Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

implants - international magazine of oral implantology

21 2_2016 vare i tessuti molli in seguito a contatto acci- dentale con gli stessi e permette di sfruttare l’effetto di cavitazione, ottenendo un campo operatorio più pulito. In tal modo è possibile ridurre al minimo lo scollamento del lembo in quanto, seppur in presenza di mucosa sottile e quindi molto fragile, il contatto accidentale con l’inserto non determina danni di alcun genere (Figg. 4-6). Si procede così all’inserimento di un impian- to in zona 2.3. La preparazione del sito implantare viene eseguita con gli inserti PEC del bisturi piezoe- lettrico (Figg. 7-8) (Silfradent, Italia). Viene in- serito un impianto SPI 3.75 x 13 (Alpha-Bio Tec, Israele). Utilizzare impianti autofilettanti con una simile geometria di spira permette di effettua- re una sottopreparazione del sito implantare e consente, già a livello strumentale, di ottenere un’ottima stabilità primaria. Il torque di inse- rimento in questo caso superava abbondante- mente i 40 Ncm impostati sul motore implan- tare. Raggiunto il torque desiderato si continua l’avvitamento manualmente con il cacciavite chirurgico (Figg. 9-10). Tramite l’uso di monconi prova Paraguide (Alpha-Bio Tec, Israele) si verifica l’inclinazione della componente protesica da scegliere (Fig. 11). Una fase molto importante è quella di veri- ficare, una volta inserito l’impianto, il perfetto fit del moncone provvisorio e del transfer da impronta. Possono essere infatti presenti inter- ferenze ossee che ne ostacolano l’inserimento (Fig. 12). A questo punto si prende l’impronta di pre- cisione con un polietere che servirà per la co- struzione del manufatto provvisorio (Fig. 13). In attesa della consegna della protesi si av- vita un moncone di guarigione di altezza ade- guata (Fig. 14). Non si eseguono suture. Il provvisorio avvitato, scaricato dalla fun- zione di guida canina (Figg. 15-17), viene con- segnato 24 ore dopo e viene effettuata una ra- diografia di controllo. La paziente viene controllata settimanal- mente per il primo mese. Dopo tre mesi si ese- gue RX di controllo (Fig. 18) e si procede con la presa dell’impronta definitiva. Il condiziona- mento dei tessuti molli effettuato con il prov- visorio ha reso possibile il formarsi delle papille mesiale e distale (Figg. 19, 20). Per la prote- sizzazione definitiva si utilizza un moncone in titanio individualizzato rivestito in disilicato e una corona in disilicato pressato (Figg. 21-25). Il controllo radiografico a due anni dimostra un ottimo mantenimento dell’osteointegrazione (Fig. 26). _Discussione e conclusioni L’utilizzo di tecniche sicure nell’approccio di Figg. 24-25_Corona definitiva in disilicato. Fig. 24 Fig. 25 case report _ implantoprotesi

Sito