente, dopo una corretta curva di apprendimento, l’esecuzione dell’intervento con un rischio operatorio ridotto al minimo possibile, per gli impianti pterigoidei oc- corre una pianificazione computer-guidata oltre la già sottolineata competenza chirurgica. La pianificazione informatica deve soltanto essere un complemento della perizia chirurgica, ma non può né deve assolutamente sostituirla: il chirurgo è l’unico responsabile del procedimento, l’unico che possa e debba valutarne indicazione e limiti e il rapporto rischio-beneficio… E i rischi non sono pochi!! _Salvatore Parascandolo L’ Autore, Direttore dell’Unità Operativa a struttura complessa di Chirurgia maxillo fac- ciale all’Ospedale Cardarelli di Napoli, esprime le sue considerazioni su un tema antico e delicato alla luce della sua lunga esperienza. Da sempre le gravi atrofie della mascella su- periore rappresentano un importante ostacolo al recupero della funzione masticatoria per l’ano- mala conformazione anatomica inadatta ad ot- tenere una riabilitazione, amovibile, inamovibile o mista. Per tali motivi, a latere degli interventi finalizzati all’aumento di volume osseo che pure non hanno soddisfatto appieno le aspettative prospettate qualche decennio fa, ultimamente sono stati sperimentati e utilizzati gli impianti zigomatici, pterigoidei e quelli corti. Soluzioni senz’altro valide, quando indicate e quando eseguite con buona programmazione e indiscutibile perizia. L’odontoiatra ha il massi- mo interesse all’esecuzione di queste tecniche riabilitative, nonostante la pubblicizzazione commerciale che tende a banalizzare tali me- todiche, l’inserimento di impianti zigomatici e pterigoidei richiede una consapevolezza ana- tomica e chirurgica che va ben oltre quella espressa dalla pratica quotidiana. Spesso si dice che “l’intervento lo fa chi lo sa fare” indipendentemente dalla specializ- zazione di appartenenza. Tuttavia è ancor più vero che quando il professionista si accinge ad 1_2018 39

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