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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry

1_2015 l’intervista 09 Ne avete ricevute molte? Dr. A. Agnini – In realtà, abbiamo ricevu- to alcune domande dalla platea e attraverso il sistema di SMS che è stato utilizzato per il Forum Odontotecnico. Il pubblico può scrivere il testo della propria domanda e noi possiamo rispondere dopo la presentazione durante la sessione Q&A. Dr. A. M. Agnini – Il sistema di SMS ha fun- zionato davvero bene perché la gente ci poteva chiedere qualsiasi cosa e spesso ci hanno fatto domande su argomenti che non abbiamo potuto approfondire nella presentazione o non erano in- clusi, perché non eravamo sicuri ci sarebbe stato interesse da parte dei congressisti. Si è ipotizzato che in Asia non si adottino ancora le tecnologie digitali, come avviene già in Europa e Stati Uniti, perché il costo del lavoro qualificato qui è ancora relati- vamente basso, quindi non si percepisce lo stesso risparmio nel sostituire i posti di lavo- ro degli odontotecnici con macchine digitali. Pensate sia vero? Dr. A. M. Agnini – Non si può semplicemente sostituire un odontotecnico con una macchina. In Europa, e ovunque, abbiamo bisogno ancora di un odontotecnico che sia ben formato sull’u- tilizzo di tutte queste nuove tecnologie digitali. Il loro utilizzo all’inizio non è facile per nessuno. È necessaria un’importante quantità di formazio- ne per fabbricare una protesi definitiva precisa, predicibile e della stessa qualità di quella otte- nuta tramite protocolli e odontotecnici artigiani tradizionali. Il software può aiutare il clinico, l’o- dontotecnico e il paziente, ma da solo non può risolvere i problemi. È necessaria ancora una persona esperta dietro le macchine, per dire loro cosa fare. Dr. A. Agnini – La macchina non sa cosa fare: non può vedere un restauro e capire dove ab- biamo bisogno di più sostegno, o se un molare deve fare in questo modo o in un altro. Abbiamo bisogno di una persona con le competenze, le conoscenze e la formazione, che sappia decidere come modellare l’area interessata, se vogliamo raggiungere il risultato di restauri prevedibili a lungo termine. Dunque un odontotecnico ben addestra- to e competente in CAD/CAM è in grado di migliorare notevolmente la sua produttività. Dr. A. Agnini – Questo è vero, uno dei van- taggi del CAD/CAM è che può accelerare la pro- duzione. L’altro vantaggio per l’odontotecnico è che si possono ridurre le variabili senza ridurre la qualità. Il terzo vantaggio è standardizzare le procedure tra gli odontotecnici e dare risul- tati omogenei. Prima, in particolare per i grandi restauri, tutto dipendeva dalle manualità dell’o- dontotecnico, fondamentale nella produzione di restauri di alta qualità, ma con le nuove tecno- Figg. 2, 3_Il flusso di lavoro digitale dei dottori Agnini. Fig. 2 Fig. 3

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