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Dental Tribune Italian Edition

16 Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2015Teknoscienza << pagina 15 • scissor-bite o morso a forbice con registrazione degli ele- menti interessati; • differenza fra massima inter- cuspidazione relazione centri- ca); • presenza di denti mancanti in arcata (con esclusione dei terzi molari); • simmetria degli angoli funzio- nali masticatori secondo Pla- nas5 ; • lato preferenziale di mastica- zione; • elettromiografia di superficie secondo il protocollo Ferrario. Nel presente lavoro lo scopo princi- pale è stato rilevare la presenza di eventuali correlazioni tra malocclu- sioni verticali o malocclusioni oriz- zontali, simmetriche e asimmetri- che rispetto ai dati visivi indagati. I dati sono stati registrati in un foglio di lavoro Microsoft® Excel (Micro- soft Office 2010), contrassegnati da un numero progressivo corrispon- dente all’identità del paziente che era conservata in un file a parte. Nelle elaborazioni statistiche sono stati incrociati fra loro i dati clinici e strumentali emersi durante la vi- sita oculistica e ortottica, la visita ortognatodontica e l’esame elettro- miografico. Per quanto riguarda la valutazione oculistica-ortottica sono stati indi- viduati, secondo parametri di classi- ficazione validati e utilizzati a livel- lo internazionale, differenti gruppi di pazienti, considerati “sani” per alcuni tipi di parametri: – visus; – ampiezza fusiva; – nsuco; – stereopsi; – forie; – tropie. Nella valutazione ortognatodontica è stata presa in considerazione la presenza o meno di una classe mo- lare asimmetrica, di deviazioni del- la linea mediana, di cross-bite mo- nolaterale, di un overbite > 2 mm, di asimmetria degli angoli funzionali masticatori di Planas. Infine, per quanto riguarda l’esame elettromiografico, sono stati incro- ciati i dati corrispondenti all’indice di attivazione (in clench e con rulli di cotone), al torque, all’asimmetria nel rapporto di funzionamento dif- ferenziale dei quattro muscoli ma- sticatori testati (massetere destro e sinistro, temporale destro e sini- stro), sempre valutati in clench con e senza rulli di cotone. Il campione è stato valutato nella sua totalità incrociando tra loro i parametri sopra riportati e utiliz- zando come metodica una tabella a doppia entrata. Si è inoltre pensato di suddividere il campione in due gruppi di età (mi- nori e maggiori di 7 anni), in rela- zione allo sviluppo dell’occlusione, considerando l’età di 7 anni come periodo nel quale la media dei pa- zienti presenta l’eruzione fisiologica overbite ≥ 2 mm % p < 0,05 pazienti con forie 13 26 pazienti senza forie 37 74 stat. signif. 50 classe molare asimmetrica % p < 0,05 pazienti con forie, età > di 7 anni 2 13,33333333 v pazienti senza forie, età > di 7 anni 13 86,66666667 S 15 dei primi molari: in realtà i ricer- catori, incrociando i dati raccolti, si sono ben presto resi conto della maggior significatività raggiunta dai risultati, qualora venisse presa in considerazione la presenza effet- tiva o meno in occlusione dei primi molari permanenti. Si venne a dividere il campione in due parti: – un sottocampione in cui non erano presenti tutti e quattro i primi molari permanenti; – un sottocampione in cui erano presenti in occlusione tutti e quattro i primi molari perma- nenti. I dati individuati secondo tale me- todica sono stati incrociati sia oriz- zontalmente (cioè tra pazienti sani e malati per il parametro preso in esame) sia verticalmente (cioè tra pazienti sani in dentizione decidua e in dentizione mista, o malati in dentizione decidua o in dentizione mista) sempre per il parametro pre- so in esame. Questo complesso lavoro, vista la numerosità del campione e la nu- merosità dei dati rilevati da ben quattro diversi gruppi di lavoro, ha Tab. 1 Tab. 2 1. Cuccia AM, Caradonna C.:”Binocular motility system and temporomandibu- lar joint internal derangement: a study in adults.” Am J Orthod Dentofacial Or- thop. 2008 May;133(5):640.e15-20. 2. Monaco A., Streni O., Marci MC, Sabetti L, Giannoni M:” Convergence defects in patients with temporomandibular disor- ders. Cranio. 2003 Jul;21(3):190-5. 3. Silvestrini, Biavati et al.: “Clinical as- sociation between teeth malocclusions, wrong posture and ocular convergence disorders: an epidemiological investiga- tion on primary school children” BMC Pediatrics 2013, 13:12. 4. Pigassou R, Pinçon F; Bull des sociétés d’ophtalmologie de France, November 1969 5. Scheiman, Mitchel, Wick and Bruce: ”Cli- nical Managenent of Binocular Vision”. Lippincott, New York, 1994: 188-192. 