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implants - international magazine of oral implantology No.1, 2017

1_2017 30 research _ fattori di crescita Fattori di rischio implantare Come i fattori di crescita possono prevenire gli insuccessi Autori_O. Tapparo, M. Sipic – Natrail, Germania _Anche se la riabilitazione orale con impianti oggi è una terapia tra le più sicure a disposizione, i casi di insuccessi implantari e di mancata osseo-integrazione, oppure le perim- plantiti, sono una realtà con cui confrontarsi. In questo lavoro analizzerò alcuni fattori di ri- schio implantare e illustrerò come affrontarli. Anche se raramente viene tenuta sotto controllo, l’assunzione di liquidi è molto im- portante per il funzionamento di ogni organi- smo. Nella Tabella 1 (quantità consigliata dalla DGE, Società tedesca della nutrizione) si può osservare come la quantità di liquindo dipende dal peso e dall’attività. Altrettanto importante per la capacita di rigenerazione e di guarigione è il pH del tessu- to, la “silent inflammation” è infatti oggi rico- nosciuta come causa di molte patologie. Per osservare correttamente l’acidità del tessuto si esegue una titolazione del sangue (Jörgensen, Stirum), altre opzioni di misurazio- ne sono meno precise ma più facili da eseguire per il comfort del paziente, come ad esempio Peso Liquido, a riposo Liquido, in attività Liquido, in attività sportiva e disintossicazione 50 kg 1500 ml Ca. 2000 ml Ca. 2500 ml e più 60 kg 1800 ml Ca. 2300 ml Ca. 2800 ml e più 70 kg 2100 ml Ca. 2600 ml Ca. 3100 ml e più 80 kg 2400 ml Ca. 2900 ml Ca. 3400 ml e più 90 kg 2700 ml Ca. 3200 ml Ca. 3700 ml e più 100 kg 3000 ml Ca. 3500 ml Ca. 4000 ml e più 150 kg 4500 ml Ca. 5000 ml Ca. 5500 ml e più la misurazione delle urine con le strisce come cartina di tornasole. Per esempio il test di F. Sander che misura il pH cinque volte al giorno (vedi gli orari di misurazione nella Tab. 2). Un altro test facile per da eseguire e molto motivante per il paziente, per osservare l’acidi- ficazione del tessuto causato dalla carenze di oligominerali, è il test prodotto da Synoveda; dopo l’assunzione del gel base redox, diluito in un bicchiere di acqua, si osserva che il gusto percepito dal paziente rispecchia la saturazio- ne nel corpo (Tab. 3). Un altro fattore di rischio per l’implanto- logia è il fumo. La maggior parte delle pub- blicazioni mostra che fumare riduce l’osseo- integrazione e porta in seguito a una perdita dell’impianto primaria (si vedano i lavori di Abt, De Bruyn, Habsha, Hinode, Jones, Levin, Schwartz-Arad). Riguardo alla perimplantite, gli studi evidenziano una perdita di osso at- torno agli impianti (si vedano i lavori di Abt, Aglietta, Carcuac, Heitz-Mayfield, Lambert, Levin, Lindquist, Roos-Jansåker, Souza). Que- sto porta alla conclusione per cui, secondo la letteratura scientifica, si può prevedere una perdita primaria e secondaria degli impianti nei fumatori (da 2 a 4 volte) (si vedano ancora Abt, De Bruyn, Habsha, Hinode, Levin). La predisposizione genetica (che si può osservare attraverso il controlliamo dell’inter- leuchina 1) è determinante non solo per capi- re la reazione a un intervento ricostruttivo di implantologia o parodontologia ma anche per stabilire gli intervalli dei controlli (recall). La predisposizione genetica viene divisa in 4 tipi (a seconda del laboratorio di analisi la Tab. 1_Quantità giornaliera di liquidi consigliata. (K.Kusch, S.Kusch- Der Mensch in Zahlen, Spektrum Akademischer Verlag Heidelberg S127-129 Wasserhaushalt ISBN 3-8-9996-681-2).

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