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implants - international magazine of oral implantology

2_2016 34 industry report _ ricerca zona implantare inferiori a 6 mesi; _ processi patologici incontrollati nella ca- vità orale; _ pazienti con malattie note o sospette si- stemiche o in trattamenti chemioterapici controindicanti la terapia chirurgica; _ trattamenti chemioterapici inferiori a 5 anni; _ assunzione di farmaci corticosteroidi o altri farmaci che possano influire sulla guarigione e/o osteointegrazione post- operatoria; _ fumatori > a 20 sigarette giorno; _ pazienti che assumono alcool o droga; _ diabete mellito non controllato. A tutti i pazienti durante la prima visita ven- gono illustrate le procedure cliniche e viene otte- nuto il consenso informato. A seguire: _ sono sottoposti a set fotografico esorale ed endorale iniziale; _ viene praticata una RX panoramica ini- ziale e/o endorale e/o TC volumetrica per la pianificazione chirurgica; _ le fotografie cliniche sono scattate duran- te la fase clinica di intervento chirurgico; _ le fotografie cliniche endorali sono scatta- te tra i 6 mesi e i 12 mesi post intervento; _ controllo radiologico con RX endorali tra 1 e 12 mesi, se la situazione clinica lo ri- chiede; _ controllo radiologico a 12 mesi con RX panoramiche o endorali o TC lowdose; _ tutti gli impianti posizionati nei siti post- estrattivi sono posizionati a 2,0 mm circa sottocrestali con riferimento alla cresta ossea palatina o linguale; _ in tutti i pazienti con edentulia consolida- ta, il posizionamento degli impianti è di 1,0 mm circa sottocrestale in riferimento al margine vestibolo palatino o mandibolare residuo dopo la perforazione (Fig. 11); _ carico occlusale immediatamente dopo la chirurgia; _ tutti i pazienti con altezza della cresta ossea inferiore a 4 mm sono stati trattati con carico differito e tecniche di rigene- rativa ossea; _ si sono posizionati impianti con diametro e lunghezza variabile secondo la disponi- bilità ossea; Dei 60 pazienti 48 pazienti sono stati inclusi nello studio, 12 sono stati esclusi per incompleta documentazione. _Procedura chirurgica Dopo anestesia locoregionale con me- pivacaina al 2% con adrenalina 1/100.000 nei casi trattati con protocollo tradizionale, è stato sollevato un lembo a spessore tota- le in modo da evidenziare la cresta ossea, si è provveduto a indicare sulla cresta ossea il centro della perforazione, e con la fresa lan- ceolata si è praticata la perforazione della corticale (Fig. 6a). Nei casi trattati con chirurgia guidata si è provveduto al posizionamento della guida, e successivamente alla perforazione senza lo scol- lamento del lembo. Nei casi postestrattivi si è provveduto all’e- strazione degli elementi dentali interessati, a mantenere integre le corticali vestibolari palatine o mandibolari, alla pulizia del sito con curette o fresa da osso a basso numero di giri e con irriga- zione (Figg. 7a, 7b). Successivamente, sempre sotto abbondante irrigazione con soluzione fisiologica, si è provve- duto a completare la perforazione, per diametro e lunghezza dell’impianto da posizionare secon- do il protocollo Easyfor – istruzioni d’uso. Terminata la perforazione, dopo aver irrigato con soluzione il sito dell’impianto, si è provvedu- to a inserire l’impianto con l’aiuto del dispositi- vo di montaggio e del cricchetto con una forza compresa tra i 20 e i 45 Newton16 . Ultimata la fase di inserimento dell’impianto, si è provveduto a inserire l’abutment nella fixtu- re, dente singolo o ponte, lato con connessione Morse, a seconda della pianificazione del caso. L’abutment è stato fissato alla fixture con una forza di 15/20 Newton. Successivamente, se necessario, si è prov- veduto all’osteoplastica di rimodellamento della cresta ossea residua, alla rigenerativa pe- rimplantare con osso sintetico, alla sutura dei lembi mediante punti staccati senza tensione, in modo da ottenere una buona guarigione (Figg. 8a, 8b). Dopo il posizionamento degli impianti den- tali, tutti i pazienti sono stati sottoposti a carico immediato, con protesi provvisoria o definitiva, ad eccezione di quei pazienti trattati con tecni- che rigenerative, sinus lift, distrazione osteoge- netica, che richiedono carico differito. La protesi è stata costruita con denti in ma- teriale composito e resina acrilica rinforzata con fibra ed è stata fissata all’abutment con una for- za di 15/20 Newton (Fig. 9). _Controllo occlusale della protesi per verificare il corretto carico masticatorio – si sono lasciati solo i contatti di centrica Per garantire la durata nel tempo dell’oste- ointegrazione nella costruzione della protesi su

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