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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry

251_2015 Fig. 5_L’analisi intraorale mostra la mancanza delle corrette proporzioni dentali, il morso incrociato bilaterale, le asimmetrie gengivali, il biotipo spesso e la non coincidenza tra la linea mediana superiore e inferiore. Figg. 6-7_La visione laterale evidenzia la presenza di placca e tartaro e la marcata inclinazione dei molari inferiori. Fig. 8_Esame readiografico endorale completo che evidenzia nell’arcata superiore un riassorbimento osseo verticale e orizzontale avanzato generalizzato, mentre nell’arcata inferiore un riassorbimento osseo localizzato nei molari inferiori di destra e a carico dell’incisivo inferiore di sinistra. Figg. 9-10_Alla valutazione CBCT dell’arcata superiore il paziente presenta osso sufficiente a consentire un restauro su 6 impianti assiali. Fig. 11_Visione ingrandita della situazione iniziale dell’arcata mascellare che mette in evidenza tutte le problematiche estetiche e funzionali. Fig. 12_Piano di trattamento implanto- protesico dell’arcata mascellare stabilito per il paziente. Fig. 13_A seguito della rimozione del vecchio restauro,i monconi dentali presentavano carie e mobilità mentre i tessuti gengivali marginali erano infiammati. Fig. 14_Provvisorio prelimatura rinforzato sul modello.Si osservi come nell’area frontale,grazie alla presenza di gengiva artificiale,si è potuto impostare una corretta composizione dentale. _Il caso Nel gennaio del 2012, un paziente di 67 anni, odontofobico, si presentò in studio per una prima visita riferendo mobilità della protesi fissa superiore, che gli impediva di mangiare. A causa dell’elevato ri- flesso del vomito, era preoccupato di perdere i denti e di dover portare una protesi mobile superiore. Si è proceduto con l’analisi della macro, mini e microestetica, riconoscendo l’elemento #23 come guida del nuovo piano occlusale. Si è evidenziata un’inclinazione dei piani occlusali superiore e in- feriore rispetto alle linee orizzontali di riferimento, come la bipupillare, corridoi labiali asimmetrici, una linea del sorriso bassa con un’esposizione dentale fino al primo molare; mentre nelle immagini latera- li si apprezza una percentuale di esposizione delle papille significativa con una linea del sorriso inter- dentale alta4-6 . Nell’analisi intraorale si sono riscon- trati un morso incrociato posteriore bilaterale con assenza delle curve di compensazione di Spee e di Wilson, proporzioni dentali non corrette e asimme- trie gengivali. Inoltre risultarono evidenti i segni del- la malattia parodontale, come le recessione vesti- bolari e delle papille interdentali superiori anteriori, diastemi, sventagliamento dentale, con malposizio- Fig. 5 Fig. 6 Fig. 7 Fig. 11 Fig. 12 Fig. 13 Fig. 14 Fig. 8 Fig. 9 Fig. 10 namento e mobilità diffusa. Oltre all’evidente pro- blematica estetica, questo caso necessitava di una precisa pianificazione dal punto di vista funzionale, con il recupero di una corretta stabilità occlusale, completamente persa nel corso del tempo. All’ana- lisi funzionale si notarono precontatti posteriori sia in protrusiva che in lateralità, con una discrepanza di 2 mm tra la massima intercuspidazione (MI) e la relazione centrica, confermando l’importanza di un corretto recupero funzionale del paziente mediante la riabilitazione protesica. Anche se il disagio princi- pale riportato dal paziente riguardava solo il lavoro protesico superiore, si è reso necessario riabilitare entrambe le arcate al fine di riorganizzare l’occlu- sione e migliorare la prognosi per il restauro im- plantare superiore. Una volta completato il piano di expert article _ soci attivi AIOP

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