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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.3, 2016

37 3_2016 special _ marketing dentale tipi di approcci, nessuno sembra aver funzio- nato. Se si va più in profondità, si capisce ben presto che quasi sempre i loro sforzi erano disordinati e colpivano un po’ a casaccio. È un approccio ingenuo, che “spara” nel mucchio ma non porta risultati concreti. Il successo non arriva attenendosi a una strategia per un paio di mesi, senza nemmeno registrarne i ri- sultati o aggiustarne il tiro. Questo è il primo passo per il fallimento. È stato dimostrato che sono necessari dai 6 agli 11 messaggi prima che i pazienti si attivino. Siete in grado di dire quante volte e in quali modi comunicate con i vostri clienti? 5) Fare tutto da soli Bisogna ricordarsi che i clienti, oggi, sono molto più saggi che in passato. Sono costan- temente esposti a un’enorme mole di offerte e promozioni e la loro capacità di discernimento rispetto a ciò che è o non è professionale è in continuo aumento. La realtà è che quando si compete con le grandi compagnie bisogna es- sere all’altezza. Un esempio: è molto comune imbattersi in uno studio con un logo e un branding progettato da professionisti e poi vederlo lanciarsi nella pro- duzione in proprio di materiale, come brochure e simili, senza l’appoggio di un partner affidabile, magari non attenendosi alla grafica, cambiando i colori o addirittura utilizzando diverse versioni dello stesso logo. 6) Procrastinare Ci sono moltissime cose a cui pensare quan- do si parla di marketing dentale. Come sistemare un sito web poco efficace? Bisogna usare i social media e, se sì, come? È necessario educare i pazienti, ma in che modo? Bisogna seguire scrupolose campagne di marke- ting, ma come affrontarle in modo serio e pro- fessionale? È normale, in questi casi, sentirsi confusi, tanto che spesso la prima reazione è quella di rimandare. 7) Prendere per buoni tutti i consigli Per ogni studio, ma anche per ogni attività imprenditoriale in generale, esistono innume- revoli opportunità all’esterno. È possibile, forse probabile, perderci tempo e denaro; il problema, però, è ricevere i consigli giusti e non limitarsi alle opinioni su concetti o persone da parte di chi non è un vero professionista del settore. _Conclusioni In conclusione, quindi, possiamo dire che non esiste la bacchetta magica; semplicemente si tratta di: _ scegliere con cura gli approcci che servo- no realmente alla propria pratica; _ una volta presa una decisione, seguirla al meglio delle proprie abilità e del proprio budget; _ essere professionali e concreti, seguire e studiare i risultati delle proprie azioni; _ stabilire priorità e obiettivi, e monitorarli regolarmente, affidandosi a mani esperte. Ci vuole tempo, ma gli sforzi saranno ripa- gati da una maggiore affluenza di clienti, un au- mento della produzione e da migliori relazioni con i pazienti. Lavorando concretamente, evi- tando di colpire a casaccio, è possibile eludere i più comuni errori che la maggior parte degli studi commette. _Carolyn S. Dean Questo articolo è stato pubblicato su CAD/CAM international magazine of digital dentistry, 02/2016. I professionisti del dentale si trovano a fronteggiare diverse sfide nella gestione del loro studio (Foto: ©SFIO CRACHO/Shutterstock).

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