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implants - international magazine of oral implantology No.1, 2017

43 1_2017 l’intervista _ Protesi avvitata Riabilitazione implanto-protesica di una grave atrofia post-traumatica della pre-maxilla Intervista al dott. Gian Battista Greco e prof. Danilo Alessio Di Stefano, vincitori del premio PEERS, sezione Protesi avvitata Nel corso del II Meeting PEERS Dentsply Sirona, tenutosi il 25 e 26 novembre 2016, ha avuto luogo la premiazione dei vincitori del PEERS Case report award 2016. Per la categoria Protesi avvitata è stato premiato il caso presentato dai dott. Gian Battista Greco e prof. Danilo Alessio Di Stefano. Abbiamo avuto modo di intervistare i protagonisti subito dopo la consegna del premio. _Dott. Greco può riassumerci gli aspetti più importanti del caso clinico che avete pre- sentato? Dott. Greco – Il caso riguardava una giovane donna, di anni 47, che presentava una grave atro- fia ossea della pre-maxilla; la paziente si è presen- tata in visita presso il nostro centro odontoiatrico Dentalnarco, a Trezzano Sul Naviglio, alla fine di un percorso terapeutico dall’esito alquanto sfortuna- to. Circa quattro anni prima, aveva perso in segui- to a un trauma i due incisivi superiori; era stata poi eseguita in Ecuador, suo Paese di origine, una te- rapia implantare per la sostituzione degli elementi dentari persi. La paziente riferiva che tale terapia implantare falliva dopo pochi mesi, in conseguen- za a un processo infettivo che ha coinvolto anche gli incisivi laterali. Questi ultimi furono estratti, in seguito l’esito è stato una perdita di tessuti duri e molli. La paziente, portatrice dunque di protesi parziale rimovibile, è stata successivamente ope- rata a Milano. Si è sottoposta a ricostruzione os- sea con prelievo dalla cresta iliaca al quale sarebbe seguito il posizionamento implantare. La paziente ci ha riferito che anche questo secondo intervento fallì a causa della precoce deiscenza della ferita chirurgica, con conseguente perdita completa dell’innesto crestale nella sede dell’innesto. Il risul- tato è stato un difetto osseo ancor più complesso. All’esame obiettivo, quando noi l’abbiamo visitata la prima volta, si evidenziava dunque l’edentulia dei 4 incisivi superiori, una drammatica perdita di tessuti duri e molli a livello della pre-maxilla (trat- tate con protesi parziale removibile), la presenza di gengivite marginale e un biotipo gengivale sottile. La TC Cone beam eseguita presso il centro Den- talnarco rivelava un difetto molto ampio con una totale mancanza del processo alveolare, fenestra- zioni dell’osso basale da vestibolare a palatale e la perdita di parte del pavimento osseo nasale. _Quale soluzione avete dunque proposto alla paziente? Prof. Di Stefano – Alla luce dell’esame obietti- vo, degli esami diagnostici effettuati e delle richie- ste espresse dalla paziente e dai familiari, abbiamo prospettato di effettuare un intervento di ricostru-

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