6. Planas P.: the Planas law for minimum vertical dimension, 1988 Jul-Aug; 8(4): 215-47. bibliografia www.dtstudyclub.it Come si formano i processi decisionali dei pazienti, quando si trovano ad acquistare una cura odontoiatrica? Come si progetta un Piano di Marketing? Prof. Antonio Pelliccia WEBINAR REGISTRATO CORSO GRATUITO HOME CORSI ONLINE EVENTSCORSI ONLINE Management dello studio CO R S I | D I S C U S S I O N I | B LO G | G U I DA CORSO SPONSORIZZATO DA L’odontoiatra deve possedere un’adeguata formazione non solo clinica ma anche competenze nell’ambito della gestione economica, delle risorse umane e della comunicazione, in una visione globale dei bisogni del paziente. Obiettivi formativi: - Migliorare la gestione dello Studio ed il Valore Aggiunto; - La qualità organizzativa migliora conseguentemente la qualità clinica ed economica; - Normativa sulla comunicazione sanitaria; - Metodologie di gestione delle risorse umane e del management nelle libere professioni sanitarie. portato a circa 200 incroci tra oriz- zontali e verticali. In questi incroci è stata valutata la varianza dei pa- rametri riscontrati secondo il test del Chi-quadro, ponendo l’indice di significatività con p < 0,05. Una lista di decodifica del codice paziente, protetta da apposita pas- sword, nota sola ai partecipanti alla ricerca, è stata stilata ed era visibile esclusivamente presso i singoli cen- tri partecipanti. Risultati preliminari Dalle elaborazioni statistiche ese- guite sul campione globale è emerso un rapporto altamente significativo fra l’assenza di forie e la presenza di morso profondo (overbite > 2mm) (Tab. 1). Si può quindi affermare che tra i pazienti che non presentavano forie (patologia prevalentemente funzio- nale) sono più presenti pazienti con morso profondo. Non sono emerse, nel campione con- siderato nella sua totalità, altre cor- relazioni tra parametri ortodontici e paramentri ortottico-oculistici. È stato dunque suddiviso il campio- ne in due gruppi: l’uno comprensivo dei pazienti minori di 7 anni di età, l’altro di quelli maggiori, essendo considerata tale età, in letteratura, come quella corrispondente all’eru- zione dei primi molari permanenti. Dalle elaborazioni statistiche è emersa una correlazione altamente significativa fra l’assenza di forie e la presenza di classe molare asim- metrica nei pazienti con età mag- giore di 7 anni. Dai risultati si evidenzia un aumen- to significativo delle classi molari asimmetriche nei pazienti senza forie (Tab. 2). Si può quindi affermare che nel campione esaminato tra i soggetti con età maggiore di 7 anni che non presentano forie (patologia dell’ap- parato visivo, come già riportato, prevalentemente funzionale) sono più rappresentati i pazienti con una malocclusione asimmetrica. Nell’analisi dei parametri dei due sot- togruppi non sono emersi altri rap- porti statisticamente significativi. Gli autori si propongono di studiare con rigore i dati emersi che verran- no resi noti in lavori successivi. Discussione È stato esaminato un campione di 150 pazienti che richiedevano una visita di controllo presso il centro pediatrico di Oculistica-Ortottica dell’Ospedale Infermi di Rimini. Dai dati emersi nello studio si sono evi- denziate correlazioni fra il sistema visivo e il sistema stomatognatico. Come abbiamo precedentemente ri- portato, infatti, i campioni analizza- ti in letteratura erano costituiti da individui adulti, in cui la possibilità di un compenso funzionale è venu- ta meno, trasformandosi il difetto da funzionale in anatomico. Un risultato analogo è osservabile quando si considerano nel nostro campione i soggetti con età maggio- re di 7 anni, età in cui presumibil- mente si è verificata l’eruzione dei primi molari, denti che creano una stabilità maggiore dell’occlusione del soggetto e quindi anche della po- sizione mandibolare. Anche in que- sti soggetti, l’assenza di forie, e cioè di un difetto funzionale dell’appara- to visivo, veniva a essere statistica- mente associato a un difetto anato- mico dell’apparato stomatognatico, e cioè la presenza di un’occlusione (classe molare) asimmetrica. La nostra osservazione trae maggior forza se il campione dei soggetti os- servati viene diviso tra coloro che hanno in occlusione i primi molari, e cioè hanno un’occlusione stabiliz- zata, di cui i molari permanenti co- stituiscono un punto cardine. L’assenza di forie infatti anche qui è molto più frequente nei soggetti in dentatura mista, cioè con i primi molari permanenti erotti, come i difetti asimmetrici a livello dell’ap- parato stomatognatico sono più presenti nei pazienti che hanno as- senza di difetti funzionali a livello dell’apparato visivo. Conclusioni Dalle prime osservazioni sul cam- pione studiato sembrano emergere rapporti interessanti tra lo svilup- po dell’apparato visivo e il sistema mandibolo-mascellare nella sua globalità ossea e occlusale. I dati ri- portati sono il frutto di un’analisi preliminare del campione. Tutta- via, dato l’interesse del fenomeno osservato, gli autori hanno ritenu- to importante informare, con que- sta nota preliminare, la comunità scientifica, al fine di suscitare inte- resse sul fenomeno osservato e sti- molarla a indagarlo con maggiore attenzione. 1326 3774 stat. signif. 213,33333333 v 1386,66666667 S

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