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Implant Tribune Italian Edition No.4, 2017

4 News & Commenti Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2017 Formazione ed esperienza chiavi del successo implantare Tecniche e materiali devono essere scelti in base al paziente < pagina 1 Ebbene, vorrei che si adottasse un sistema simile anche oggi per salva- guardare i pazienti dai professionisti meno qualificati. A tutti, infatti, è sta- to permesso in seguito di partecipare ad un corso e mettere impianti. Spesso il corso durava solo un fine settimana, dopo di che si supponeva che il denti- sta si trasformasse in un chirurgo qua- lificato, con una conoscenza globale: il restauro del singolo dente, la riabilita- zione full-arch in una mascella grave- mente riassorbita con innesti ossei, la procedura del carico immediato. Com- pletamente assurdo. Per inserire degli impianti, bisogna essere ben addestra- ti ed imparare a camminare prima di iniziare a correre. Per mia gioia, vedo che sempre più aziende implantari abbandonano i corsi di fine settimana e offrono inve- ce corsi di alta qualità per periodi più lunghi. I partecipanti devono interve- nire sotto supervisione sui pazienti, le aziende offrono anche l’appoggio di un tutor il che significa che ai medici viene data una guida nella realizzazio- ne di un trattamento. I migliori corsi sono di carattere generale, con l’unico obiettivo di formare i dentisti nel cor- retto posizionamento di impianti. Una cosa che mi preoccupa molto sono le versioni-copia di quelli forni- ti dal mercato a dentisti meno esper- A D V ( A 4 ) 2 1 0 x 2 9 7 ti che non riescono a determinare la natura di un buon prodotto. Al mio pubblico dico sempre di non trattare i pazienti in modo diverso da come tratterebbero la propria famiglia. La cosa brutta è che spesso vedo tra il pubblico gente che abbassano lo sguardo perché si sentono ammoni- ti. Non capiscono che ricevono quel- lo che hanno pagato, che gli errori costano, e che possono danneggiare la reputazione e i pazienti. Un altro argomento che mi preoc- cupa è la commercializzazione di nuo- vi denti in un’ora. I pazienti che per decenni non si sono curati della loro dentatura naturale sono ora investiti da concetti tipo il carico immediato. Entro un’ora, tutti i denti guasti ven- gono rimossi e sostituiti con corone e ponti che poggiano sull’impianto, nel- la convinzione che, cosa assolutamen- te non realistica, i pazienti inizieranno a curarsi dei loro nuovi denti. A mio parere, si tratta di una bom- ba a tempo. È solo una questione di tempo prima che i pazienti ritornino con problemi come la peri-implantite e impianti andati male. In passato, essi dovevano prima collaborare e in se- guito gli venivano posti degli impian- ti. Forse questo era eccessivo ma le per- centuali di successo erano più elevate e pochi pazienti ritornavano in preda a qualche problema. Non si deve esse- re uno scienziato per capire che, con una bocca piena di patogeni, i successi sono destinati a diminuire. Sono stato fortemente coinvolto dall’evoluzione di concetti come “Tooth Now”, secon- do cui un dente estratto viene imme- diatamente sostituito con un impian- to e caricato con abutment finale e con una corona temporanea, con tassi di successo estremamente elevati quan- do si tratta di sopravvivenza dell’im- pianto e ancor più, di risultati estetici. Io non sono contro il carico imme- diato, ma la scelta di quando effet- tuarlo è importante. Per questo buoni corsi di formazione di lunghi periodi sono così validi. La chirurgia guidata è buona e cattiva al tempo stesso. Il detto “garbage in, garbage out” (gua- sto dentro, guasto fuori) è proprio adatto: se si dispone di informazioni sbagliate o interpretano erroneamen- te quelle digitali e se la procedura chi- rurgica guidata si basa solo su queste potrebbero insorgere problemi. Non sono d’accordo con l’attuale chirurgia completamente guidata, in quanto ritengo che il nostro cervello, e non solo i computer, debba essere col- legato. Mi spiego meglio. Amo lavorare con strumenti di pianificazione digita- le come NobelClinician (Nobel Bioca- re) per ottimizzare le cure che faccio, ma invece di guide complete, preferi- sco usare quelle semplici chirurgiche e/o pilotate che non mi costringono a lavorare in un certo modo. Dr. Göran Urde Nota Editoriale: Al GEA 2017, il Dr. Göran Urde ha presentato nell’ambito del programma scientifico, un documento intitolato “Evolution of surgical protocols in implant dentistry”.

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