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Implant Tribune Italian Edition No.4, 2017

24 Notizie dalle Aziende Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2017 Rifiuti sanitari: una terza via “in discesa” verso il trattamento Ci troviamo forse alla viglia di una svolta epocale, di una rivoluzione… nei rifiuti che nella vita sono molto importanti, anche se si tende a sba- razzarsene prima possibile. Qualcu- no ha detto che se ben trattati i rifiuti sono ricchezza. Lo dimostra la fortu- na che sta avendo il riciclo di prodotti come vetro, plastica, alluminio, ecc. tale da trasformarli in qualcosa di prezioso. Venendo al dentale, i rifiuti sanitari attualmente non la costitu- iscono affatto (una ricchezza) bensì una costosa iattura: definito speciale, quindi per definizione infetto e peri- coloso, il rifiuto sanitario può essere affidato ad una ditta specializzata che costosamente se ne farà carico oppure deve essere sterilizzato sul posto, in studio, con conseguenze immaginabili: entrambe procedure complicate e costose. Esiste tuttavia una terza via. Ne parliamo con il suo promotore Orazio Ventimiglia, tito- lare della Commercial ODT, la nuova divisione del gruppo ODT. In cosa consiste questa terza soluzione? Come ha detto bene lei, oggi l’econo- mia circolare è una realtà oltre che un’opportunità per il mondo in cui vi- viamo e vivranno le generazioni future. Da oggi, grazie ad essa, i professionisti dell’odontoiatria ne potranno benefi- ciare apportando un livello di qualità e innovazione nel proprio studio che mai si era vista! Da oggi il rifiuto infetto pe- ricoloso e quello potenzialmente infet- to, con il nostro robot R23, saranno tra- sformati in combustibile industriale. Che tempi richiede? La R23 in meno di 4 ore effettua la trasformazione, successivamente il materiale viene valorizzato da una società esterna di Torino. Con che frequenza deve essere adottata? Ogni notte, l’orario migliore per pa- gare meno l’energia elettrica, la R23 in automatico avvia il ciclo di trasfor- mazione. Dopo 4 ore nessun rifiuto infetto o potenzialmente infetto e pericoloso è presente nella struttura. Quali rischi comportano le vecchie soluzioni e quali questa nuova? Wow, chi legge questa intervista lo sa bene, anche se si tende a negare l’evi- denza. Le parlo prima dei rischi per la salute dei pazienti, dello staff e degli operatori stessi oppure di quello ammi- nistrativo penale? Solo il 7% delle strut- ture medicali è in regola ed effettua 2/3 ritiri la settimana. Questo genera dei rischi inimmaginabili dal respirare e far respirare per lunghi periodi rifiuti infetti fino a 2 anni di carcere. R23 in appena 4 ore rende sereni tutti! Quanto costa l’apparecchiatura e quanto quello di esercizio? Solo 232 € al mese! Nessuna manu- tenzione è necessaria, avviene tutto in remoto, sa l’internet of things… Molto bene, la R23 è in collegamento remoto con una centrale che, oltre a rilasciare a ciclo concluso il CAS o certificazione di avvenuta sterilizzazione, gestisce in remoto la manutenzione. È necessario cambiare solo il sacchetto, che in me- dia può contenere fino a 12 cartoni da 60 Lt. e i vari filtri per garantire la totale sicurezza. R23 lavora senza operatore! Qual è il rapporto economico tra le vecchie soluzioni e questa nuova? In media affidarsi al ritiro prevede un investimento annuo che oscilla tra gli 800 e i 1500 €. La soluzione R23 si am- mortizza in poco tempo permettendo un veloce ritorno dell’investimento. Cosa fare per adottarla? Gli specialist ODONTOIATRICA sono sempre a disposizione per una pre- sentazione in studio, contestualmente stiamo avviando un OverWaste Ro- adShow in più di 20 città d’Italia dove, BIOHORIZONS BioHorizons®: progressi in implantologia BioHorizons si impegna a sviluppa- re prodotti e soluzioni innovative basate sull’evidenza della ricerca scientifica. Dal lancio della sistema- tica implantare External (Maestro) nel 1997, fino ai recenti Tapered Plus e Tapered 3.0, dentisti e pazienti si affidano alla nostra gamma comple- ta di impianti e prodotti biologici. Conferma in vitro Sono stati eseguiti test pre-clinici di laboratorio per valutare il carico di resistenza meccanica degli impian- ti nelle diverse condizioni di carico. Gli impianti BioHorizons hanno mostrato di ottenere i migliori ri- sultati nel confronto con i sistemi competitors. Ricerca in vivo Per valutare le diverse caratteristi- che degli impianti sia dal punto di vista della macro che della micro morfologia e topografia, è stata im- plementata una serie di studi precli- nici, con particolar attenzione alla risposta biologica e all’interazione con i tessuti perimplantari. Questi studi hanno provato una maggiore superficie di contatto tra osso e impianto e elevati valori di torque di rimozione rispetto alla concorrenza. Prove cliniche Per stabilire come i pazienti possano trarre benefici dagli impianti BioHo- rizons, è stata condotta una serie di studi sull’uomo con follow-up a lungo termine. Diversi scenari clinici sono stati utilizzati per determinare l’effi- cacia degli impianti; con applicazioni cliniche secondo i diversi protocolli di carico in creste edentule guarite o post estrattive o ancora in combina- zione