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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry

151_2015 impianti (Fig. 3). Dopo aver inciso e sollevato un lembo, l’osso si è rivelato di buona qualità e di volume sufficiente a garantire una parete ossea buccale di circa 2 mm non appena inserito l’im- pianto. In tutto sono stati collocati nella mascella sei impianti OsseoSpeed EV 3.6 S. È stato seguito il protocollo di perforazione consigliato, con la Twist Drill EV, la Step Drill EV e Cortical Drill EV. Gli impianti sono stati inseriti con un torque di 25 Ncm, usando un contrangolo e la Implant Driver EV (Fig. 4). L’installazione finale è sta- ta eseguita manualmente. Successivamente gli abutments Uni EV da 2 mm sono stati collegati manualmente agli impianti utilizzando l’Uni Dri- ver EV (Fig. 5). I cilindri provvisori Uni Abutment EV sono stati collocati sui monconi per fissare la protesi provvi- soria. La procedura chirurgica è stata completata con il riposizionamento dei lembi di tessuto molle e la sutura attorno ai monconi (Fig. 6). La protesi provvisoria è stata abbondante- mente ridotta al livello dei cilindri provvisori così da poter essere collocata in modo sicuro sulla parte superiore dei cilindri. Il mascellare è stato coperto con una diga di gomma per proteggere la ferita chirurgica appena suturata (Fig. 7). La protesi provvisoria modificata è stata assicurata ai cilindri con resina autoindurente. Successivamente, i cilindri sono stati accorciati a livello della protesi e i canali sono stati chiusi con silicone (Fig. 8). La paziente ha così avuto una protesi provvi- soria immediata in una sola seduta. Le radiogra- fie hanno mostrato un’eccellente adattamento dei monconi e dei cilindri e un buon posiziona- mento degli impianti (Fig. 9). Dopo l’osteointegrazione degli impianti, i denti 17 e 27, che non potevano essere conser- vati, sono stati estratti. Dopo otto settimane di guarigione, la protesi provvisoria è stata rimossa e gli abutments Uni EV sono stati scoperti per prendere l’impronta finale (Fig. 10). Per questa procedura, i Pick-Ups Uni Abutments EV sono stati collegati ai monconi e l’impronta è stata effettuata utilizzando un por- taimpronte individuale (Fig. 11). Non appena indurito il materiale da impron- ta, i perni sono stati svitati e l’impronta è stata rimossa. Gli analoghi Uni Abutments EV sono stati uniti ai pick-up nell’impronta per preparare il modello master in gesso (Fig. 12). È stata fatta una ceratura diagnostica sul modello per poter programmare con esattezza la posizione e la dimensione della struttura prevista. Fig. 17_Radiografia periapicale che mostra il perfetto fissaggio del restauro. Figg. 18a, 18b_Risultato estetico finale. Fig. 18a Fig. 18b Fig. 17 case report _ restauro immediato

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