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Dental Tribune Italian Edition

14 Dental Tribune Italian Edition - Dicembre 2015Notize dalle Aziende L’ecologia, il rispetto della natura e l’amore per il prossimo come guida per il nostro agire Il rispetto della natura e dell’uomo sono con- cetti fondamentali e fanno parte della buona educazione, non si può non rispettarli; venen- do meno a questi principi, dovremmo sentirci colpevoli verso la nostra famiglia. Le nostre sollecitudini in questa direzione fanno parte delle premure che dobbiamo avere per i nostri figli e nipoti e per tutte le creature che verran- no dopo di noi. Non possiamo dire di volere bene ai nostri figli e ai nostri nipoti se poi non facciamo il possibile per arrestare la distruzio- ne del mondo. Giornalmente la televisione e i giornali ci informano che stiamo consuman- do più risorse di quante la terra riesca a ripro- durne, così facendo usiamo parte di quelle risorse che i nostri nipoti dovrebbero trovare disponibili per il loro benessere. È inutile invocare leggi drastiche, colpevo- lizzare i politici e i governanti; forse possia- mo fare molto più noi, uomini del nostro tempo, di quanto riescano a fare le leggi non ascoltate. Uno slogan indovinato, se ricordo bene, una sollecitudine del Consiglio dei Ministri per aiutare i fumatori a smettere, fa dire a Frassica: «A fumare ci vuole uno stupido»; quale titolo merita chi, nel suo piccolo, contribuisce a distruggere il mondo dove vive? Un giovane volontario, al ritorno da una missione ecologica che si era ripro- messa di ripulire le strade di campagna e gli argini dei fiumi, intervistato, ha risposto scoraggiato: «Non si può! Sono troppi i ma- leducati». Ci vogliono le leggi severe, ma prima di tutto ci vuole l’impegno degli uomini di buona vo- lontà. Ma questa disobbedienza che ci porta a inquinare per abitudine, a non sentirci colpe- voli, a disapprovare quello che fanno gli altri e a giustificare quello che fa comodo a noi; sono comportamenti scorretti che non portano da nessuna parte. Quante volte tornando dalla Svizzera, al nostro rientro in Italia, ci siamo accorti che il panorama era cambiato: di colpo abbiamo visto la carta per terra, le erbacce che ormai fanno da siepe, sacchi di immondizia abbandonati sulla strada assieme a pneuma- tici scoppiati. Ti prende una stretta al cuore e ti chiedi: «Come mai il mio Paese si è ridotto così?». Di là dal confine sono tutti bravi, e di qua siamo disordinati, insensibili al disordine e all’immondizia? No, non è così, è successo che qualcuno, scontento di come vanno le cose, non rispetta più gli spazi comuni, è un segnale di protesta, si imbrattano i muri con scritte o disegni, così non si risolvono i pro- blemi e tanto meno rovesciando i cassonetti, incendiando le macchine facendo la guerra con le forze dell’ordine, questi ultimi hanno finito per andare molto oltre, sono diventati dei criminali, è stato detto da esperti che cri- minali non si nasce, ma si diventa. Sembra che sia proprio così. La società deve aiutare chi è nel bisogno, non chi protesta danneggiando. Ci vogliono leggi e regole severe, chi danneggia deve pagare; con questi ultimi bisogna essere inflessibili, altrimenti avranno il sopravvento. Qualcuno ha detto di lasciarli sfogare… La storia insegna che le debolezze dei governanti, hanno dato il via libera alle due ultime dittature europee, che hanno finito per sconvolgere l’Europa e trascinato in guerra mezzo mondo. A noi uomini di buona volontà, che lo abbia- mo dimostrato lavorando con impegno, ri- spettando le regole, pagando le tasse, anche quelle esagerate, che non abbiamo smesso di fare il nostro dovere, sino in fondo e senza ri- serve, rimane il compito di continuare a dare l’esempio. È l’esempio che trascina, non le pre- diche noiose. Un uomo da solo, con il suo esempio, non potrà convertire un Paese, ma se tutti gli uomini di buona volontà continueranno a dare l’esempio e a promuovere, o anche solo ad appoggiare con convinzione le iniziative di buona volontà, po- tranno fare molto. Nessunochiedeaigiova- ni di oggi di non diver- tirsi, l’uomo è un essere socievole e ha bisogno di comunicare con i suoi simili e di divertirsi con loro. I giovani vanno incontro alla vita con gioia e cercano di viverla intensamente, portano gioia di vivere e ricevo- no felicità e riconoscen- za. Studiano, lavorano e si preparano ad affron- tare la vita che li aspetta con tutti gli impegni e le responsabilità che si troveranno ad affron- tare. Se avranno avuto una giovinezza normale e si saranno preparati con impegno, supereranno le difficoltà, diversa- mente potranno avere qualche problema in più. Ma se avranno la fortuna di essere circondati da amore, potranno risolvere i loro problemi in più; spesso le difficoltà, come i sacrifici, tempra- no e fortificano. Comunque vadano le cose, la