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cosmetic dentistry Italian Edition Vol. 3, 2017

case report _ digital dentistry Fig. 20 Fig. 21 Figg. 20, 21_Collocazione e avvitamento dei provvisori. Il lavoro appare calzante e passivo. L’occlusione, corrispondente alla progettazione virtuale, conferma la congruità della protesi provvisoria. Fig. 22_L’RX panoramica conferma il perfetto accoppiamento tra i quattro TiBase della protesi provvisoria e i piatti implantari. Fig. 23_Immagine dei tessuti a circa 3 mesi dal primo intervento, al momento dell’impronta definitiva. Figg. 24, 25_Rimossi i provvisori, è possibile apprezzare il condizionamento dei tessuti. Fig. 26_Rilievo del valore ISQ inerente la stabilità implantare. Fig. 22 prova della struttura. Una volta avvitato il cir- colare provvisorio sugli impianti, è sorprendente constatarne la passività e la perfetta calzatura, nonché la corretta congruità a livello occlusale e masticatorio. La contestuale OPT di controllo conferma la assoluta passività della struttura e il perfetto accoppiamento tra i 4 TiBase e i piatti implantari (Figg. 20-22). A distanza di circa 30 giorni, si provvede al secondo intervento, con inserimento di un im- pianto in sede 4.6, non a carico immediato, e finalizzato intraoperatoriamente con una vite di guarigione. A distanza di ulteriori 60 giorni si procede con la rimozione dei provvisori, la verifica del corret- to condizionamento tissutale, specie nella zona frontale, e il rilievo del valore ISQ, che rivela range normali per tutti gli impianti, compresi tra 72 e 82, valori indicativi di un’adeguata osteointegrazione di tutte le fixture implantari (Figg. 23-26). Si procede, quindi, con l’impronta definitiva, utilizzando sempre un work-flow digitale: uti- Fig. 23 Fig. 24 Fig. 25 34 cosmetic dentistry 3_2017 Fig. 26

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