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cosmetic dentistry Italian Edition Vol. 3, 2017

case report _ digital dentistry Fig. 11 Fig. 12 Fig. 11_Rimozione del ponte e messa in luce dei monconi dentali. L’1.3 appare colliquato e mobile. Fig. 12_Avulsione degli elementi dentari compromessi e bonifica della lesione apicale su 1.3. Fig. 13_Guida chirurgica per segnare con la prima fresa la posizione e l’inclinazione dei tunnel implantari. Figg. 14, 15_Inserimento delle fixture implantari e delle viti di guarigione. Il paziente viene preparato alla chirurgia con la somministrazione di 1 g di amoxicillina clavu- lanata ogni 12 h a partire dalla sera precedente all’intervento. Viene inoltre prescritta una terapia topica a base di clorexidina 0,12% a partire dal giorno prima dell’intervento. L’intervento viene eseguito in regime di seda- zione cosciente endovenosa. Dopo la somministrazione di anestetico loca- le, adeguatamente distribuito nei siti dell’inter- vento, si procede con la rimozione del ponte e il disegno di un lembo a spessore totale senza inci- sioni di scarico verticali. Si sottopongono, quindi, ad avulsione gli elementi dentari compromessi e si sbriglia e toeletta la lesione apicale e vestibo- lare sull’elemento 1.3 (Figg. 11, 12). A questo punto, scheletrizzato e bonificato il paziente, si inserisce la guida chirurgica, aven- te – come detto – l’unico scopo di segnare con la prima fresa la posizione e l’inclinazione dei tunnel implantari (Fig. 13). Rispetto alla proget- tazione della stessa, l’unica differenza riguarda la posizione dell’impianto in sede 1.2, che per un mero errore di trascrizione nel modulo d’ordine, viene disegnato in sede 1.1, dove come detto è presente un minus osseo. Ovviamente, in fase clinica non si tiene conto di tale errore e l’impian- to in sede 1.2 viene correttamente posizionato a mano libera. A questo punto, si rimuove la guida e con l’apposita sequenza di frese si preparano i tragitti implantari definitivi, dove si inserisco- no gli impianti, sia nella zona anteriore che nel II quadrante. Si ha cura di sottopreparare il sito e di avvitare gli impianti (SPI, Alpha-Bio Tec, Israele) rispettando il torque di inserimento previsto per il carico immediato, che non deve essere mai in- feriore ai 35 Ncm. Si provvede al rilievo del valore ISQ tramite apposito dispositivo (Osstel, Svezia), che appare sempre superiore a 70/100. A que- sto punto, si inseriscono le viti di guarigione e si riempiono con collagene gli alveoli (Figg. 14, 15). Nelle sedi post-estrattive, la corticale vesti- bolare integra e l’assenza di particolari situazioni di over-building relativamente ai contorni ossei Fig. 13 Fig. 14 32 cosmetic dentistry 3_2017 Fig. 15

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