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Dental Tribune Italian Edition

17Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2015 Teknoscienza L’indagine radiologica qualificata come “atto medico di competenza esclusiva del radiologo” Dinanzi alle tante critiche aperte verso gli esami radiologici si è espresso il Tribunale del TAR di Trieste: l’indagine radiologica deve essere qualificata come atto medico di esclusiva competenza dello specialista medico radiologo. Allo stesso specialista va inoltre de- mandata la valutazione dell’esame, in concreto sia per giustificare l’effettuazione dello stesso sia per valutarne l’utilità diagnostica. Tale competenza a favore del medico radiologo trova conforto nel- le disposizioni normative che pongono a carico dello specialista la responsabilitàclinicaeradio-protezionisticadell’esame(art.5,com- ma 2, d.lgs. 26 maggio 2000, n. 187: «Ogni esposizione medica di cui all’articolo 1, comma 2, è effettuata sotto la responsabilità dello specialista»), fatte salve le possibilità di svolgere attività radiodia- gnostiche complementari da parte del medico chirurgo specialista o dell’odontoiatria per lo svolgimento di specifici interventi di ca- rattere strumentale propri della disciplina, purché essi siano con- testuali, integrate e indilazionabili. La qualificazione dell’indagine radiologicacomeattomedicodiesclusivacompetenzadellospecia- listamedicoradiologoponequindil’illegittimitàdispazidiautono- mia diagnostica a soggetti diversi dai medici specialisti radiologi. A nulla vale l’escamotage di definire a priori, in via meramente gene- rale e astratta sulla base di criteri condivisi e consolidati nel tempo, letipologiediindaginiradiologicheeffettuabiliinassenzadellapre- via valutazione da parte del medico specialista radiologo, in quanto essi sono evidentemente in conflitto con l’esigenza – affermata dal- la norma – di previa valutazione da parte dello specialista del con- creto caso clinico e delle caratteristiche della persona interessata. Surgical Tribune Italia Ogni esposizione medica è effettuata sotto la responsabilità dello specialista (Image by © Helen King). «Il dentista è un signor professionista anche quando fa le radiografie» Le obiezioni del vice presidente Adde Leggendo l’articolo “L’indagine radio- logica qualificata come atto medico di competenza esclusiva del radiologo”, mi viene da sorridere amaramente per la reiterata volontà di ogni corpo- razione italiana, nel Paese dei Guelfi e dei Ghibellini, di difendere il proprio orticello. Cosa che trovo semplicemen- te ridicola, oltre che antistorica, ma lascio ai vari Orlando il compito di restare a Roncisvalle e suonare il loro corno fungendo da retroguardia, e ricordando loro che il povero Orlando lo fece per combattere solo una bat- taglia e con un atteggiamento eroico, ma esclusivamente tattico. Nessuno mai ha osato, né oserebbe, invece, condurre strategicamente una guerra di retroguardia, perché un conto è la tattica, un conto la strategia. E le due cose sono ben diverse come sostantivi e come funzioni. Lo dico solo ed esclu- sivamente per spiegare ai vari signori delle lobby sbagliate che le guerre di retroguardia condotte come strategi- che, per oscurantismo e restaurazione nel dentale, prendono e continueran- no a prendere solo ed esclusivamente sonore legnate. Non voglio minimamente entrare in merito all’affermazione contenuta nell’articolo «Tale competenza a fa- vore del medico radiologo trova con- forto nelle disposizioni normative che pongono a carico dello specialista la responsabilità clinica e radio-protezio- nisticadell’esame(art.5comma2d.lgs 26 maggio 2000)», semplicemente perché andrebbe corretto il verbo “tro- va”.Nonègiustoinfattiindicarlocome “tempo presente”, ma andrebbe indi- cato con l’imperfetto, per tutto quello che è stato legiferato e interpretato dal 2000aoggi.Ognunoèquindiliberodi pensare e di scrivere quello che crede, ma dovrebbe smetterla di fare terrori- smo psicologico per interessi di parte: lo trovo