Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Dental Tribune Italian Edition

13Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2015 Teknoscienza < pagina 12 Inoltre, la documentazione assume un ruolo decisamente importan- te in caso di contenzioso medico- legale: fornire ai periti un filmato dell’intero intervento o delle parti salienti in aggiunta alle radiografie del caso, può contribuire a capire meglio l’andamento dell’intervento e a velocizzare la conclusione della spiacevole pratica legale. Non biso- gna dimenticare, inoltre, che oggi esistono sempre maggiori rischi professionali cui tutti gli operatori del settore sono esposti; quindi, in sede di acquisizione del consenso informato alla terapia, oltre ai con- sueti fogli informativi e disegni esplicativi, si potrebbe fornire al pa- ziente la visione di alcuni interventi inerenti a problematiche contingen- ti, al fine di fornire i mezzi necessari per dipanare ogni possibile dubbio ed evitare una possibile causa lega- le per incompleta informazione. La videoregistrazione è oggi una prati- ca molto comune in varie specialità medico-chirurgiche. I filmati e le immagini archiviate, inoltre, possono essere utili per va- lutare la capacità e i punti deboli del team operatorio, al fine di poter continuamente apportare opportu- ne modifiche alla tecnica utilizzata. Documentare la propria casistica può anche risultare utile per poter comunicare con i colleghi o con il personale in occasione di incontri educativi quali congressi e incontri culturali. Un’ovvia ma irrinunciabile conside- razione presuppone che, per ottene- re i massimi vantaggi dall’uso del MO, l’operatore debba dotarsi di mi- crostrumentario adeguato alle con- dizioni operative offerte e al livello di ingrandimento utilizzato. L’uso del MO ha certamente rivo- luzionato l’esecuzione di alcuni passaggi tecnici essenziali in molte terapie cliniche e chirurgiche, mi- gliorando senza dubbio la prognosi anche di casi clinici complessi, ma è altrettanto importante sottolineare come l’utilizzo di questo strumento comporti problematiche tecnico-or- ganizzative, particolarmente impor- tanti nel primo periodo di utilizzo del MO, che riguardano sia l’operato- re sia l’équipe di supporto, e che po- trebbero rappresentare, se non cor- rettamente affrontate, un limite alla sua integrazione nella routine dello studio. Il coordinamento del team deve essere curato e allenato per conseguire i necessari automatismi e la consapevolezza delle rispettive capacità. La velocità di esecuzione di una terapia in visione microscopica è strettamente correlata alla curva di apprendimento all’uso del MO dell’intero team operatorio. I tempi di esecuzione saranno inizialmente più lunghi e tenderanno ad accor- ciarsi man mano che il team svilup- perà l’esperienza di lavoro al MO, senza tuttavia quasi mai tornare ai valori pre-microscopio: ma questo può essere considerato normale, vi- sta l’attenzione, la maggiore preci- sione e la cura dei particolari che il MO consente all’operatore. Come abbiamo visto, l’endodonzia, clinica e chirurgica, è stata la prima specialità a introdurre in maniera sistematica l’uso del MO e, quindi, è quella che ne ha ottenuto i maggiori vantaggi in termini di semplificazio- ne delle procedure e incremento del- le percentuali di successo. Tuttavia, ogni intervento odontoiatrico vir- tualmente può essere eseguito con maggiore accuratezza e precisione. Il MO trova applicazione, fra l’altro, in campo protesico (valutazione dei restauri e loro rapporti con i tessuti circostanti, valutazione e rifinitura dei margini di chiusura), in chirurgia orale (vogliamo parlare, ad esempio, della facilità di rimozione di un apice radicolare fratturato o dell’apertura e sollevamento di un seno mascel- lare in condizioni di illuminazione ottimali e in visione 10 o 15 volte in- grandita?), in implantologia, in paro- dontologia, in chirurgia laser assisti- ta, nell’osservazione e nella diagnosi di lesioni dei tessuti molli. Sicuramente l’introduzione in cam- po odontoiatrico del MO ha deter- minato un grande salto di qualità per quanto riguarda l’operatività e la professionalità. Questo strumento, grazie all’aumento degli ingrandi- menti e all’introduzione dell’illu- minazione coassiale del campo vi- sivo, ha incrementato le possibilità terapeutiche specialmente nei casi complessi, che possono essere tratta- ti con maggior semplicità e migliore predicibilità dei risultati nel tempo. Si può concludere dicendo che, come già avvenuto in altre branche medi- co-chirurgiche, il MO è attualmente uno strumento fondamentale nella routine odontoiatrica: dal punto di vista dell’operatore, permette di af- finare le tecniche operative per rag- giungere risultati sempre più soddi- sfacenti e prevedibili; dal punto di vista del paziente, assicura invece minore invasività e, spesso, migliore decorso postoperatorio e guarigioni più rapide.Particolare a 20 ingrandimenti. Particolare a 30 ingrandimenti. Particolare a 10 ingrandimenti.Visionediunalineadicrakingsullaparededistalediunmolareinferiorea6ingrandimenti.

Sito