Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Implant Tribune Italian Edition No.4, 2017

Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2017 Case Report - Periimplantiti 7 < pagina 6 Poiché il difetto osseo periim- plantare presenta, come già detto, una componente orizzontale as- sociata ad una componente verti- cale, viene selezionata una mem- brana non riassorbibile rinforzata da un frame in titanio, allo scopo di garantire la creazione di uno spazio chiuso all’ingresso e alla proliferazione degli stipiti cellula- ri indesiderati (cellule epiteliali e fibroblasti) in ossequio ai principi della rigenerazione ossea guidata (G.B.R.). Si procede quindi all’allo- cazione della membrana e al suo fissaggio sull’aspetto linguale con due viti da osteosintesi (1,6 x 4 mm) (Fig. 10). Un innesto di biomateriale eterologo in granuli viene posizio- nato all’interno della componen- te intraossea del difetto e intorno alla porzione extraossea dei due impianti allo scopo di stabilizza- re il coagulo ematico e favorire la neoformazione del tessuto osseo (Fig. 11). La membrana non riassor- bibile rinforzata, posta a protezione dell’innesto, viene riflessa sul ver- sante buccale e fissata con due viti da osteosintesi (1,6 x 4 mm) (Fig. 12). L’ultimo tempo operatorio pre- vede la sutura con filo in ePTFE 4/0: allo scopo di raggiungere e mante- nere un sigillo permanente della ferita chirurgica per tutto il periodo di guarigione, è consigliabile effet- tuare una doppia linea di sutura, con punti a materassaio orizzontale intercalati a punti staccati (Fig. 13). L’immagine, che mostra il control- lo radiografico postoperatorio, evi- denzia un corretto posizionamento dell’innesto e della membrana rin- forzata (Fig. 14). Durante il follow up a distanza di 30 giorni è possibile evidenziare la perfetta guarigione dei tessuti molli con assenza di esposizione della membrana non riassorbibile rinforzata; va sottolineato come questa evenienza rappresenti la più frequente e temibile complicanza nelle procedure di rigenerazione guidata (Fig. 15). Per motivi legati alla gestio- ne della paziente viene forzato il consueto protocollo e si sceglie di rimuovere la membrana a 4 mesi dalla procedura chirurgica di ri- generazione ossea periimplanta- re: dopo aver elevato un lembo a tutto spessore, si procede pertanto Fig. 11 Fig. 12 Fig. 13 Fig. 14 Fig. 15 Fig. 16 Fig. 17 Fig. 18 Fig. 19 Fig. 20 Fig. 21 Fig. 22 Fig. 23 Fig. 24 alla rimozione dei mezzi di sinte- si e della membrana non riassor- bibile rinforzata (Fig. 16). Gli im- pianti appaiono circondati da una soddisfacente quantità di tessuto neoformato anche se, come facil- mente ipotizzabile dato il breve periodo di guarigione trascorso, di consistenza ancora decisamente ridotta25 (Fig. 17). Due healing screws (h 4.0 mm) vengono avvitate sulle teste degli impianti; allo scopo di incremen- tare l’ampiezza della banda di gen- giva aderente, il lembo viene poi riposizionato apicalmente e sutu- rato con punti staccati in Vicryl 4/0 (Figg. 18, 19). Alla guarigione, l’aspetto dei tessuti molli che circondano gli impianti appare sano e privo di qualsiasi segno di flogosi; il son- daggio e il controllo rx evidenzia- no l’ avvenuta rigenerazione ossea con un sostanziale riempimento dei difetti periimplantari (Figg. 20, 21). Viene reinstallata la com- ponentistica protesica e si proce- de alla cementazione della protesi originaria. Il follow up a 48 mesi (durante il quale viene eseguito il controllo clini- co e radiografico) testimonia la stabi- lità dei risultati ottenuti (Figg. 22-24). Conclusioni La tecnica di rigenerazione ossea guidata (G.B.R.) nella terapia delle periimplantiti presenta a tutt’og- gi alcune criticità che ne inficiano la predicibilità dei risultati: tutta- via, nonostante la reale efficacia di tale metodica sia ancora oggetto di discussione, è evidente che tale approccio terapeutico debba neces- sariamente essere considerato dal clinico come possibile alternativa a una procedura di espianto26. Il principale e più importante inter- rogativo riguarda l’impossibilità di stabilire con certezza l’effettiva decontaminazione della superficie implantare previamente esposta al biofilm orale, condizione assoluta- mente indispensabile per determi- nare il buon esito della procedura rigenerativa. In letteratura scientifica sono state proposte e descritte nel corso degli anni numerose metodiche di decontaminazione ma, al momen- to, non abbiamo a disposizione al- cun dato che possa dimostrare in- controvertibilmente la superiorità clinica dell’una rispetto alle altre. Nel presente lavoro viene de- scritto un protocollo di debride- ment e di detossificazione della superficie in titanio mediante im- piego di inserti ad ultrasuoni mon- tati su manipolo piezoelettrico: sfruttando le proprietà battericide e batteriostatiche degli ultrasuo- ni, oltre che gli indiscussi vantag- gi derivanti dal poter disporre di un inserto di ridotte dimensioni ed estremamente manovrabile ri- spetto agli strumenti tradizionali (come ad esempio, curettes o stru- mentazione rotante) questo tipo di approccio ha rivelato finora risulta- ti clinici confortanti; sono necessa- ri ulteriori studi di tipo randomiz- zato e controllato per convalidare questi dati preliminari. 