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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.1, 2018

industry report _ Cad Cam Principi di funzionamento delle macchine utensili: breve disamina sulle caratteristiche principali di un fresatore CAD-CAM Autore_Dr. Fabio Soggia* _Introduzione L a prima idea di macchina comandata da un programma di lavoro precompilato e il conseguente prototipo iniziale è storia recen- te risalendo agli anni attorno al 1950, ma in questo breve periodo di tempo si è assistito a una rapida e intensa evoluzione che ha inte- ressato e coinvolto tutti i settori della produ- zione industriale, fino a toccare il settore den- tale, prima con i servizi offerti da grossi centri di produzione, arrivando poi anche a creare un’offerta di prodotti adottabili direttamente dai laboratori odontotecnici. Una così repen- tina disponibilità e diffusione di prodotti e servizi non è però stata accompagnata da una necessaria informazione e formazione allo scopo di preparare gli utenti finali di questa rivoluzione che hanno accolto il cambiamento alcuni con diffidenza e scetticismo, non sa- pendo cogliere i vantaggi che questa tecnolo- gia offriva, altri con slancio e determinazione, diventando i pionieri di un nuovo corso, con tutti i vantaggi e gli svantaggi dell’essere i precursori del cambiamento. La possibilità di ritrovare opinioni mol- to contrastanti negli utilizzatori rende chiaro come sia necessario avvicinare questi sistemi con conoscenza e competenza per evitare che un’opportunità si trasformi in una fonte di fru- strazione. Scopo di questo articolo è cercare di fornire alcune informazioni di base indispensa- bili per comprendere al meglio il funzionamen- to di una macchina utensile, in modo da poter interagire più consapevolmente con le proposte che l’attuale tecnologia disponibile sul mercato mette a disposizione. _Concetti di base sulle lavorazioni utensili * Odontoiatra, odontotecnico, socio fondatore della Clinica dentale Cappellin Uno dei primi concetti da introdurre, se non il più importante, è quello che sta alla base del funzionamento delle macchine di produzione (principalmente torni e macchine fresatrici) tra- mite asportazione di materiale, che partono cioè da un blocco di materiale più o meno grezzo e, tramite opportuni movimenti programmati e l’uso di utensili specifici, rimuovono il materiale in ec- cesso andando a restituire il pezzo lavorato nella sua forma definitiva: il materiale deve poter esse- re adeguatamente formato attraverso opportune lavorazioni di taglio o abrasione. Questo dipende principalmente dalle caratteristiche meccaniche intrinseche del materiale che faranno cadere la scelta sul tipo di lavorazione più idoneo e con- seguentemente sui relativi utensili. Non tutti i materiali infatti sono in grado di essere lavorati attraverso operazioni di taglio, ma a causa della loro fragilità e della scarsa deformabilità plasti- ca richiedono di essere sottoposti ad abrasione: il materiale grezzo viene messo a contatto con un materiale generalmente più duro secondo la scala di Mohs e questo per attrito asporta dalla superfi- cie delle particelle generando al tempo stesso una notevole quantità di calore. Si tratta di un’opera- zione poco efficiente in quanto la maggior parte dell’energia cinetica applicata viene dispersa in calore e la quantità di materiale rimosso è molto limitata, richiedendo di conseguenza un gran nu- mero di ripetizioni del movimento di lavorazione. Oltre a questo bisogna considerare il fatto che l’energia liberata sotto forma di calore deve esse- re velocemente asportata dall’interfaccia tra ma- teriale e abrasivo attraverso un opportuno fluido 1_2018 25

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