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implants - international magazine of oral implantology No.1, 2018

case report _ alveolo post-estrattivo ove, attraverso il software di analisi di immagine ImageJ 1.33 (National Institute of Health, Be- thesda, USA) sono state misurate l’area totale del campione (TSA), l’area ossea totale (TBA), l’area di tessuto osseo vitale, neo-formato (LBA) e l’area del sostituto osseo residuo (RBA). L’area occupa- ta da tessuto connettivo e spazi midollari è stata ottenuta per sottrazione (TSA-TBA). L’area ossea totale (TBA) corrisponde alle zone occupate da tessuto osseo vitale e sostituto osseo residuo. Il valore LBA è stato calcolato sommando i valori di area corrispondenti alle zone occupate dal solo osso vitale neo-formato. Il valore RBA è stato cal- colato come differenza tra TBA e LBA (RBA = TBA- LBA). Per ogni campo sono stati quindi calcolati i rapporti TBA/TSA, LBA/TSA e RBA/TSA. Infine, sono stati calcolati per ciascun parametro d’inte- resse i valori medi sui 5 campi (N=5). Nell’analisi qualitativa dei campioni si è sem- pre osservata una porzione di tessuto osseo di nuova formazione, di estensione variabile in funzione del campione considerato. Le aree cor- rispondenti alle particelle di sostituto osseo re- siduo sono state identificate sia perché basofile, sia per l’assenza di osteociti nelle lacune ossee. Le particelle di sostituto osseo erano in stretto contatto con il tessuto osseo vitale (intensa- mente colorato dall’eosina e ricco di osteociti), senza che si potessero osservare gaps, a indica- re la biocompatibilità dell’innesto, confermata dall’assenza sia di tessuto simil-cartilagineo che di infiltrati infiammatori. In tutti i campioni si è osservata anche una quantità variabile di tessu- to connettivo. I risultati dell’analisi quantitativa sono riportati in Tabella 2. I valori medi relativi a tutti e tre i campioni analizzati sono: tessuto osseo neoformato, 39,8 ± 18,1%; biomateriale residuo: 24,9 ± 14,2%; spazi midollari/tessuto connettivale, 35,4 ± 24,3%. I valori medi devo- no considerarsi solo indicativi e, possibilmente, sovrastimati per quanto riguarda il tessuto osseo di neoformazione considerando che il campione raccolto in posizione 1.1 presenta probabilmente una porzione significativa costituita da tessuto osseo basale del paziente (Fig. 7b). L’analisi statistica è stata effettuata utiliz- zando il programma statistico GraphPad Prism 4.0 (Graph- Pad software, San Diego, CA, USA). Tutti i risultati sono espressi come media ± SD. _Discussione Il caso illustrato rappresenta un caso limite ove, per il biotipo della paziente e l’esiguo spessore osseo iniziale, la riabilitazione attraverso prote- si supportata da impianti sarebbe risultata dif- ficile, se non impraticabile, senza l’esecuzione di Fig. 7a Fig. 7b Fig. 7c Figg. 7a-7c_Immagini istologiche delle tre biopsie ossee prelevate durante il posizionamento implantare, rispettivamente in posizione 1.3 (a), 1.1 (b) e 2.2 (c). Il primo campione si è frammentato durante il prelievo; il secondo campione mostra la maggiore quantità di tessuto osseo. La porzione apicale corrisponde probabilmente all’osso basale del paziente. Il terzo campione, corrispondente a una posizione ove era presente l’emostatico invece della membrana, mostra una buona ossificazione, sebbene più rarefatta. Tabella 2_Risultati dell’analisi istomorfometrica. nonché separatamente per gli alveoli ove è sta- ta posizionata la membrana e quelli ove è stata posizionata la cellulosa ossidata. I risultati sono come segue: considerati tutti gli alveoli ogget- to di analisi, l’entità media del riassorbimento è stata pari al 28,4 ± 10,6%; tale valore era pari al 22,8 ± 7,8 considerando gli alveoli protetti con membrana e al 39,5 ± 0,7% considerando gli al- veoli protetti con cellulosa ossidata. _Indagine istologica ed istomorfometrica Ciascun campione osseo è stato fissato in for- malina al 4% e decalcificato per 21 giorni in una soluzione contenente Sodio Formiato 0,76M e Acido Formico 1,6M (Panreac Quimica, Barcelona, Spagna). Successivamente il campione è stato di- sidratato in etanolo e incluso in paraffina. Sono state quindi tagliate sezioni di 5 μm di spessore che sono state montate su vetrino e colorate con ematossilina-eosina. Sono state quindi acquisite immagini ad alta definizione delle sezioni ossee che sono state utilizzate per condurre sia un’ana- lisi qualitativa che quantitativa (Figg. 7a-7c). Per quest’ultima, si è proceduto a eseguire misure morfometriche sulle microfotografie a ingrandi- mento 3.5x: sono stati scelti a caso cinque campi Posizione del prelievo Tessuto osseo di nuova formazione (%) Biomateriale residuo (%) Tessuto connettivale/spazi midollari (%) 1.3 1.1 2.2 32,2 60,4 26,7 39,3 24,4 10,9 28,5 15,2 62,4 Media ± SD 39,8 ± 18,1 24,9 ± 14,2 35,4 ± 24,3 24 1_2018

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