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implants - international magazine of oral implantology No.1, 2018

ticolare interesse rivestono quelli derivati dal tessuto osso di specie di mammiferi diverse dall’Uomo, data la somiglianza di struttura e composizione che si osserva tra diversi mam- miferi relativamente a questo tessuto5. L’osso deproteinizzato di origine bovina è il sostituto osseo con la più lunga storia di impiego in chi- rurgia orale e maxillofacciale6,7. Questo bioma- teriale viene ottenuto attraverso un processo ad alta temperatura che elimina dal tessuto bovino tutte le componenti organiche, com- prese quelle antigeniche che lo renderebbero non biocompatibile8. Quando osteoclasti uma- ni sono fatti crescere su questo materiale piut- tosto che su tessuto osseo bovino non trattato si è osservato che essi vi aderiscono meno, e hanno una ridotta attività di riassorbimento9. Si suppone che questa diversa predisposizio- ne del materiale a essere riassorbito per via osteoclastica, rispetto il tessuto d’origine, sia dovuta principalmente al trattamento termico subito (a temperature maggiori di 600 °C), che ne ha modificato la conformazione e composi- zione minerale in modo significativo8. Questa caratteristica si ripercuote nell’impiego clinico: diversi studi istomorfometrici hanno infatti di- mostrato che l’osso bovino deproteinizzato ha un tempo di riassorbimento piuttosto lungo, con particelle di biomateriale che permango- no nel sito di innesto anche dopo anni10-12. Per questo motivo l’osso bovino deproteinizzato è considerato un eccellente mantenitore di spa- zio, ed è impiegato con successo negli inter- venti di ridge preservation4. Recentemente è stato immesso in commercio un biomateriale di origine equina che, come l’osso bovino de- proteinizzato, è ottenuto attraverso un trat- tamento ad alta temperatura del tessuto di origine, allo scopo di eliminarne le componenti antigeniche. Ad oggi il suo utilizzo in ambito clinico non è stato ancora documentato; lo scopo di questo lavoro è quello di presenta- re un caso clinico in cui questo biomateriale è stato impiegato con successo in un caso este- so di ridge preservation nel mascellare supe- riore, illustrando i risultati clinici, radiografici ed istomorfometrici ottenuti. _Presentazione del caso La paziente, di 54 anni, si è presentata al Cen- tro Odontoiatrico Dentalnarco a Trezzano Sul Naviglio, Milano, Italia con tutti gli elementi residui del mascellare superiore compromessi (elementi 1.6, 1.4, 1.3, 1.2, 1,1 nel quadrante destro e 2.1 e 2.2 nel quadrante sinistro) (Fig. 1). A livello anamnestico, la paziente presen- case report _ alveolo post-estrattivo tava un pregresso episodio di trombosi cere- brale ed era quindi in terapia anticoagulante con warfarin sodico (Coumadin, Bristol-Myers Squibb Srl, Roma, Italia); riguardo al valore INR (dall’inglese International Normalized Ratio), il range terapeutico impostato dai medici cu- ranti era di 3. Avendo la paziente richiesto la massima riduzione possibile in termini di inva- sività dell’intervento, è stato dunque escluso in questa fase un intervento di grande rialzo di seno nel quadrante 2 e si è optato per un in- tervento di ridge preservation contestuale alle avulsioni. Per procedere alla corretta elabora- zione del piano di trattamento, la paziente è stata sottoposta ad esame CBCT utilizzando un dispositivo ad alta risoluzione (Xmind TRIUM, ACTEON, Milano, Italia) con un FOV di 12 x 8 cm. Considerato il biotipo tissutale sottile della paziente, l’estensione dell’area crestale oggetto di trattamento e l’esiguo spessore della corti- cale vestibolare (Fig. 2), alla paziente è stato proposto un piano di trattamento che preve- deva l’avulsione di tutti gli elementi, l’innesto Fig. 1 Fig. 1_CBCT e ricostruzione tridimensionale del massiccio facciale della paziente. I sette elementi ancora presenti nel mascellare superiore sono compromessi. Fig. 2_Dettaglio CBCT (è mostrato l’elemento 1.2), esemplificativo dello spessore estremamente ridotto della corticale vestibolare della paziente, al limite della rilevabilità dell’esame diagnostico. Fig. 2 1_2018 21

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