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implants - international magazine of oral implantology

29 2_2016 industry report _ ricerca Valutazione a 12 mesi degli impianti Easyfor cilindrici secondo i criteri di successo/insuccesso descritti in letteratura. Studio prospettico multicentrico. Analisi su 50 casi Autore_B. Fornengo, Italia _Introduzione Negli ultimi 25 anni l’uso di impianti dentali è diventato un metodo di trattamento affidabile per pazienti edentuli o parzialmente edentuli, con alti tassi di successo in entrambe le speri- mentazioni precliniche e cliniche1 . Il migliora- mento del tasso di successo cumulativo va di pari passo con il miglioramento dello stato di avanzamento di osteointegrazione2 . L’osteointegrazione degli impianti dentali rappresenta una complessa serie di fasi distinte e sovrapposte3 . Inizialmente le fasi dell’osteoin- tegrazione sono simili a quelle della riparazione di fratture ossee abbinate a una stabilità prima- ria. In questo modo il passaggio dalla stabilità meccanica primaria, fornita dal design dell’im- pianto, alla stabilità biologica, è fornito da osso neoformato4 . L’avvenuta osteointegrazione è correlata a diversi fattori, i quali dipendono in parte dal pa- ziente (fattori biologici)5 , in parte dal clinico (mo- dus operandi nella preparazione del letto implan- tare)6 , in parte dai materiali utilizzati (titanio ecc). Per quanto riguarda i materiali per impianti dentali utilizzati nella costruzione dell’impianto stesso, gli studi dimostrano che un aumento dei tassi di osteointegrazione possono essere rag- giunti con configurazione della superficie ma- cro- e microtrattata7. Per questo motivo la ricerca sugli impianti dentali per migliorare le prestazioni cliniche si è concentrata sullo sviluppo di nuovi materiali, variazioni di forma e modifiche di trat- tamento di superficie implantare. I fattori che contribuiscono al raggiungi- mento dell’osteointegrazione, dunque, sono le caratteristiche specifiche del materiale titanio – la macrogeometria (forma e disegno dell’im- pianto), la microgeometria (caratteristiche della superficie) (Figg. 1a, 1b). A partire dai primi sistemi implantari, sono state sviluppate svariate forme di impianti, quali ad esempio impianti a lama, conici, cilindrici, a vite, cavi, pieni, con vari tipi di filettature e sca- Figg. 1a, 1b_ Foto al microscopio ottico di superficie sabbiata e a con doppia acificazione impianti Easyfor. Fig. 1a Fig. 1b

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