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Dental Tribune Italian Edition

27Dental Tribune Italian Edition - Luglio+Agosto 2015 Meeting & Congressi EVENTSwww.dental-tribune.com Consulta sul nostro sito l’area Events, un aggiornamento continuo sui migliori eventi del dentale. Sono anni che sentiamo parlare di qualità ed eccellenza in odontoiaria e che, però, quel che vediamo quando usciamo per le strade sono car- telloni e striscioni che gridano al ribasso. Presta- zioni dettagliate e scontate, esami radiografici e pulizie dei denti, tutto esposto come in un picco- lomercatorionaleprontoperesseresceltoecom- prato. Quel che ne scaturisce è un sentimento di tristezza e nostalgia, mancanza di quel tempo in cui il dentista e il medico aiutavano le persone a stare meglio. Decidevano – perché potevano far- lociòchefossepiùappropriatoperlasaluteenon per il portafogli: in fondo, se vuoi stare meglio, non puoi risparmiare sulla salute, magari sulle scarpe e sui vestiti, ma non sulla salute. Il tempo in cui ci si affidava al dentista per un consulto e non per dirgli cosa doveva fare. Il tem- po in cui cure e risultati non erano discussi nei tribunali, ma nello studio del dentista, chieden- do, domandando e ascoltando le risposte, con- frontandosi. Il tempo in cui l’arroganza del mer- cato non riusciva ancora a intaccare un rapporto intimo e di fiducia all’interno del quale si discute di salute e non di oggetti. Ad oggi ci sentiamo spaesati e soli, ci sembra di essere gli unici a pensarla così, perché il nostro vicino si è adeguato alle cosiddette “esigenze di mercato”. Tutto ciò non è vero. La tendenza della moderna odontoitaria, ai suoi vertici, sta cambiando e, seppur lentamente, sta diffondendo la sua voce a tutti noi. A livello eu- ropeo, come emerso dall’ultimo ConsEuro di maggio a Londra, il bisogno attuale è quello di ri- abilitare il ruolo dell’odontoiatra e la sua capacità di curare i propri pazienti. Dove curare significa prendersi cura di loro, avere un rapporto intimo edifiducia,saperconsigliareeconoscerelamate- ria. Significa eccellenza, ma anche salute genera- le, perché i nostri pazienti non sono la loro bocca, ma l’intera individualità: sono i loro problemi e i lorodisagi,sonoleloroabitudinisbagliatedacor- reggere, sono coloro che ci potranno ringraziare per il miglioramento della qualità della loro vita. Aggiornamento continuo, Life Long Learning, formazione continua e rivalidazione del titolo acquisito sono le basi su cui fondare l’eccellenza nella cura dei nostri pazienti. Questa la richiesta a gran voce dell’Europa e que- sta,dasempre,lamissiondiInternationalCollege ofDentists(ICD)chenonsièmaidimenticatoche l’odontoiatria non esiste senza salute generale. ICD, il College di odontoiatria più antico al mon- do,vantatraisuoimembrilementipiùbrillantie produttive del panorama odontoiatrico mondia- le e, forse, proprio per questo ha sempre predica- tocheènecessariocheilpazienteeilsuodentista abbiano un rapporto umano, di fiducia e di inti- mità. Un rapporto che consenta di poter curare un individuo e non solo la sua bocca.La sezione italiana di ICD, nelle persone del suo Regent, prof. Corrado Paganelli, e del suo Deputy Regent, prof. Mauro Labanca, porta avanti da sempre questi concetti e cerca di fronteggiare l’emergenza e la mancanza di valori nell’odontoatria attuale con sforzi notevoli in questo senso. Da due anni il Congresso nazionale della Sezione italiana di ICD è stato straordinariamente aperto a tutti i denti- sti, anche ai non fellows del College, proprio per questo motivo. Far sentire la propria voce come supportoeinfonderefiduciaallaplateaodontoia- tricafacendosaperechec’èancorachicredeechi si batte per la cura dell’individuo, per il rapporto di fiducia e stima tra paziente e dentista: chi ogni giorno, a contatto con i vertici dell’odontoiatria, trasmette