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Implant Tribune Italian Edition No.4, 2017

18 Speciale Regeneration Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2017 Utilizzo del PRGF Endoret nel mini rialzo di seno mascellare Stefano Sartori, odontoiatra Presentazione L’estrazione dentaria comporta un riassorbimento osseo, anche quan- do l’atrofia post-estrattiva è fisiolo- gica si possono presentare problemi estetici e difficolta per ottenere una stabilità primaria durante la ria- bilitazione ossea dell’alveolo post- estrattivo. Nei settori latero poste- riori superiori la pneumatizzazione del seno mascellare può complicare ulteriormente la situazione clinica. Il seguente caso clinico presenta una riduzione del diametro alve- olare vestibolo distale, la ridotta altezza verticale ossea per la pneu- matizzazione del mascellare supe- riore e dovuta al riassorbimento post-estrattivo. Per ottenere un ri- sultato soddisfacente dal punto di vista estetico è opportuno espande- re la cresta alveolare in senso vesti- bolo palatino per dare un maggiore sostegno ai tessuti gengivali ripri- stinando la juga alveolare del 1.5 estratto. L’utilizzo di un concentra- to piastrinico è volto a migliorare il trofismo tessutale dei tessuti molli velocizzando la guarigione, creando un maggiore spessore di gengiva. La funzione dell’emocomponente ad uso non trasfusionale si completa con la funzione gelificante che in- globa i granuli del sostituto osseo, che grazie alla azione stimolante la guarigione ne migliora la osteoin- tegrazione e la sostituzione con un tessuto osseo neoformato di buona qualità. Questo approccio consente di intervenire in tempi ridotti dopo l’estrazione dentaria contrastando l’atrofia dei tessuti duri e molli e di ridurre i tempi di attesa per la prote- sizzazione dopo il posizionamento dell’impianto dentale. Discussione Viene praticata un’anestesia lo- coregionale per infiltrazione con Articaina ed adrenalina 1:100000 vestibolarmente al I quadrante. Vengono incisi e scollati a tutto spessore due lembi, vestibolare e palatino, ciascuno con 2 picco- li tagli di scarico. Si procede alla preparazione del sito implanta- re sino a 1 mm dal pavimento del seno mascellare. Viene preparato il Fig. 2 - Situazione radiografica iniziale in cui è apprezzabile la penumatizzazione del seno mascellare destro. Fig. 1 - Situazione preoperatoria intraorale. Fig. 3 - Esecuzione di un lembo senza scarichi. Fig. 7 - Applicazione di membrane sulla superficie a copertura dell’impianto. Fig. 9 - Visione clinica orale del caso finito a protesi definitiva a 3 mesi. Fig. 4 - La dimensione dell’osso alveolare è sufficiente all’inse- rimento di un impianto dentale. Fig. 5 - Sollevamento della membrana sinusale per via tran- screstale e compattamento di un sostituito osseo con PRGF. materiale d’innesto con un mix di osso bovino depro- teinizzato e PRGF. Utilizzando degli osteotomi diritti si procede alle contestuali introduzione del materia- le d’innesto nel sito implantare e frattura controlla- ta della corticale sinusale come conseguenza della condensazione del materiale d’innesto medesimo in posizione sub-shneideriana. La superficie implantare viene bagnata con PRGF liquido. L’impianto viene av- vitato nella propria sede. Dopo aver applicato la vite “tappo”, impianto e cresta ossea vengono coperte con più strati di membrane in PRGF. Si procede quindi alla sutura dei lembi con una tecnica combinata di suture a materassaio e staccate semplici. Controllo radiografico e fotografico del caso finaliz- zato protesicamente a 12 mesi dimostra la stabilità del risultato nel tempo. SR Fig. 8 - Aspetto radiografico al termine dell’intervento. Fig. 10 - Aspetto radiografico a 12 mesi con formazione di osso maturo. Fig. 6 - Imbibizione della superficie degli impianti dentali con l’emocomponente.

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