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Dental Tribune Italian Edition

22 Speciale Hygiene Tribune Italian Edition - Luglio+Agosto 2015 A Lamezia Terme due giorni di know how al servizio dell’igienista dentale Anche quest’anno, il ciclo di incontri organiz- zato dalla sede calabrese dell’Unione Nazionale Igienisti Dentali ha posto al centro dell’atten- zione l’importanza della formazione continua e dell’aggiornamento professionale. Perché la qualità dell’assistenza può essere accentuata con una formazione complementare, miglio- rando la qualità delle cure e rafforzandone il ruolo. L’attuale situazione politica e i continui attacchi alla professione premono affi nché l’i- gienista dentale perda l’autonomia conquistata per essere alle dipendenze dell’odontoiatra. In Italia, attualmente, si conta un igienista den- tale ogni 60 mila abitanti e uno ogni 40/60 odontoiatri. Mentre, lo standard europeo è di almeno un igienista dentale ogni 3 odontoiatri: uno ogni 4 mila abitanti. «L’UNID – spiega San- dro Sestito, presidente regionale nonché respon- sabile del corso presso l’Astidental di Lamezia Terme – è da sempre in prima linea per la pro- mozione della salute e della prevenzione orale». Nonostante la situazione attuale, i professio- nisti della prevenzione orale continuano ad acquisire capacità cliniche e scientifi che che accrescono l’autonomia e la conoscenza e che permettono una valutazione più precisa e ge- neralizzata, necessaria per la salute del pazien- te. La due giorni di Lamezia Terme ha visto il 18 aprile una prima lezione su “Parodontite versus perimplantite: protocolli clinici e terapeutici” tenuta da Michele Figliuzzi che, partendo dalle attività quotidiane (mangiare, parlare, baciare) cui è interessata la bocca e alla quale è legato un simbolismo allegorico noto fi n dagli egizi, ha spiegato le origini greche dei termini ana- tomia-fi siologia-istologia-eziologia applicati al paradontale e lo stretto rapporto con malattia cardiovascolare, diabete, gravidanza, cercando di individuare qual è oggi lo stato dell’arte per gestire gli impianti dentali, evitando la diffusa insorgenza di infezioni gengivali. Hanno con- cluso il corso, con rilascio di attestato e crediti ECM, Giuseppe Di Bernardo e Piero Trabalza, che nella giornata di sabato 30 maggio hanno relazionato rispettivamente, su “Interazioni delle principali patologie e dei farmaci allopati- ci nella pratica clinica dell’igienista dentale. At- tuali protocolli da gestire” e “Disturbi del cavo orale: evoluzione delle strategie di prevenzione e trattamento”. Marika Balzano I partecipanti delle giornate di formazione svoltesi a Lamezia Terme. Il VII Congresso SISIO (Società Italiana delle Scienze dell’Igiene Orale) dal titolo “The hygiene manage- ment of implant patient”, si è tenuto a Genova dal 7 al 9 maggio 2015 ed è stato un evento di importante ag- giornamento con una veste internazionale, grazie alla presenza della ricercatrice Susan Wingrove, ma anche grazie al contributo scientifi co dato dai noti relatori italiani di altissimo livello. La SISIO si era posta un aggiornamento a trecentosessanta gradi sulle tema- tiche inerenti al mantenimento e al trattamento del paziente con impianti, e dalle argomentazioni tratta- te possiamo concludere di avere vissuto un momento di svolta per i protocolli clinici che si sono prospettati durante questo aggiornamento. Abbiamo capito che ciò che da anni sembrava consolidato in termini di procedure, strumenti e approccio al trattamento e mantenimento implantare, oggi è a una svolta. Diversi aspetti sono stati evidenziati, quali ad esempio: in che modo il ruolo genetico e la gestione della parodontite siano un pilastro fondamentale e imprescindibile per una buona prognosi del trattamen- to implantare; o in che modo gli strumenti in titanio siano oggi l’unico vero materiale compatibile con le superfi ci implantari; quale sia il ruolo del sondaggio e dell’esame radiologico e come questi esami vadano interpretati dall’igienista dentale; indici e indicazioni al trattamento dell’impianto e nuovi strumenti sia manuali sia ultrasonici. Abbiamo inoltre intravisto, grazie al prof. M. Bosco, l’impatto che avrà nel prossimo futuro l’implantologia nel paziente geriatrico e il ruolo importante della nostra fi gura professionale in termini di assistenza domiciliare e assistenziale. La SISIO, benché non sia tra le associazioni di tutela professionale, tende a fornire comunque un sup- porto che dia forza e senso di appartenenza a una fi gura professionale che ha un ruolo da protagonista inevitabile nel panorama futuro. Vogliamo offrire delle visioni realistiche e altamente qualifi canti e dare ai nostri soci protocolli aggiornati con le massime evidenze scientifi che per creare nuove com- petenze cliniche e assistenziali, spingendo l’igienista dentale a un inserimento anche nell’ambito del sistema sanitario pubblico. Modi diversi ma obiettivi comuni