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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.3, 2017

trends & applications _ virtual reality Fig. 2 Fig. 3 L’obiettivo è offrire una visita virtuale dello studio per consentirgli di scegliere una clinica di qualità, oltre a familiarizzare con gli ambienti dello studio prima del primo appuntamento. Una volta seduto fisicamente sulla sedia, indosserà la cuffia del VR durante la cura visualizzando un ambiente riposante di sua scelta. Da qui in poi, sarà solo una questione di preferenze: il paziente potrebbe godersi una spiaggia, un video VR di Honolulu, o forse scalare una montagna. Qualsiasi video VR è accettabile, purché raggiunga lo scopo: calmare il paziente durante la seduta, quando la tensione viene meno ed egli si rilassa. Potrebbe convenire anche al dentista, poi- ché sarà in grado di eseguire qualsiasi trat- tamento necessario nel modo più rapido ed efficace possibile. Convincere il paziente a in- traprendere un trattamento ortodontico è una cosa, altra è che segua le raccomandazioni si- gnificative. Non è facile ottenere la compliance, specie con pazienti più giovani. Inoltre, i dentisti vengono sempre associati col dolore e la sofferenza, il che potrebbe indurre ansia in lui. Ancora una volta, la VR può venire in soccorso per distogliere dai pazienti più agi- tati l’attenzione. Un altro aspetto da citare per quanto riguarda i benefici della VR è il tenere a mente le istruzioni relative all’igiene, ad esempio, che potrebbero aver bisogno di un promemoria di supporto. Si può infatti ipotizzare che le istru- zioni verbali vengano dimenticate una volta che il paziente abbia lasciato lo studio. La maggior parte degli studi ortodontici fornisce solo volantini, ma pochi li conserva- no o seguono le raccomandazioni. Un video VR avente il professionista per protagonista o qualche membro del team potrebbe avere un impatto molto maggiore sul follow-up domici- liare. Il messaggio potrebbe essere pre-registra- to e visualizzato su richiesta dal paziente, una modalità che può fornire una diversa integra- zione cerebrale tra informazioni collegate a un flusso di stimoli visivi e uditivi. Il medico potrebbe venire in soccorso del paziente facendo in modo che le informazio- ni siano date nel modo più semplice in vista di un maggior successo clinico. Ad esempio, i giovani potrebbero ricordare a memoria spun- ti dei film preferiti al contrario delle informa- zioni fornite dal dentista. Questo perché per loro è più semplice ricordare le parole colle- gate con le immagini. Al sanitario la VR può dare un vantaggio inaspettato, ma gradito, in termini di formazione professionale (Fig. 6). È capitato a molti di non aver potuto partecipare a una conferenza dall’al- tra parte del mondo per ragioni logistiche. Nel prossimo futuro, sarà possibile partecipare a un congresso ortodontico e ascoltare i relatori co- modamente seduti a casa. Allo stesso modo, la dimostrazione di una nuova tecnica terapeutica sarà resa più facile da un video VR più che mediante una spiega- zione dettagliata di un articolo senza illustra- zioni. Il formatore può registrare le procedure illustrate con una telecamera a 360° per con- sentire allo studente, attraverso l’immersione, di apprendere i movimenti tecnici e l’ergonomia della tecnica insegnata. Sarebbe un eufemismo affermare che la VR fornisce un’alternativa agli stili di apprendimento convenzionali. Sebbene sia tutt’altro che perfetto, consente comunque una più ampia diffusione della conoscenza e una pedagogia dipendente dalla capacità di immergersi nelle immagini. La realtà virtuale sta cambiando il modo in cui si lavora, si impara e si trattano i pazienti. Nel tempo si è assistito a un’evoluzione delle cure ortodontiche che hanno migliorato il comfort del paziente. Non ci si occupa solo di una serie di denti fissati in una massa ossea appesa a un cra- nio, ma di una persona la cui esperienza posi- tiva porterà inevitabilmente al successo clinico. Allo stesso modo, la formazione ortodontica si è evoluta nel tempo, poiché la trasmissione della conoscenza non viene più eseguita con un pro- Fig. 2_Cuffia VR. Fig. 3_Fotocamera Nikon KeyMission 360°. FIg. 6_Leggere questo codice QR per una lezione sulla realtà virtuale. 3_2017 07

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