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Dental Tribune Italian Edition

29SpecialeHygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2015 << pagina 28 Tali aspetti denotano che il metodo Montessori, come approccio all’inse- gnamento scolastico dell’igiene ora- le, ha riscosso maggior interesse e inoltre i contenuti trasmessi durante gli incontri sono stati elaborati al di fuori dell’ambiente scolastico. Nei bambini approcciati con tale me- todologia a livello professionale e di salute orale si è evidenziato un pro- cesso continuativo nell’acquisizione dei concetti, l’esperienza arricchente vissuta scolasticamente ha portato al seguente risultato: la sensibiliz- zazione della famiglia all’utilità di continuare nel tempo tale proget- to e percepire l’importanza della prevenzione, sin dall’età scolare, tramite controlli periodici dall’igie- nista dentale e dall’odontoiatra. Si è inoltre provveduto ad analizzare le schede anamnestiche compilate dai bambini di entrambi i gruppi allo step 1 e allo step 3; effettuando la comparazione delle risposte si sono evidenziati i risultati evidenziati nel- la Tabella 1. La Tabella 1 mostra che allo step 3 (incontro di rivalutazione) nel Gruppo B si riscontra un miglio- ramento, in quanto allo step 1 erano già stati dal dentista 14 bambini su 18; allo step 3 invece si erano recati 16 bambini dal dentista; mentre il Gruppo A è rimasto invariato (Tab. 2). La Tabella 2 evidenzia che allo step 3 di rivalutazione entrambi i gruppi hanno mostrato un miglioramento, ciò nonostante il gruppo seguito con didattica montessoriana ha eviden- ziato miglioramenti maggiori. Da 9 bambini a cui piaceva andare dal dentista, siamo passati a 12, mentre nel gruppo seguito con metodolo- gia tradizionale si è passati da 14 a 16 (Tab. 3). La Tabella 3 evidenzia che allo step di rivalutazione entrambi i gruppi hanno mostrato un miglio- ramento (Tab. 4). La tabella 4 eviden- zia che vi è stato un aumento dello spazzolamento secondo la tecnica di Bass modificata rispetto allo spazzo- lamento verticale, tale cambiamento si riscontra maggiormente nel grup- po approcciato con didattica mon- tessoriana. Come evidenziato dall’analisi delle trasposizioni grafiche, i dati riportati nelle tabelle indicano che i bambini seguiti con didattica montessoriana hanno rielaborato le nozioni esplica- te durante gli incontri. Conclusioni La didattica montessoriana, con il suo approccio pluri-sensoriale e mettendo al centro dell’apprendimento il bambi- no stesso e non l insegnante/operatore sanitario, ha evidenziato la sua effi- cacia attraverso la verifica operativa dei contenuti trasmessi, confermata anche dall’analisi delle trasposizioni grafichedeivissuti. Gli approcci operativi seguiti hanno determinato un’evoluzione dell’ap- proccio del bambino all’esperienza dal dentista, decisamente positivo - attivo conladidatticamontessorianaconela- borazione e superamento di eventuali sensazionidiansia,disagioepaura. Con l’approccio tradizionale ci sono stati ugualmente dei risultati a livello di apprendimento, ma la partecipa- zione dei bambini è stata vissuta come un processo di riempimento, come un semplice “passaggio dei contenu- ti”, senza alcun tipo di rielaborazione mentaledeiconcettiappresi. Ciò che è emerso come aspetto eclatante da questo studio com- parato è stato proprio l’atteggia- mento molto più costruttivo ri- scontrato nei bambini del gruppo B; tale aspetto è stato evidenziato soprattutto nell’analisi delle loro esperienze grafiche, dove abbiamo notato un prima e un dopo; mentre nei bambini che hanno ricevuto un approccio tradizionale è prevalso un atteggiamento meno costrutti- vo e meno partecipativo, estrinse- cato graficamente: • dallamancanzadidettagli • dalla mancata presenza dell’opera- toresanitario • dall’assenzacostantedicolore Tutti elementi che denotano parteci- pazione ed entusiasmo verso l’espe- rienza vissuta. La classe approcciata con didattica montessoriana ha mo- strato invece, effetti arricchenti e la costruttività è stato il denominatore comune che ha accompagnato tutti gli elaborati. Quanto appena detto evidenzia il con- cetto dell’autonomia montessoriana, chenelgruppoBèeclatanteadifferen- zadelgruppoAdov’èvenutameno. Unulterioreconfermaèstatapoiforni- ta dalle trasposizioni grafiche che han- no evidenziato come quest’atto evolu- tivosiavenutomenonelgruppoA. Tali aspetti denotano che il metodo Montessori, come approccio all’inse- gnamento scolastico dell’igiene orale, ha riscosso maggior interesse e parte- cipazione, inoltre i contenuti trasmessi durante gli incontri sono stati elabora- ti e utilizzati anche al di fuori dell’am- biente scolastico (come ampiamente sottolineatodallaMontessori). Per questo motivo l’igienista den- tale, essendo una delle prime fi- gure che approccia il bambino, do- vrebbe essere in grado di utilizzare gli strumenti più adatti per entrare fino in fondo in contatto col piccolo paziente e tra esse privilegiare un approccio pluri-sensoriale che fac- cia sentire il bambino partecipe e attore di quanto accade intorno a lui; in questo senso la metodologia montessoriana ricopre a pieno que- sto ruolo.

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