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implants - international magazine of oral implantology No.1, 2017

13 1_2017 rico (Figg. 8, 9). Si procede quindi alle prime fasi dell’osteotomia e al controllo della stessa mediante rx intraoperatoria (Figg. 10-12). Preso atto che l’asse di inserzione è in collisione con la radice del canino è neces- sario modificare l’asse stesso inclinando la fresa distalmente nella parte coronale. Dopo aver ultimato l’osteotomia con le frese Ø2.0 e Ø2.8 si procede all’inserimento di un impianto NeO Alpha-Bio Tec 3.2 x 10 mm e si pratica successiva sutura (Figg. 13-16). Passati tre mesi necessari per l’osteointe- grazione si procede alla riabilitazione con un provvisorio in resina acrilica avvitato per il condizionamento tissutale. Attese 8 settima- ne per la stabilizzazione dei tessuti, si pro- cede all’esecuzione dell’impronta definitiva con la tecnica del transfer personalizzato4 (Figg. 17a, 17b, 18). Viene quindi sviluppato un modello maestro sul quale sono allestiti un moncone personalizzato in disilicato e una corona definitiva in disilicato di litio cemen- tata in modo provvisorio (Figg. 19-23). La paziente viene inserita in un program- ma di controllo a 4 mesi, utile per verificare e trattare eventuali problematiche che potreb- bero insorgere. _Discussione e conclusioni In letteratura non esiste un consenso per il trattamento delle agenesie degli incisivi laterali. Le opzioni riabilitative terapeutiche sono: chiusura ortodontica degli spazi, trat- tamento ortodontico e riabilitazione prote- sica con protesi fissa e, infine, trattamento ortodontico e riabilitazione implanto-prote- sica. Un clinico deve quindi valutare le in- dicazioni e le eventuali controindicazioni di queste terapie. La chiusura ortodontica degli spazi è si- curamente la più rapida e sicura, ma ad essa è legato un posizionamento del canino in luogo del laterale con conseguente ineste- tismo, il cui eventuale trattamento è opera- tore dipendente. Il trattamento ortodontico finalizzato con protesi fissa convenzionale permette di ripri- stinare l’estetica e la funzione del paziente, ma sacrifica il tessuto duro dei denti adiacen- ti e aumenta, a causa del disegno protesico, la complessità delle manovre igieniche. La riabilitazione implanto-supportata permette di ristabilire l’estetica e la funzione senza alcun costo biologico per il paziente. Figg. 17a, 17b_Visione frontale della paziente con il provvisorio avvitato e particolare intraorale del provvisorio. Fig. 18_Impronta con transfer personalizzato. Fig. 19_Particolare del tunnel mucoso. Fig. 17a Fig. 17b Fig. 18 Fig. 19 special _ ortodonzia

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