con chirurgia rigenerativa. Gli impianti BioHorizons hanno mostra- to un tasso di sopravvivenza estre- mamente elevato (media del 99,2%), contatto tra osso e impianto eccellen- te e minima perdita ossea. BioHorizons è LA SCELTA SENZA COMPROMESSI. Per ulteriori detta- gli visiti il sito www.laserlok.com. BioHorizons Italia Tel.: 800.063.040 ordini@biohorizons.com it.biohorizons.com Abutment standard a 3 mesi Abutment Laser-Lok a 3 mesi Lembo di tessuto Microscanalature Laser-Lok Colletto dell’impianto esposto Le immagini SEM comparative mostrano la variazione nella resistenza dell’ade- sione del tessuto su abutment standard e Laser-Lok quando un lembo di tessuto viene inciso verticalmente e sollevato manualmente. oltre a presentare R23, si terranno vere e proprie tavole rotonde, con esperti del settore, pronti a rendere più chiare le normative da applicare. Voglio terminare con un aspetto non memo importante, uno studio dentistico “virtuoso” che utilizzerà la R23 per la gestione dei rifiuti spe- ciali infetti e pericolosi ridurrà da 30 mila km a 700 km annui i trasporti, producendo ben 70 tonnellate di CO2 in meno annuo. È bene ricordare che una persona che distrugge la propria terra, distrugge se stesso! Dental Tribune Italia L’ampia “visione” della Leone Corso a Torino al 36° piano del grattacielo di Renzo Piano Lo scorso 12 ottobre la Leone, azienda specializzata in ortodonzia (dal 1930 produttore italiano) e in implanto- logia (produttore italiano dal 2000), ha scelto per un corso dal titolo “La protesi su impianti tra innovazioni e tecnologia”, il famoso 36° piano del Grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino. L’incontro, spiega il Responsabi- le della formazione Vanni Masieri, fa parte di un progetto iniziato lo scorso anno, per portare la forma- zione da sempre curata dalla Leone presso il proprio Centro corsi di Se- sto Fiorentino, nelle principali città del territorio italiano. Sulla locandina si citava una frase dello stesso architetto Renzo Piano, ideatore della più importan- te costruzione moderna della città torinese: «Le città possono essere fertilizzate da costruzioni che si offrono come strumenti di quella i latini chiamavano civitas, grazie soprattutto agli scambi culturali che avvengono in luoghi di incon- tro nei quali si condividono valori e spariscono le diversità». Un centinaio di dentisti (il conve- gno era a numero limitato di posti) hanno con gioia accolto l’invito e si sono incontrati sulla terrazza al cre- puscolo per godere della spettacolare vista del tramonto sulle alpi e le luci cittadine tra cui sorge imponente la Mole e più avanti, sulla collina, la Basilica di Superga. Con la sua archi- tettura e una serra bioclimatica, il 36° piano, consente una vista a 360° gra- di, mentre al centro un foyer aspetta- va gli ospiti per un aperitivo attiguo alla sala convegni, dove si è svolto un corso di circa 2 ore che, grazie all’at- tualità degli argomenti trattati e alle capacità dei due relatori, ha trattenu- to i convenuti sino oltre le 22:30. Il prof. Eriberto Bressan (Univer- sità di Padova) ha parlato del suo “to- pic”, l’utilizzo della conometria nella prevenzione delle complicanze. Tan- ta passione nel trasferire ai colleghi, dopo anni di ricerche e pubblicazioni, che il punto centrale oggi dell’im- planto-protesi è il mantenimento e quindi il successo a lungo termine. Purtroppo le complicanze dovute a mucositi e perimplantiti sono in au- mento. Il relatore parte dai suoi casi di insuccesso per spiegare come abbia adottato la protesi fissa conometrica, in quanto sia lui che altri prestigiosi ricercatori e clinici hanno riscontrato un vantaggio nella gestione, la rimo- zione è estremamente facile, e quindi nella prevenzione delle complicanze. La protesi conometrica, che non prevede viti e cemento, ha tre vantaggi che sono duplici, per il paziente e per il clinico: è fissa, er- metica, facile da pulire quando il paziente viene in studio. Oggi mol- te case implantari escono con un cono. La Leone è stata tra i primi ad adottarla, con una doppia conome- trica (impianto ed abutment). A seguire ha chiuso la serata il Dott. Francesco Argentino, dal 2003 brillante Consulente Europeo di in- dustrie del dentale per lo sviluppo di prodotti di area restaurativa e prote- sica e per lo sviluppo delle tecnologie Cad-Cam. La tecnologia digitale, sua grande passione, è stato il tema del- la relazione “Il mio percorso digitale verso l’efficienza in implanto prote- si”. Efficienza per arrivare a dimostra- re come le tecniche digitali, ormai ampiamente accurate e precise, pos- sano far raggiungere al clinico elevati risultati in termini di funzione ed estetica, obiettivo primario, ma con una riduzione di tempi e quindi di costi, perché il tempo è l’unica risorsa su cui far leva per avere più pazienti. Convinto, ha sottolineato come un tempo la figura del dentista era legata al concetto di professionalità, mentre oggi è più vicina a quello di imprendi- torialità, anche se esiste ancora molta resistenza al cambiamento. Conclu- sione sobria ed elegante come deve essere in un incontro tra queste due particolari città, Firenze e Torino. P. G.

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