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implants - international magazine of oral implantology

2_2016 38 case report _ perimplantite Ruolo del collare in zirconio nella gestione della perimplantite: case report Autori_A. Maltagliati*, D. Sergiampietri** & A. Ottonello*, Italia * Dipartimento di Scienze chirurgiche e diagnostiche integrate (direttore: prof. Ezio Gianetta), Università degli Studi di Genova, Italia ** Libero professionista, Marina di Carrara (MS), Italia Dipartimento di Scienze chirurgiche e diagnostiche integrate, L.go Rosanna Benzi 8, 16132 Genova, Italia. E-mail: andrea.ottonello@unige.it _Introduzione Le perimplantiti e la loro gestione, come dimo- strato dai più recenti lavori pubblicati in letteratu- ra e dalle relative revisioni, si configurano come la maggior sfida cui l’odontoiatra dovrà far fronte nei prossimi decenni. Una recente revisione siste- matica della letteratura sull’argomento, basata su una European consensus conference, ha messo drammaticamente in evidenza come la prevalenza della mucosite e della perimplantite oscilli rispet- tivamente tra il 19% e il 65% e fra l’1% e il 47%1 . Pochi mesi fa è stato altresì pubblicato il risul- tato di uno degli studi su più larga scala, svolto in Svezia, da cui emerge che è possibile definire “comuni” complicanze della chirurgia implantare sia la mucosite perimplantare sia la perimplantite2 . Questi dati, per ora non così allarmanti ma desti- nati ad essere ulteriormente elaborati, discussi e arricchiti, richiedono tuttavia fin d’ora una rifles- sione profonda, prima teorica e poi pratica, per l’arricchimento e la continua ricerca di manufatti e protocolli chirurgici i cui margini d’insuccesso siano più esigui possibile. Una delle più significative problematiche, evi- denziata da diversi studi, è quella della colonizza- zione batterica perimplantare, soprattutto a cari- co del colletto transmucoso3 ; in questo senso, ad oggi non esistono protocolli atti a predeterminare la possibile proliferazione batterica perimplantare in base al tipo di protesi o di scelta sul profilo di emergenza. In questo case report viene descritta la gestio- ne di una perimplantite causata da corpo estraneo a carico di un impianto provvisto di collare in zir- conio. L’impiego di questo materiale come alterna- tiva alla protesi tradizionale in metallo-ceramica ha già portato dei benefici nel controllo della sta- bilità tissutale a medio-lungo termine4 ; successi- vamente, il suo utilizzo in implantoprotesi ha reso possibile l’aumento della predicibilità a lungo ter- mine della stabilità connettivale e l’aumento della proliferazione stessa del tessuto5 . Impianti intera- mente in zirconio sono stati utilizzati e studiati fin dal 1975 e con regolarità dalla seconda metà degli anni Ottanta del secolo scorso6,7 . Tuttavia, le capa- cità strutturali e meccaniche e la minor resistenza alla frattura rispetto al titanio permettono il loro utilizzo solo in alcuni casi ben predeterminati e as- sociati a un’occlusione compatibile al tipo di fixtu- re8 . L’ingresso nel mercato di impianti definiti “ibri- Fig. 1 Fig. 1_Situazione iniziale dopo la rimozione della corona e lembo.

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