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Dental Tribune Italian Edition

16 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Luglio+Agosto 2015 NOVITÀ_2015 Guide pratiche per la gestione dello studio dentistico Indice 01. Il budget dello studio odontoiatrico Franco Cellino 02. Orto-pedodontista e mamma: il valore aggiunto Maria Giovanna Rossini 03. Controllo di qualità in odontostomatologia Prof. Plinio Pinna Pintor 04. «Tìmeo Dànaos et dona ferentes» Ovvero, osservazioni tecniche sul jobs act Salvatore Verga 05. Reti d’impresa in odontoiatria Michele Rossini 06. Alitosi e criteri di implementazione dell’attività di igiene. Approccio diagnostico e terapeutico Chiara Dacomo, Carlo Bruscagin, Enrico Pigella 07. Equipaggio della barca a vela e team odontoiatrico. Professionalità e procedure a confronto Franco Tosco ACQUISTA SUBITO LA TUA COPIA euro 36,00 COME ORDINARE Via Guidobono, 13 • 10137 Torino Tel. 011 3110675 • Fax 011 3097363 loredana.gatto@tueorservizi.it • www.tueorservizi.it << pagina 15 Il prelievo dell’aria viene effettua- to tramite una cannula monouso collegata al tubo aspirante dell’ap- parecchio, inserita nella bocca del paziente, mantenuta chiusa per 8 e 5 minuti. L’inserimento della cannuccia aspirante, nel cavo orale, nell’orofa- ringe o negli orifizi nasali consente di valutare la sede di origine principale dell’alitosi. Terapia dell’alitosi: ruolo dell’igienista e concetto di treatment need Una volta individuate e classificate le diverse forme di alitosi, è stato for- mulato un protocollo terapeutico da attuare nella pratica clinica: la distin- zione fra forme fisiologiche, patolo- giche e psicologiche del disturbo, ha permesso di formulare un cosiddetto treatment need (TN) mirato al tipo di alitosi, come viene mostrato nella Tab. 3 qui di seguito. Dall’analisi di questa tabella si può evidenziare come l’in- tervento dell’igienista dentale sia ne- cessarionellafaseinizialedellaterapia del paziente alitosico in tutte le mani- festazioni cliniche del disturbo, dalle forme genuine, quindi obiettivabili, fino alle forme su base psicogenetica e psicopatologica. Attraverso infatti il TN-1, e in parte nell’ambito del TN-2, la figura dell’igienista deve essere pre- sente in modo specifico nel percorso terapeutico. Il TN-1 corrisponde a un trattamento mirato a un’attenta e scrupolosa moti- vazione, che faccia leva sull’importan- za della detersione del dorso linguale e degli spazi interprossimali, e che si av- valgadifollow-upravvicinati,inmodo da poter monitorare la compliance del paziente. È una procedura che viene utilizzataperipazienticheriferiscono alitosi fisiologica. Per i soggetti affetti da alitosi pato- logica con eziologia orale, invece, è riservato un trattamento di tipo TN-1 e TN-2, ovvero, oltre ad attuare le pro- cedure richieste per il TN-1, si compie una scrupolosa profilassi orale, che si basa sulla seduta di igiene orale pro- fessionale e sul trattamento delle pa- tologie presenti e, in particolare, sul trattamento causale prima, ed even- tualmente chirurgico in seconda bat- tuta, della malattia parodontale. Se i pazienti hanno un’alitosi patolo- gica di tipo extraorale, allora è neces- sario abbinare al TN-1 il TN-3, ovvero consigliare,dopoaverfattomotivazio- ne e istruzione sull’igiene orale, di ri- volgersi allo specialista di pertinenza. Se bisogna trattare la pseudoalitosi, invece, l’operatore deve ricorrere (in aggiunta al TN-1) al TN-4: si effettuano alcune indagini diagnostiche di cui verranno spiegati i risultati al pazien- te,rassicurandolostessoerafforzando lamotivazioneeleistruzioniall’igiene orale domiciliare. Infine, se il soggetto preso in cura è alitofobico, è doveroso attuare un forte TN-1 e il TN-5, quindi proporre al paziente l’appoggio a uno psicolo- go o psichiatra. Il TN-1 corrisponde a un trattamento mirato a un’attenta e scrupolosa motivazione, che faccia leva sull’importanza della detersione del dorso linguale e degli spazi inter- prossimali, e che si avvalga di follow- up ravvicinati, in modo da poter mo- nitorare la compliance del paziente. È unaprocedurachevieneutilizzataper i pazienti che riferiscono alitosi fisio- logica. Per i soggetti affetti da alitosi patologica con eziologia orale, invece, èriservatountrattamentoditipoTN-1 e TN-2, ovvero, oltre ad attuare le pro- cedure richieste per il TN-1, si compie una scrupolosa profilassi orale, che si basa sulla seduta di igiene orale pro- fessionale e sul trattamento delle pa- tologie presenti e, in particolare, sul trattamento causale prima, ed even- tualmente chirurgico in seconda bat- 1. Coil J.M., Yaegaki K., Miyazaki H. Treatment needs (TN) and practical remedies for halito- sis. International Dental Journal. 