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Implant Tribune Italian Edition No. 2, 2018

24 Meeting & Congressi Implant Tribune Italian Edition - Maggio 2018 AIOP Meeting internazionale a Riccione: 10 delegazioni accedono al Made in Italy protesico La X edizione del Meeting Mediter- raneo svoltasi a Riccione il 13 e 14 aprile è uno dei due maggiori eventi AIOP. L’altro è il Congresso Interna- zionale in programma nella tradi- zionale Bologna (quest’anno dal 15 al 17 novembre). Uno come l’altro caratterizzati da alcune peculiarità che identificano l’AIOP tra i conve- gni odontoiatrici di maggior spicco. La prima caratteristica è che si tratta di un evento “a doppia ani- ma”, in cui sono protagonisti con pari dignità due categorie, unite, ma molto ben distinte, come quel- la degli odontoiatri e degli odon- totecnici (ODT), sorta di Giano bi- fronte che guarda con due ottiche diverse, ma strettamente legate tra di loro. Palacongressi di Riccione. La relazione a cura del Dr. Stefano Gracis. L’interazione non è cosa da poco. Tanto per far un esempio, nell’e- dizione 2016 del Congresso SIDO, grande società odontoiatrica/orto- dontica, quando un rappresentante della categoria ODT venne chiamato per la prima volta a condividere la presidenza di una sessione, apparve come una sorta di promozione sul campo di tecnici, indubbiamente indispensabili, ma da sempre confi- nati in posizioni ausiliarie. Gli ODT dell’AIOP ovviamente ve- dono di buon occhio il binomio anche A D V ( N E W S ) 1 6 8 x 2 3 7 mario” in ogni ambito della protesi. Racchiusi sotto l’etichetta di “strate- gie vincenti in protesi fissa” estrapo- liamoli dal programma ufficiale: 1. l’occlusione, per capire quali strumenti e schemi occlusali sono indicati clinicamente; 2. la scelta tra denti e impianti, dalla letteratura alle evidenze cliniche; 3. le complesse e stratificate inte- razioni tra protesi e ortodonzia per migliorare il trattamento dei casi semplici a complessi; 5. 4. la scelta della tipologia protesica più indicata per risultati e progno- si ottimali in protesi su impianti; le strategie per raggiungere il suc- cesso nel carico immediato delle riabilitazioni complete su impian- ti dal punto di vista dell’osteointe- grazione ma anche e soprattutto dell’estetica e funzionalità. Coffee Break. Di analogo interesse le sessio- ni parallele più specifiche: quelle (ormai immancabili in ogni con- gresso) dedicate ai giovani (AIOP Young) ai quali la Dirigenza AIOP e l’”incoming President” Carlo Pog- gio dedicano grande attenzione per rinnovare le già corpose file degli iscritti, alla Digital Dentistry, all’A- IOP Management per gli Assistenti di studio, tema più che mai attuale oggi dopo l’istituzione del profilo ASO, fino alla nuova sessione denomina- ta AIOP Photography perché «in un mondo che cambia velocemente - commenta una nota - si sperimenta- no possibilità di narrazione fotogra- fica alternative. Se la sola fotografia non può soddisfare tutte le esigenze documentarie, occorre guardare alla potenzialità delle videoriprese con nuovi protocolli e linee guida». m.boc se molto clinico, perché chiamati a far parte nelle fasi iniziali della pro- gettazione e non solo alla fine. Tanto efficace e radicata ormai sin dalla na- scita (dell’AIOP) l’interazione che an- che all’estero comincia ad esser presa d’esempio. Per sottolinearla ulterior- mente lo stesso presidente AIOP, Paolo Vigolo, alla richiesta di un’intervista chiama al suo fianco, quale co-prota- gonista, Giuliano Vitale, dirigente del- la Sezione odontotecnica AIOP. In virtù di questo dualismo, conse- gue una seconda specificità AIOP: sia i Congressi Internazionali sia i Meeting sono sempre molto affollati da rappre- sentanti di entrambe le categorie (per la cronaca molto numerosi anche a Riccione) mentre la terza peculiarità è indubbiamente l’internazionalità par- ticolarmente evidente alla X edizione. «Quest’anno a Riccione abbiamo portato il mondo - esultano Vigolo e Vitale – per confrontarlo con orgoglio all’odontoiatria protesica italiana, che nel mondo vanta un primato ricono- sciuto». Il carattere internazionale del- la rassegna si è dispiegata sotto forma di dieci delegazioni provenienti da altrettanti Paesi. Non solo quelli affac- ciati sul Mediterraneo, come farebbe pensare la denominazione del Mee- ting, tipo Isreale, Cipro, Turchia Fran- cia, Kosovo e Slovenia, ma rappresen- tanze anche dalla Finlandia, Oman, Cina e addirittura dall’Australia. Frutto indubbiamente di una sinergia vincente tra l’AIOP e l’In- ternational College of Prosthodon- tics (ICP) di cui è co-presidente, con Brian Fitzpatrick, un affermato pro- fessionista di Torino (dottor Mario Emilio Bresciano) ed espressa dal motto “AIOP meets ICP”. Secondo tale formula relatori italiani di va- lore (Gracis, Broseghini, Calesini, Poggio, Fabbri, Pera e Biscaro tanto per citarne alcuni), si sono alter- nati con noti stranieri (Fitzpatrick, Zitzmann, Smidt, Gross, Creuges) su argomenti definiti “di interesse pri- Poster.

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