famiglia d’origi- ne ha ancora un ruolo di grande importanza e non solo da un punto di vista sentimentale o materiale, come sostegno morale e se ne- cessario anche economico, ma ancora come esempio e consiglio. Il giovane che prima di sposarsi non sembrava accettare il consigli e accorgersi dell’esempio dei genitori, se non ci sono state rotture insanabili, di fronte alle prime reali preoccupazioni o difficoltà ricor- re alla famiglia d’origine, e se questa saprà ri- spondere con amore e discrezione, continuerà a svolgere la sua funzione. Se le malattie non lo impediranno le famiglie d’origine conti- nueranno ad avere una funzione importante di aiuto morale e sentimentale, anche quan- do i nipoti dovranno compiere le loro scelte, i nonni riusciranno a farli riflettere, ovviamen- te senza condizionarli e neanche influenzarli. I consigli non richiesti non verranno quasi mai accettati e tanto meno le ingerenze. Gli anziani dovranno avere pazienza, non potran- no mai imporre modi di pensare o di agire. A un ragazzo che chiedeva a una persona anzia- na perché curava tanto le querce, dal momento che lui non avrebbe più potuto vederle cre- sciute, l’anziano ha risposto: quando io sono venuto al mondo ho trovato le querce che qualcun altro aveva piantato per me. Ecco come si può insegnare l’amore per la natura senza fare delle prediche. Cattani S.p.A. XO-care XO CARE offre un fantastico regalo di natale ai proprietari di Flex Integral KOMET Italia Punte soniche KOMET SF10R e SF10L Per scoprire le nuove possibilità offerte da un’azienda che ha come motto quello di mi- rare a un’odontoiatria straordinaria, basta visitare www.xo-care.com e contattare uno dei distributori autorizzati. KOMET Italia srl Via Fabio Filzi, 2 20124 Milano - info@komet.it - www.komet.it Natale sta arrivando e XO CARE, spesso nota in Italia con il precedente nome Flex Dental, vuole dare ai propri clienti dilungadatalapossibilitàdifesteggiarlo almeglio. Inoccasionedei10annidall’u- scita di produzione del riunito Flex Inte- gral, fratello maggiore di XO 4, l’azienda danese ha lanciato una campagna dedi- cata ai i proprietari di Flex Integral che, passando a XO 4 entro la il 31 dicembre 2015, riceveranno un sostanzioso sconto sull’acquisto. Kim Sørensen, AD e figlio delfondatoredell’aziendanatanel1951,è ben fiero di ciò che XO CARE può offrire: un prodotto di altissima qualità, estre- mamente affidabile, perfezionato negli anni e giunto ora al culmine delle sue potenzialità. «Ci impegniamo da oltre 60 anni per trovare le migliori soluzioni alle sfide che i dentisti si trovano ad af- frontare quotidianamente» dice Søren- sen. «Quando abbiamo sviluppato l’XO 4 non abbiamo solamente voluto conti- nuare a fornire ai dentisti un ambiente di lavoro più sano, ma anche aggiungere altre qualità identificate durante la no- stra lunga esperienza. XO 4 è una solu- zione lavorativa completa che si concen- tra su efficienza lavorativa, sicurezza e comfort dei pazienti, permettendo allo stesso tempo ai dentisti di eseguire i mi- gliori trattamenti possibili». La levigatura radicolare mira a eliminare le tossine che si sono depositate sulle radici del dente, responsa- bili del distacco parodontale della gengiva. Per creare l’ambiente che permetta ricrescita e adesione della gengiva alle radici dentarie è necessario levigare la radice a dovere: questa operazione va sotto il nome di levigatura radicolare o root planing. Un tale intervento si fa in genere a lembo aperto, cioè dopoaverscoperchiatolamucosainmododalavorare a vista sulle radici; un intervento cruento, ma neces- sario per il paziente parodontale. Si esegue con scaler e curette, esercitando con lo strumento manuale una forte trazione di raschiatura sulla radice del dente. Con le nuove punte soniche SF10R e SF10L è ora pos- sibile lavorare sulla radice del dente con movimenti morbidi e con un risultato finale per operatore e pa- ziente senz’altro superiore. Queste punte soniche hanno la parte terminale a for- ma di asola, si appoggiano sulla radice del dente, lavo- rando con movimenti delicati e circolari. La parte esterna dell’asola non è tagliente, mentre la parte interna è quella attiva. In questo modo queste punte possono essere usate anche a cielo chiuso, sen- za apertura del lembo. Cosa non da poco se pensiamo al disagio del paziente e ai punti di sutura che deriva- no da un intervento a cielo aperto. È solo grazie al movimen- to sonico che è possibile lavorare in modo control- lato e delicato sulle radici. Queste punte esistono in una variante destra R e sinistra L, a seconda della posizione di impiego sulle arcate. Si innestano su manipolo sonico tipo SF1LM KOMET a livello 1 di potenza e per- mettono una levigatura di qualità in tempi brevi. Via Fabio Filzi, 220124 Milano - info@komet.it - www.komet.it

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