2002; 52 Suppl 3: 187-191. bibliografia tuta, della malattia parodontale. Se i pazienti hanno un’alitosi patolo- gica di tipo extraorale, allora è neces- sario abbinare al TN-1 il TN-3, ovvero consigliare,dopoaverfattomotivazio- ne e istruzione sull’igiene orale, di ri- volgersi allo specialista di pertinenza. Se bisogna trattare la pseudoalitosi, invece, l’operatore deve ricorrere (in aggiunta al TN-1) al TN-4: si effettuano alcune indagini diagnostiche di cui verranno spiegati i risultati al pazien- te,rassicurandolostessoerafforzando lamotivazioneeleistruzioniall’igiene orale domiciliare. Infine, se il soggetto preso in cura è alitofobico, è doveroso attuare un forte TN-1 e il TN-5, quindi proporre al paziente l’appoggio a uno psicologo o psichiatra. Trattamento domiciliare dell’alitosi orale Periltrattamentodell’alitosidiorigine orale è bene inoltre attuare scrupolosi interventi di educazione terapeutica, strategie operative e una costante ve- rifica dei risultati raggiunti da parte dell’igienista dentale e dell’odontoia- tra. Le tappe fondamentali da seguire nel piano terapeutico del paziente affetto da alitosi sono: • correzione della dieta, se ricca di alimenti alitogeni; • modifica degli stili di vita che pos- sono influire sull’alitosi; • manovre di igiene orale domici- liare mirate (utilizzo degli ausilii idonei: spazzolino manuale o elet- trico, filo interdentale, scovolino, monociuffo) e detersione della su- perficie dorsale della lingua; • valutazione qualitativa e quantita- tiva del flusso salivare; • trattamento delle condizioni pato- logiche orali e dento-parodontali, eliminazione di fattori di ritenzio- ne della placca batterica; • periodici appuntamenti per il con- trollo e l’esecuzione dell’igiene orale professionale; • controllo chimico della placca bat- terica con particolare attenzione alle aree dove vengono prodotti i VSC. Correggere stili di vita errati signi- fica motivare il paziente a non as- sumere alcol etilico, che è causa di alitosi tipicamente riconoscibile, e a ridurre il consumo di alcuni ali- menti come aglio, cipolle, porri, e di alcune spezie che possono cau- sare la presenza di odori sgradevoli dell’alito per un periodo fino a 72 ore dopo l’assunzione. Questo feno- meno si verifica poiché avviene la volatilizzazione nell’aria alveolare, attraverso il circolo polmonare, di metaboliti maleodoranti circolan- ti nel torrente ematico in seguito all’assorbimento e metabolismo di tali cibi. Il paziente va motivato an- che alla cessazione del consumo di tabacco che, oltre a contenere VSC responsabili del caratteristico odo- re, favorisce iposalivazione e malat- tia parodontale. Per quanto riguarda le manovre di igiene orale domiciliare, l’operatore sanitario dovrà controllare la tec- nica di spazzolamento, l’impiego degli ausilii interdentali e lo spaz- zolamento della lingua, che dovrà essere svolto utilizzando un tongue scraper dedicato, compiendo ripetu- ti ma delicati movimenti, dalla par- te posteriore a quella anteriore del dorso linguale. Andrebbero evitati anche i lunghi periodi di digiuno interprandiale. Per stimolare la secrezione salivare e l’autodetersione orale, si possono consumare, nell’arco della giornata, gomme da masticare o caramelle prive di zuccheri fermentabili. In questo caso è particolarmente indi- cata la saliva sostitutiva e i metodi di controllo del muco nasale. La pre- senza di ioni zinco, in forma salifica- ta (citrato, cloruro, acetato, lattato), in alcuni chewing-gum, caramelle, colluttori (ad esempio, lattato di zin- co, zinco acetato) e paste dentifricie, serve per neutralizzare e ridurre la volatilizzazione dei composti vola- tili solforati. Ultimamente, secondo la definizione di FAO e OMS, per il controllo dell’alitosi si sommini- strano i probiotici, organismi vivi che, se assunti in quantità adegua- te, apportano beneficio alla salute. Le paste dentifricie che contengono triclosan e un copolimero, fluoruro stannoso stabilizzato o fluoruro di sodio esametafosfato, consentono il controllo del cattivo odore fino a 12 ore dallo spazzolamento dei denti. I colluttori antisettici sono utili so- prattutto per abbassare la carica batterica orale e, quando necessario, convertire la microflora a composi- zioni meno patogene. Il principio attivo dei colluttori antisettici, che agisce in particolare sul terzo po- steriore del dorso linguale e sulle logge tonsillari, è potenziato se il gargarismo di circa 20-30 secondi viene abbinato al tradizionale sciac- quo per 1 minuto, 2-3 volte al giorno. Utili alla neutralizzazione dell’alito maleodorante sono i colluttori anti- batterici, con formulazione a base di oli essenziali (mentolo, timolo, eu- caliptolo), triclosan, cetilpiridimio cloruro. Molto efficaci contro l’alitosi sono i colluttori a base di enzimi e pro- teine antibatteriche (lattoferrina, lattoperossidasi, glucosiossidasi, potassio tiocianato, whey protein -IgA, IgD, IgE, IgG-). Nonostante sia stato dimostrato che il miglior anti- settico sia la clorexidina gluconato, essa non viene consigliata per il con- trollo dell’alitosi a lungo termine o per tempi indefiniti, a causa della frequenza di effetti collaterali, qua- li: pigmentazioni su denti e mucose, disgeusia e desquamazione della mucosa. La definitiva diagnosi di alitosi di origine orale può essere effettuata solo dopo aver corretto le abitudi- ni di igiene orale domiciliare, dopo aver eliminato professionalmente le patologie orali e dopo aver effet- tuato un ciclo di due settimane con collutori e gargarismi, utilizzando un prodotto antiplacca di certa ef- ficacia. Larticolo è stato pubblicato sulla collana: quaderni odontoiatrici - Guide pratiche per la gestione dello studio dentistico - vol. 1 2015 Tel. 0113110675 • Fax 0113097363 gestione dello studio dentistico - vol. 12015

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