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implants - international magazine of oral implantology

2_2016 42 aziende _ news Le connessioni implantoprotesiche Edierre Smart Box Inserimento passivo dell’attacco in caso di estreme divergenze In dodici anni di attività, Edier- re Implant System Spa ha messo a punto sistematiche implantari con uno standard qualitativo altissimo. L’architettura del corpo implan- tare, la superficie, la componenti- stica protesica sono state soggette a una ricerca continua e puntuale, che ha portato ai risultati dei qua- li oggi sono testimoni tutti i nostri clienti. Forse non si è parlato abba- stanza della connessione: spostiamo dunque per un momento la nostra attenzione su questo argomento. Ottenuta una buona osteointegrazione e realizzato un corretto manufatto protesico, ciò che può con- dizionare il successo nel tempo è l’accoppiamento del corpo implantare con l’abutment protesico: la connessione, appunto. Una buona connessione deve possedere due requisiti: sigillo e stabilità. È ampia- mente provato che la permeabilità alla colonizzazio- ne batterica favorisca l’insorgenza di perimplantite. Il sigillodellaconnessionedellesistematicheimplantari Edierre è risultato sovrapponibile a quello delle con- nessioni conometriche. È ottenuta non con un giun- to di testa, ma mediante un giunto bisellato a 45°, il tipo di chiusura migliore fra superfici metalliche. Una connessione interna profonda e stabile minimizza il rischio di fratture del colletto implantare, spostando il punto di applicazione delle forze sviluppate nelle sollecitazioni laterali, verso il baricentro dell’impianto. Edierre ha realizzato la sua connessione me- diante un giunto scorrevole costituito da un cilindro centrale che penetra per diversi millimetri nel corpo implantare. Il cilindro è dotato, come elemento anti- rotazionale, di quattro camme. Le camme riducono il numerodispigolivivi.Secondoicanonibiomeccanici la resistenza ai carichi laterali è nettamente maggio- re in due superfici curve a contatto, rispetto a due superfici piatte che convergono in uno spigolo. La stabilità così ottenuta contribuisce non solo a mini- mizzare il rischio di frattura del collo implantare, ma rende molto più difficile lo svitamento e la conse- guente rottura della vite di ritenzione. L’osteointegra- zione, una volta ottenuta, va protetta e mantenuta. La connessione è un’arma che può risultare vincente in questa battaglia: spostiamo la nostra attenzione sulla connessione e scegliamola bene! Per informazioni: www.edierre.net Per ricevere ulteriori informazioni: marketing@rhein83.it. Gianni Storni, vicepresidente Rhein83: «Il nostro Centro di Ricerca & Sviluppo, all’avanguardia nello studio di soluzioni innovative nel campo degli attacchi per protesi rimovibili, collabora da anni con università italiane e straniere e con clinici e odontotecnici esperti. Da questa colla- borazione, dal lavoro del nostro Centro di Ricerca nascono Smart Box e il Nuovo Seeger per l’utilizzo del rinomato attacco Ot Equator anche in caso di forti disparalellismi tra gli impianti». IllaboratoriodiRicerca&SviluppodiRhein83,aziendaspecializzata da oltre trent’anni nella produzione di attacchi per protesi rimovibile, propone il nuovo Smart Box attraverso il quale sarà possibile utilizzare Ot Equator, l’attacco più piccolo e stabile presente sul mercato anche in casodifortidisparalellismitragliimpianti.IlnuovoSmartBoxèuncon- tenitore di cappette dal design innovativo che, grazie a un meccanismo basculante con fulcro di rotazione, permette l’inserimento passivo dell’attacco anche in condizioni di estreme divergenze fino a 50°. Tra le altre novità proposte da Rhein83 anche il Nuovo Seeger in peek, studiato per avere una connessione passiva come il precedente, ma con una maggiore stabilità e facilità d’uso, grazie al nuovo disegno del- la vite che estrae automaticamente il seeger in un eventuale controllo periodico.

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