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implants - international magazine of oral implantology No.1, 2017

1_2017 07 case report _ carico immediato profonde che arrivano all’osso attraverso gli impianti unbeneficionellaguarigioneditessutiperimplantari. Infatti le sollecitazioni controllate del tessuto os- seo stimolano tutta una serie di risposte riparative che si riflettono sul paziente con una riduzione degli effetticollateralinegativichirurgiciqualiilgonfiore,il dolore e l’edema post-chirurgico. Anche le guarigioni dei tessuti molli appaiono clinicamente più rapide. Questo lo si evince controllando il paziente a pochi giorni dall’intervento ed evidenziando in tutti i casi una riduzione delle complicanze soprattutto se rap- portati a interventi implantari similari senza funzio- nalizzazione immediata. Il caso clinico che vi presentiamo è significativo non solo per validare la procedura implanto-prote- sica a carico immediato, ma soprattutto per dimo- strare come questo protocollo possa avere enormi benefici anche sulla componente psicologica dei no- stri pazienti, a cui si riesce a trasferire una ritrovata fiducia in se stessi modificando in meglio e in brevis- simotempolamorfologiadentaleeilrelativosorriso. Avere un sorriso armonico e gradevole è alla base della sicurezza che il paziente acquisisce nel confronto sociale con il prossimo. La sicurezza di poter sorridere con spontaneità è alla base dello spi- rito e dell’umore. Se aggiungiamo che questi cam- biamenti possono essere applicati ai nostri pazienti in una sola giornata, eliminando completamente la percezione della mutilazione associata alla rimozione degli elementi dentari, oltre all’imbarazzo e al disagio di presentarsi in famiglia in una situazione simile, ot- teniamo il vero successo. La paziente in questione è una donna di 57 anni, priva di patologie sistemiche, che si è presentata alla nostra attenzione con un quadro di parodontopatia avanzata con mobilità di secondo grado di tutti gli elementi dentari mascellari e mandibolari e mobilità di terzo grado a livello di 3.1, 4.1 e 4.2 che presentano in aggiunta una lesione cistica radicolare (Fig. 1). Fig. 3 Fig. 4a Fig. 4b Fig. 4c Fig. 5

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