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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.3, 2017

l’intervista _ riabilitazione CAD/CAM l’assenza del riassorbimento dei picchi ossei pe- rimplantari, oltre che dal sondaggio perimplanta- re fisiologico e dall’assenza di placca e sanguina- mento in tutti i siti adiacenti all’impianto (Fig. 3). Il raggiungimento di tale risultato è dovuto ad un approccio al caso “multidisciplinare” chirurgico- protesico e catalizzato dalle metodiche digitali CAD/CAM. Abbiamo rivolto alcune domande in merito al case report presentato. Dott. Salierno sin dalla sua Laurea, premiata come miglior tesi nel 2005 all’Università di Napoli, ha rivolto i suoi interessi di ricerca e clinica in campo implanto-protesico, successivamente conseguendo numerose specializzazioni e diventando di fatto l’ambito di suo maggior interesse. Com’è nata questa passione? Questa passione è nata fin da quando ero studente, contemporaneamente al mio interes- se per la protesi dentaria, ivi compresa quella supportata da impianti. Ritengo sia importante sottolineare come la conoscenza delle procedure diagnostiche e terapeutiche in campo dentistico consentano oggi un ampliamento delle possibilità di recupero degli elementi dentari compromessi; ogni sforzo dovrebbe essere attento in tal senso, ricorrendo all’avulsione dentaria solo quando in- dispensabile. Quindi vedo nell’implantologia orale una valida opzione di trattamento indicata per sostituire gli elementi dentari mancanti o quello a prognosi infausta. È per questo motivo che que- sta disciplina mi affascina sempre e la passione che ho mi induce a seguire società scientifiche corsi e master legati all’implantologia. Può riassumerci gli aspetti più importanti del caso clinico presentato? Gli aspetti più importanti del caso sono stati innanzitutto recepire attraverso la visita e la rac- Fig. 3 colta dei dati anamnesici quali fossero le aspet- tative e l’obiettivo della paziente, a essi sono se- guiti la definizione del piano di trattamento, la scelta delle metodiche e i materiali da utilizzare. Il caso è stato da lei definito complesso, può spiegarci le ragioni? Il caso è stato da me definito complesso per l’insieme degli elementi che hanno interagito: ri- pristino dei rapporti occlusali interarcata, posizio- namento degli impianti in modo protesicamente guidato, provvisorizzazione inamovibile per tutta la durata della riabilitazione, utilizzo di metodica digitale CAD/CAM per la realizzazione di abutment individualizzati, scelta di materiali per la finalizza- zione della riabilitazione implanto-protesica. Il caso risolto con un approccio multidisciplinare chirugico-protesico con tecniche CAD/CAM quanti operatori ha impegnato? E chi ha avuto il ruolo di guida? Gli operatori direttamente impegnati sono stati, oltre me, il Dott. Giovanni Barra Caracciolo, igienista dentale che ha avuto un ruolo fonda- mentale fin dal primo momento, infatti attraver- so l’esecuzione di una terapia parodontale stru- mentale non chirurgica ha consentito di ridurre gli indici di placca e di infiammazione, questo mi ha consentito di gestire tessuti sani da un punto di vista parodontale; il Dott. Antonio Vitiello, in- fermiere professionale mio assistente in chirurgia odontostomatologica che con le sue doti e capaci- tà collaborative mi consente di operare riducendo le difficoltà delle manovre chirurgiche anche con un’attenta gestione dello strumentario di interes- se specifico; come ultimo, ma non per importanza, il Sig. Arturo Pepe, odontotecnico, che con le sue elevate capacità e conoscenze odontotecniche e gnatologiche, attraverso l’esecuzione di un ade- guata ceratura diagnostica mi ha consentito di 3_2017 33

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