1. Albrektsson T. Statements from the Estepona Consensus Meeting on Peri- implantitis, February 2–4, 2012. Clinical Implant Dentistry and Related Research, Volume 14, Number 6, 2012. 2. Canullo L., et al. Clinical and microbiological findings in patients with peri-implantitis: a cross-sectional study. Clin. Oral Impl. Res. 00, 2015, 1–7. 3. Roos-Jansåker AM, Renvert H, Lindahl C, Renvert S. Nine-to fourteen year follow up of implant treatment. Part III: factors associated with peri- implant lesions. J Clin Periodontol 2006; 33:296–301. 4. Fransson C, Lekholm U, Jemt T, Berglundh T. Prevalence of subjects with progressive bone loss at implants. Clin Oral Implants Res 2005; 16:440–446. 5. Fransson C, Wennström J, Berglundh T. Clinical characteristics at im- plants with a history of progressive bone loss. Clin Oral Implants Res 2008; 19:142–147. 6. Koldsland OC, Scheie AA, Aass AM. Prevalence of periimplantitis related to the severity of the disease with different degrees of bone loss. J Periodon- tol 2010; 81:231–238. 7. Zitzmann N, Berglundh T. Definition and prevalence of peri-implant dise- ases. J Clin Periodontol 2008; 35:286–291. 8. Derks J, Tomasi C. Peri-implant health and disease. A systematic review of current epidemiology. J Clin Periodontol 2015; 42 (Suppl. 16): S158–S171. 9. Canullo L. et al. International Brainstorming Meeting on Etiologic and Risk Factors of Peri-implantitis, Montegrotto (Padua, Italy), August 2014 Int J Oral Maxillofac Implants 2015;30:1093-1104. 10. Qian Jie. Reasons for Marginal Bone Loss around Oral Implants Clinical Implant Dentistry and Related Research, Volume 14, Number 6, 2012. 11. G. E. Romanos & D.Weitz. Therapy of peri-implant diseases. Where is the evidence? The Journal of Evidence-Based Dental Practice, vol. 12, supple- ment 3, pp. 204–208, 2012. 12. Renvert S, Roos-Jansaker A-M, Claffey N. Non-surgical treatment of peri- implant mucositis and peri-implantitis: a literature review. J Clin Perio- dontol 2008; 35 (Suppl.8): 305–315. 13. C.M. Faggion Jr., L. Chambrone, S. Listl, and Y.-K.Tu. Network meta-analysis for evaluating interventions in implant dentistry: the case of peri-implantitis treatment. Clinical Implant Dentistry and Related Research, 2011. 14. Aljateeli A. Managing Peri-Implant Bone Loss: Current Understanding. Clin Implant Dent Relat Res. 2012 May;14 Suppl 1:e109-18. 15. Roos-Jansaker A-M, Renvert H, Lindahl C, Renvert S. Submerged healing following surgical treatment of peri-implantitis: a case series. J Clin Perio- dontol 2007; 34: 723–727. 16. Lang NP, Wilson TG, Corbet EF. Biological complications with dental im- plants: their prevention, diagnosis and treatment. Clin Oral Impl Res 2000: 11 (Suppl.): 146–155. 17. Tinti C. Treatment of Peri-implant Defects with the Vertical Ridge Au- gmentation Procedure: A Patient Report. Int J Oral Maxillofac Implants 2001;16:572–577. 18. Lindhe J, Meyle J. Peri-implant diseases: Consensus Report of the Sixth bibliografia European Workshop on Periodontology. J Clin Periodontol 2008; 35 (Suppl. 8):282–285. 19. Valderrama P. Detoxification of Implant Surfaces Affected by Peri-Im- plant Disease: An Overview of Surgical Methods. International Journal of Dentistry, Volume 2013, Article ID 740680, 9 pages. 20. Sapna N,Vandana K. Ultrasound in periodontics. IJDA, 2(3), July-Septem- ber, 2010; 274-277. 21. Tarquini G. Rigenerazione tissutale guidata in difetti parodontali profon- di. Dental Tribune, Luglio+Agosto 2017 - anno XIII n. 7+8, pagg. 1-8. 22. Frost H. The regional acceleratory phenomenon: a review. Henry Ford Hosp Med J 1983; 31:3. 23. Ronda M. A Novel Approach for the Coronal Advancement of the Buccal Flap. Int J Periodontics Restorative Dent 2015;35:795–801. 24. Ronda M, Stacchi C. Management of a coronally advanced lingual flap in regenerative osseous surgery: A case series introducing a novel technique. Int J Periodontics Restorative Dent 2011;31: 505–513. 25. Mattout P, Nowzari H, Mattout C. Clinical evaluation of guided bone rege- neration at exposed parts of Brånemark dental implants with and without bone allograft. Clin Oral Implants Res. 1995 Sep;6(3):189-95. 26. Froum S. A Regenerative Approach to the Successful Treatment of Peri-implantitis: A Consecutive Series of 170 Implants in 100 Patients with 2- to 10-Year Follow-up. (Int J Periodontics Restorative Dent 2015;35:857-863.

Sito