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implants - international magazine of oral implantology

31 2_2016 industry report _ ricerca redati da indagini istologiche, hanno dimostra- to che impianti con superficie trattata caricati dopo solo 4 ore dal loro posizionamento e ri- mossi per analisi istologiche dopo 2 e 4 mesi di carico funzionale, presentano osteointegrazione evidenziata istologicamente e la qualità ossea all’interfaccia è compatibile con un osso in fase di rimodellamento12 . È stato dimostrato che i valori dei picchi di stress sull’osso possono essere drasticamente ridotti con un appropriato disegno delle micro- filettature della testa dell’impianto, in partico- lare se combinate con una connessione conica impianto-abutment posizionata sotto il livello dell’osso marginale. Infatti, la distribuzione del carico ottimale offerta dal microfiletto contrasta il riassorbimento dell’osso marginale (Fig. 4). Conical Seal Design presenta il cono interno nell’impianto e il cono esterno sull’abutment. La connessione tra impianto e abutment è posizio- nata sotto alla cresta dell’osso marginale, così da trasferire il carico maggiormente in profondità nell’osso e da ridurre le sollecitazioni. La forte connessione sigilla l’interno dell’impianto dai tessuti circostanti, riducendo al minimo i micro- movimenti, preservando l’integrità dei tessuti perimplantari (Fig. 6a). La connessione platform swithcing si verifi- ca quando il diametro delle parti protesiche che emergono dall’impianto è minore rispetto a quel- lo della piattaforma dell’impianto (Figg. 6b-6e). L’ottenimento di risultati predicibili dipende da un’approfondita conoscenza dei fattori corre- lati alla chirurgia, all’impianto e alle forze mecca- niche coinvolte nel carico immediato. Gli stimoli meccanici rappresentano un fattore fondamentale in quanto possono regolare processi biologici, quali la divisione cellulare e il differenzia- mento, determinando tipologia e architettura del tessuto in fase di formazione. Tale fenomeno è sta- to definito “morfogenesi meccanica”13 . Micromovimenti controllati all’interfaccia osso-impianto non ostacolano il processo di osteointegrazione, e il carico a livello dell’impian- to può essere un fattore chiave nella stimolazio- ne della neo-osteogenesi perimplantare. Il sistema implantare Easyfor è stato svi- luppato sulla base dell’esperienza clinica, e con l’aiuto di un protocollo chirurgico semplificato e facile da usare, una superficie sabbiata e con doppia acidificazione, una connessione impianto abutment conica con garanzia di sigillo antibat- terico, che ha unito i vantaggi comprovati della ricerca che si è sviluppata sui diversi sistemi im- plantari disponibili. _Terminologia del carico precoce e immediato Nella Consensus Conference di Barcellona nel 2002 si è definito “immediato” solo il carico applicato il giorno stesso del posizionamento de- gli impianti14 , mentre nella Consensus Conferen- ce del 2003 a Gstaad si è stabilito un limite di 48 ore dall’inserimento degli impianti15 . In questo studio si adotta la seguente clas- sificazione: _ carico precoce (early loading): funziona- lizzazione protesica compresa tra le 6/8 settimane dal posizionamento chirurgico; _ carico occlusale immediato (immediate occlusalloading): funzionalizzazione pro- tesica entro le 48 ore dal posizionamen- to chirurgico con la protesi che presenta contatti in occlusione centrica; _ carico non occlusale immediato (imme- diate non occlusal loading): funziona- lizzazione protesica entro le 48 ore dal posizionamento chirurgico con la protesi che non presenta contatti in occlusione centrica. Questo tipo di carico immedia- to è riservato ai pazienti parzialmente edentuli, in cui l’occlusione può essere Fig. 4_Microfiletto. Fig. 5_ISQ: indice di risonanza per valutazione stabilità primaria. Fig. 4 Fig. 5

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