i messaggio che si può non vendere cure,mainsegnareainostripazientiilbenessere. E non c’è lucro e non c’è spesa nell’insegnare a prevenire, nel parlare e nel consigliare, nell’esse- remediciedentisti,enonvenditoridiimmediate soluzioni.Questo ICD vorrebbe promuovere, dif- fondere, proprio ai dentisti, proprio a noi tutti: è ora necessario rifondare la figura del dentista, il suoruoloelasuaposizionenellacuradell’indivi- duo.La rivalutazione dell’odontoiatria inzia dalla volontà degli odontoiatri. Questo è il messaggio che si sente forte e che si vuole percorrere. Francesca Zotti, FICD Dalla realtà dei nostri studi a ConsEuro 2015: la voce dell’intera Europa grida qualità L’International College of Dentists e il suo impegno europeo per un’odontoiatria high quality e non low cost Chia 2015, il bilancio: una vittoria della qualità e dell’identità odontoiatrica Oltre 1000 partecipanti, di cui 900 discenti, ma diventano circa 3500 se distribuiti nei tre giorni della ker- messe congressuale; 36 crediti ECM e 20 di ADA CERP, per esercitare in America, elargiti ai discenti che se- guivano i corsi. Nomi di richiamo mondiale da Pascal Magne a Re- nato Cocconi, da Francesca Vailati ad Alex Mersel di FDI, da Skander Ellouze a Giovanni Zucchelli, da Nitzan Bichacho a Ignazio Loi; una quarantina di Paesi rappresentati. Tutto questo è stato il 27° Congres- so Nazionale dell’AIO che è coinciso con l’8° Congresso Internazionale: un manipolo di sindacalisti attenti alla formazione, su base volontaria, ha costruito un evento capace di unificare l’odontoiatria italiana e mondiale e di farla guardare oltre i confini della pratica della ricerca dell’attualità. Queste le cose di cui si è parlato per la prima volta nel con- sesso AIO. Per l’attualità: - da Chia parte un’alleanza tra odontoiatri dei Paesi euro-me- diterranei per una formazione comune sui temi della preven- zione e per campagne congiunte a favore di una corretta alimen- tazione; - oggi in un’Italia multietnica ne- cessità per il dentista di conosce- re gli obiettivi estetici di tante popolazioni, diversi in base a cultura ed etnia: un nordafrica- no si sviluppa 2-3 anni prima di un nordeuropeo, ad esempio; - significa che l’odontoiatra è il primo, più accessibile, medico estetico, perché è il “clinico del sorriso” per eccellenza e stupido sarebbe (e contro ogni tentativo di sostenere ciò AIO si batterà) limitare ai tessuti labiali l’impe- gno della professione in campo estetico; - odontoiatri e igienisti dentali possono percorrere insieme una formazione orientata a una co- municazione univoca e positiva per il paziente odontoiatrico. Al- tro che tacciarsi reciprocamente di autoreferenzialità: la riscossa dei nostri studi inizia dal team. Per la clinica: - si conferma il ruolo delle cellu- le staminali nel far ricrescere il dente in laboratorio e impiantar- lo nell’area edentula del pazien- te; si studia ora come impiantare il germe del dente delle stamina- li direttamente nella cavità; - negli USA crescono gli studi che incoraggiano la sostituzione del comune spazzolino negli affetti da gengivite e sanguinamento cronici con una cannula a getto d’aria capace di meglio rimuove- re il biofilm tra gengiva e dente; - niente più dolore nello studio odontoiatrico con la chirurgia laser-guidata per i bambini e con i nuovi sistemi in grado di guida- re l’anestetico; - nuovi protocolli per ridurre i reinterventi in endodonzia; - …e tante, tante altre nozioni di implantologia, conservativa, ma- teriali, CAD/CAM. Così tante che per dirle tutte abbiamo impiegato del tempo noi e colleghi; non c’è stato giorno, fino all’ultimo, in cui un collega non si iscrivesse: un’altra peculiarità del Congresso AIO. Arrivederci dunque tra due anni, sempre più “beyond borders”. MauroMiserendino,UfficioStampaAIO

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