dove al centro ci sono: la professionalità dell’igienista dentale e la salute/benessere orale della popolazione italiana. Il successo di questo evento è frutto di un’impostazione che abbiamo voluto dare alla SISIO fi n dall’ini- zio per offrire ai nostri soci qualità e scientifi cità dei contenuti, una strada che è stata segnata insieme a chi mi ha preceduto nei direttivi precedenti e che ancora si impegna per la SISIO. Un ringraziamento particolare e sentito va al past president, la prof.ssa Gianna Maria Nardi, a oggi nostro coordinatore scientifi co, e a tutto il direttivo SISIO. Un pensiero particolare va a tutti i partecipanti e soci SISIO che, con i loro interventi e l’attiva partecipazione alle sessioni congressuali, hanno dimostrato ancora una volta di apprezzare il nostro lavoro e di volerci seguire e partecipare alle attività future. Il prossimo appuntamento sarà il 6 e 7 maggio 2016 a Milano per l’VIII Congresso, “Ergonomics, techno- logy and good clinical practice in oral hygiene”, dove il termine “ergonomia” non restringerà il campo alle problematiche dei danni posturali, anche se di importanza centrale nella nostra attività, ma lo am- plierà invece a un concetto di ergonomia applicata alla clinica. Ergonomia applicata quindi alla clinica di alta qualità, che tiene conto delle problematiche organizzative e del benessere sia dell’operatore sia del paziente, grazie alle tecnologie ergonomiche e alla buona comunicazione. Consuelo Sanavia, presidente SISIO VII Congresso SISIO Nuove competenze e protocolli clinici e prospettive future per l’igienista dentale Mentre la standardizzazione muove le masse, nell’a- teneo “Sapienza” di Roma si parla da anni di per- sonalizzazione “tailor made”. Dall’intuizione della prof.ssa Gianna Maria Nardi, si è avviata presso il Dipartimento di Scienze odontostomatologiche e maxillo-facciali un fi lone di ricerca orientata alla personalizzazione e condivisione con il paziente di protocolli professionali e domiciliari “cuciti addos- so” alle sue specifi che esigenze cliniche e non solo. I protocolli studiati per primi sono stati quelli do- miciliari, promuovendo l’igiene domiciliare a parte integrante del piano di mantenimento. Sono fon- damentali l’attenta osservazione e la contestua- lizzazione dei segni e sintomi rilevabili dal profes- sionista nel cavo orale del paziente, ma il concetto di “tailor made” nasce dalla loro intersezione con la valutazione della tipologia caratteriale e della destrezza di ogni singolo paziente. Non è necessario suggerire movimenti dello spazzolamento, ma una scelta condivisa con il paziente delle tecnologie più adatte alle differenti situazioni cliniche e anatomiche. Interiorizzato il concetto di personalizzazione a tal punto, bisogna rendersi conto che, tra tutti i pazienti, i primi a necessitare di attenzioni e protocolli dedicati sono quelli pediatrici. Da qui nasce TEO, la “Tecnica Educativa di igiene Orale” dedicata ai bam- bini. Si è scelta una tecnologia di un set (Learn to Brush Set – MAM) che permette di avere 2 spazzolini, uno con manico lungo per permettere alla mamma di guidare la mano del bambino e uno più piccolo e anatomico per il bambino stesso, che potrà usarlo in maniera autonoma. La personalizzazione deve iniziare addirittura dall’impugnatura dello spazzolino: sebbene una prefe- renza di lateralità possa iniziare a manifestarsi in età prescolare, è verso i 6 anni che il sistema nervoso decide quale via neuronale funziona meglio per ogni singola attività. Bisogna lasciare il bambino più piccolo libero di provare e poi decidere con quale mano impugnare lo spazzolino. Altri aspetti fon- damentali sono l’apprendimento per imitazione, tipico dell’età pediatrica, e la valorizzazione del mo- mento ludico. I bambini amano giocare e sono gratifi cati dal poterlo fare con un genitore. Ed ecco che l’igiene orale diventa un gioco a tre partecipanti, dove mamma e bambino si lasciano guidare dal pro- fessionista nell’apprendimento. Una fi lastrocca appositamente ideata scandisce a ritmo i movimenti, facilitandone la memorizzazione e la riproducibilità, e due spazzolini dalla testina uguale, ma con ma- nico di lunghezza diversa per mamma e bambino, consentono la simultaneità dei movimenti. L’ap- proccio TEO è stato sperimentato e documentato su 90 pazienti di età compresa tra i 30 e i 42 mesi, con risultati statisticamente signifi cativi sia nel controllo del biofi lm orale sia nell’adherence al protocollo. La ricerca è stata presentata come poster scientifi co del Clid Polo B – Isernia, Università di Roma “Sa- pienza”, Presidente prof. R. Di Giorgio, e premiata al XIV Congresso nazionale dei Corsi di studio di Igie- ne dentale tenutosi a Modena il 12 e 13 giugno scorsi. Il protocollo per esteso è in via di pubblicazione. Silvia Sabatini La personalizzazione “tailor made” per il controllo di placca inizia dall’infanzia

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