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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry

271_2015 Fig. 25_Chirurgia mininvasiva,con sei impianti assiali.Inizialmente sono stati mantenuti i canini per favorire la stabilizzazione del vallo di trasferimento. Fig. 26_Vallo di trasferimento con gli analoghi implantari avvitati.Il tecnico ha creato lo spazio nel modello unico in gesso per far alloggiare con precisione l’intero complesso. Fig. 27_Sulla base della prova estetica si è realizzata una replica in silicone,la quale ha guidato il tecnico nelle diverse fasi di laboratorio. Fig. 28_Stratificazione di dentina e smalto per aumentare la qualità estetica del restauro provvisorio immediato. Fig. 29_Provvisorio immediato avvitato in posizione,24 ore dopo la chirurgia. Fig. 30_Sorriso del paziente con il provvisorio in posizione.Nonostante la chirurgia eseguita 24 ore prima,vi è una totale assenza di gonfiori e lividi. Fig. 31_Si notino i miglioramenti del rapporto tra bianco e rosa a livello dell’interfaccia tra labbra e tessuti, aspetto cruciale per l’estetica,e come è cambiato l’overbite e l’overjet,avendo ripristinato una corretta posizione degli incisivi rispetto alla zona muscolare neutra. Fig. 32_Valutazione all’esame CBCT tre mesi dopo la chirurgia. si è progettato un primo provvisorio rinforzato ce- mentato su alcuni pilastri dentali, con l’obiettivo di ridurre l’infiammazione parodontale e iniziare a rior- ganizzare una corretta estetica e funzione. Questo ha contribuito a dare maggior fiducia al paziente per il proseguimento del trattamento. Nelle fasi successive, mentre nell’arcata inferiore il tratta- mento ortodontico faceva il suo corso, si è procedu- to, nell’arcata superiore, al trattamento riabilitativo pianificato in accordo con il protocollo protesico della “tecnica del modello unico”, descritto inizial- mente da Biscaro e colleghi7 e successivamente da Agnini e colleghi8 . Durante la fase chirurgica, sono stati inseriti 6 impianti assiali Biohorizon Tapered Laser-Lok, cercando di scheletrizzare il meno pos- sibile il mascellare, portando nella parte vestibolare una giusta quantità di tessuto cheratinizzato. Ottenuta la stabilità primaria di almeno 35 NW si posizionarono i monconi conici serrati a 30 NW per cambiare la connessione implantare da interna a esterna, posizionandola quindi, più coronale e facili- tando le successive fasi protesiche. In seguito furono avvitati i pick-up da impronta a cucchiaio aperto in titanio e solidarizzati alla ma- Fig. 33_Ceratura di analisi.Punto di partenza per la riabilitazione finale, il progetto protesico possiede al suo interno tutte le informazioni fornite dal restauro provvisorio. Fig. 34_Dal momento che il restauro finale sarà monolitico,la valutazione attenta dell’aspetto funzionale e la progettazione del corretto aspetto occlusale sono fondamentali.Si noti, inoltre,che grazie alla corretta posizione implantare,i fori dei camini delle viti cadono all’interno del tavolato occlusale, con la possibilità di una soluzione protesica avvitata diretta. Fig. 25 Fig. 27 Fig. 29 Fig. 30 Fig. 31 Fig. 32 Fig. 33 Fig. 34 Fig. 26 Fig. 28 expert article _ soci attivi AIOP

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