insopportabile. Vadano oltre questi signorotti italiani, escano dal castello del Griso di manzoniana me- moria e trovino finalmente il coraggio e la forza di passare all’azione, anziché far i bombaroli che lanciano la bom- ba per poi nascondere la mano. L’Eu- ropa li aspetta a braccia aperte con un pensiero guida dettato solo da un motto: legiferare sempre nell’interesse del cittadino paziente, sia per la sua salute sia per le sue tasche. Questo concetto li seppellirà con una risata, non di certo sessantottina, che questi signori si possono evitare, non fosse altro che per orgoglio della lobby che difendono, se solo si informassero di quanto già successo e disposto in Paesi come la Germania e l’Olanda, facendo da storia per il resto dell’Europa, Italia inclusa. Chi scrive queste cose non è un giudice e non pensa minimamente a legiferare o entrare nei cavilli delle varie sentenze. È solo il povero vice presidente dell’ADDE – Associazione dei Dental Dealers Europei – che com- batte con il resto del dentale, combatte per tutto il dentale paziente-centrico per difendere gli interessi del cittadino paziente, affinché venga curato con scienza e coscienza da un signor pro- fessionista, medico o odontoiatra che sia. Un signor professionista odonto- iatra italiano, rappresentante di un’ec- cellenza indiscussa a livello mondiale. Mentre solo parte dei radiologi italiani lo vivono ancora come un asino che vorrebbero sempre in castigo dietro la lavagna. I dentisti non sono dei medi- ci falliti: finita per sempre questa leg- genda metropolitana. Gli odontoiatri non saranno dei radiologi, ma esatta- mente come i radiologi non sono den- tisti né conoscono a fondo le esigenze dell’odontoiatria facendo delle TAC, con tagli e immagini spesso inservibili, ma che costano spesso il doppio al cit- tadino paziente. E soprattutto, spesso e volentieri lo espongono a doppie ra- diazioni nei centri di radiologia. Con questo mi firmo e attendo le im- mancabili diffide in tribunale. Maurizio Quaranta HTD Consulting Srl Via M. Buonarroti 2B - 53013 Gaiole in Chianti (SI) Tel. +39.0577.749047 - Fax. +39.0577.744693 - info@htd-consulting.it - www.htd-consulting.it HTD Consulting Alpha-Bio Tec presenta la linea evoluta per protesi avvitata I trend di mercato, grazie anche all’introduzione di nuovi materiali e tecniche riabilitative, indicano in costante aumento l’impiego di protesi avvitata su impianti a discapito della protesi cementata, iden- tificata per anni come il gold standard. Preferita dal professionista sia per il carico differi- to che per il carico immediato, soprattutto in riabi- litazioni multiple, la protesi avvitata consente sen- za dubbio una maggiore predicibilità di risultato a lungo termine nella connessione moncone-corona, oltre che un’evidente semplicità operativa in caso di rimozione del manufatto protesico per ispezione o sostituzione dello stesso. In linea con l’esigenza, Alpha-Bio Tec, azienda leader nella realizzazione di soluzioni implanto-protesiche, è lieta di presentare una gamma evoluta di prodotti dedicati alla prote- si avvitata. Sviluppata sulla base della precedente, già distintiva per versatilità e innovazione, la nuo- va gamma prevede l’ottimizzazione degli spessori e dei profili di emergenza, consentendo di bypas- sare le possibili limitazioni dimensionali imposte, talvolta, dallo spazio interdentale. Nello specifico, è stata aggiornata la forma dei monconi TCT e TSA, aggiungendo tre diverse altezze per la linea TCT (3,5 mm; 4,5 mm e 5,5 mm) e una nuova altezza per la linea TSA (1,5 mm) con conseguente modifica del si- stema per la presa dell’impronta, delle cappette di guarigione e dei monconi provvisori e calcinabili. Tutta la linea evoluta per protesi avvitata di Alpha- Bio Tec è idonea per riabilitazioni su dente singolo, parziali, totali in overdenture, sia nella regione ma- scellare che in quella mandibolare. Moncone TSA, h 1,5 mm Moncone TCT, h 3,5 mm Moncone TCT, h 4,5 mm Moncone TCT, h 5,5 mm

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