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Dental Tribune Italian Edition

22 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Dicembre 2015 Fig. 8 - Buon adattamento delle setole con spazzolino Techique PRO (Sunstar). Fig. 9 - Deplaquing attraverso utilizzo di pulitore a getto. Fig. 10 - Deplaquing attraverso utilizzo di pulitore a getto sul collo dell’impianto. Fig. 11 - Sondaggio parodontale. Fig. 12 - Rimozione del tartaro attraverso strumenta- zione ultrasonica. Fig. 13 - Rimozione del tartaro sul collo dell’impianto attraverso strumentazione ultrasonica con punta in peek. Fig. a - Paziente dopo la terapia parodontale non chirurgica, idoneo alla fase chirurgica. Fig. 1 - Sorriso pre-trattamento. Fig. 2 - Rilevamento colore del dente attraverso scala colore VITA. Fig. 3 - Rilevamento recessione gengivale attraverso videocamera intraorale SoproCare (Acteon). Fig. 4 - Inserimento degli scovolini attraverso videocamera intraorale Acteon (SoproCare). Fig. 5 - Particolare su recessione gengivale. Fig. 6 - Topografia presenza biofilm batterico con rivelatore di placca tritonale su protesi mobile. Fig. 7 - Controllo meccanico del biofilm batterico attraverso utilizzo di scovolino GUM Soft-Picks (Sunstar), controllo chimico del biofilm batterico attraverso utilizzo del dentifricio gel GUM Paroex. << pagina 21 Il suddetto esame obiettivo rileva la presenta di un biotipo gengivale spesso, recessioni gengivali diffuse e una scarsa igiene orale. Segue la rile- vazione del colore dei denti (A3), con una scala colori Vita, che viene foto- grafata (Fig. 2) e registrata in cartella. Lo spettrofotometro dentale MHT Spectroshade Micro, che combina una camera digitale a uno spettrofo- tometro a tecnologia led, conferma il colore rilevato con la tradizionale scala colori Vita. Inoltre, abbiamo completato l’esame obiettivo del cavo orale con l’ausi- lio della videocamera Sopro Care (Acteon), che permette, tramite led, di evidenziare in modo rapido e ac- curato la presenza di biofilm batteri- co, le zone infiammate e la presenza di processi cariosi (Figg. 3-5), così da mostrarle alla paziente in real time al fine di motivarla a un più efficace controllo della placca batterica. Prima del trattamento di igiene ora- le professionale, abbiamo applicato un rilevatore di placca a base di eri- trosina (Fig. 6) ed evidenziato i siti maggiormente interessati dall’accu- mulo di placca nel cavo orale, com- presi il dorso della lingua e la protesi parziale mobile rimovibile (Fig. 6) per mostrare alla paziente dove mi- gliorare l’igiene orale domiciliare. Inoltre, viene spiegato alla paziente l’utilizzo corretto degli strumenti di igiene orale domiciliare, spazzo- lino e scovolino, più idonei alle sue esigenze strutturali e anatomiche, come da tecnica di spazzolamento personalizzata e condivisa, la cosid- detta “tailoring” di Nardi et collabo- ratori (Figg. 7, 8). Debridment parodontale Viene decontaminato il cavo orale con l’utilizzo del dispositivo Mectron Combi, che unisce ultrasuoni ed air- polishing con polvere di glicina (Figg. 9, 10); la particolarità della polvere di glicina risiede nell’essere formata da particelle molto più piccole (< 63 μm) rispetto alla polvere di bicarbonato di sodio, solubili in acqua e caratterizza- te da un aroma piacevole. Si esegue il sondaggio parodontale e si riportano i dati clinici in cartella (Fig. 11). A se- guire, con l’ablatore Multipiezo pro (Mectron), in modalità soft mode, si effettua lo scaling di tutta l’arca- ta superiore e inferiore con punta standard (Fig. 12); per il debridment del collo dell’impianto utilizziamo la punta implantare in peek IC1 (Mec- tron) (Fig. 13). Sbiancamento Terminata la seduta di igiene orale professionale, la paziente ci chiede di poter migliorare la brillantezza del sorriso, così viene proposta una seduta di sbiancamento professiona- le; pertanto, inseriamo il divaricato- re specifico con arretratore linguale e i rulli salivari (Fig. 14) e rileviamo il colore con scala colori Vita (Fig. 15), condividiamo quindi con la paziente il colore di partenza. Applichiamo la diga liquida, coprendo il collo im- plantare (Figg. 16, 17), e fotopolime- rizziamo la stessa. Segue l’applica- zione dello sbiancante al perossido di idrogeno al 35% Ena White Power (Micerium) (Figg. 18, 19) solo sulle su- perfici dentali, evitando i manufatti protesici, per 3 step della durata di 10 minuti l’uno. Terminata l’efficacia, si rimuove il perossido, nonché la diga, e si sciacquano le superfici dentali. Al termine della nostra seduta di igiene orale professionale, la paziente appare molto soddisfatta nel vedere il proprio sorriso illuminato, e diventa consapevole della necessità di bonifi- care il cavo orale, ponendo maggiore attenzione al mantenimento domici- liare. Inoltre, con l’ausilio di supporti multimediali, l’igienista dentale pro- pone alla paziente di continuare il miglioramento del suo sorriso, chie- dendo di ripensare all’idea di sotto- porsi all’intervento implantare, mo- tivandola dal punto di vista estetico e funzionale, e soprattutto rassicuran- dola sulle modalità di intervento. La paziente, rassicurata circa le mo- dalità dell’intervento, e motivata dal conseguimento di un sorriso estetico e più compiacente, prende appunta- mento con l’odontoiatra per sotto- porsi a intervento di implantologia osteointegrata in zona 1.1 e 1.5, nonché per risolvere le patologie cariose rile- vate in corso di seduta di igiene ora- le professionale attraverso l’utilizzo della videocamera. >> pagina 23

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