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Dental Tribune Italian Edition

20 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2015 Ricercatori indiani raccomandano la regolare disinfezione dello spazzolino Davangere, India – Gli spazzolini sono suscettibili di infettarsi con microrganismi provenienti non solo dal cavo orale, ma anche dall’ambiente circostante. Ricerca- tori indiani hanno studiato come i diversi disinfettanti agiscano sulla colonizzazione batterica. Per studiare l’impatto di disinfettanti quali la clorexi- dina gluconato, l’ipoclorito di sodio e l’acqua – alla pre- senza di microrganismi streptococchi –, sono stati ana- lizzati gli spazzolini di 21 bambini tra i 5 e i 12 anni, dopo cinque giorni di lavaggio dei denti due volte al dì. Successivamente ai 5 giorni, gli spazzolini sono sta- ti incubati nel Robertson’s cooked-meat broth per 4-5 ore prima di essere immersi nei diversi disinfettanti in gruppi da sette. Il gruppo 1 è stato immerso in 0,2% di clorexidina; il gruppo 2 in 1% di ipoclorito di sodio, e il gruppo 3 solo in acqua. Dopo 24 ore, tutte le spaz- zole sono state poste nuovamente nel Robertson’s cooked-meat broth e poi coltivate. Le analisi finali hanno mostrato che il trattamento con clorexidina ha prodotto una riduzione del 100% delle colonie di streptococchi, men- tre l’ipoclorito di sodio ha ridotto i microrganismi del 71%. Al contrario, gli spazzolini da denti che sono stati immersi in acqua hanno mostrato solo una riduzione del 14% delle co- lonie. I risultati indicano che sia clorexi- dina sia l’ipoclorito di sodio sono agenti disinfettanti efficaci. Secon- do i ricercatori, il significativo au- mento della contaminazione negli spazzolini da denti del terzo grup- po, suggerisce che il risciacquo del proprio spazzolino da denti solo in acqua e l’asciugatura all’aria potreb- bero contaminarlo. Alla luce dei risultati, i ricercatori hanno concluso che è essenziale che ognuno disinfetti lo spazzoli- no a intervalli regolari, prevenendo la reinfezione, contribuendo così a mantenere una buona igiene orale e il benessere generale. Dal momento che l’approccio attuale non ha con- siderato tutte le varietà di microrga- nismi presenti nel cavo orale, la fu- tura ricerca dovrebbe concentrarsi sulla sopravvivenza di ulteriori mi- crorganismi come altre tipologie di batteri, funghi e virus, dicono i ricercatori, i quali hanno notato che altre soluzioni antimicrobiche, come i prodotti della pianta neem o il sale, potrebbero essere econo- mici, non tossici e agire come facili alternative da usare nei test per le loro proprietà disinfettanti. Gli spazzolini contaminati provoca- no vari problemi tra cui carie, gen- giviti e stomatiti. Organizzazioni come l’America Dental Association ne raccomandano la sostituzione ogni due o tre mesi. La ricerca, intitolata “Contamina- ted tooth brushes-potential thre- at to oral and general health”, è stata pubblicata on-line il 23 lu- glio su Journal of Family Medicine and Primary Care. Dental

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