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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.3, 2017

opinion _ tecnologia digitale Come la tecnologia digitale ha modificato il flusso di lavoro protesico Autore_Francesco Argentino*, odt. Massimiliano Pisa** _Congresso di Montecarlo - 29esima edizione Nella soleggiata e festosa cornice di Montecarlo, lo scorso 18 novembre proprio prima delle celebrazioni del Principato, si è svolto il Congresso del Centro Culturale Odontostomatologico, CCOS, alla sua 29esima edizione. Il programma, ogni anno di altissimo livello culturale ed esteso a tutte le specialità odontostomatologiche, segue da sempre l’evoluzione della scienza e delle moderne tecniche odontoiatriche. Quest’anno in particolare è stato dato un grande rilievo alla tecnologia digitale applicata in chirurgia, ortodonzia, endodonzia con i relativi i vantaggi clinici ed organizzativi, nonché all’odontoiatria estetica e alla cosmetica dentale, in linea con le attuali richieste dei pazienti. In particolare il relatore dott. Francesco Argentino insieme all’odontotecnico sig. Massimiliano Pisa, hanno evidenziato nella loro presentazione le modifiche dei trattamenti protesici con l’applicazione della tecnologia digitale e i vantaggi, anche economici, di inserire il flusso digitale nei piani di trattamento. Qui di seguito pubblichiamo la sintesi a cura degli autori. * Odontoiatra libero professionista in Firenze ** Titolare di laboratorio in Firenze N egli ultimi dieci anni la tecnologia digitale è entrata a far parte in maniera sempre più consistente del mondo odontoiatrico. Questo ha semplificato molte le procedure cliniche, ha reso meno invasivi certi trattamenti e più efficaci i percorsi diagnostici. Senza dubbio la branca che ha subito la trasformazione più evidente è quella protesica ed è facilmente intuibile che nei prossimi anni la trasformazione assomiglierà a una vera e propria rivoluzione. La tecnologia CAD/CAM, insie- me all’introduzione dei materiali da restauro a essa dedicata e l’avvento dell’impronta digitale hanno modificato il workflow protesico. In particolar modo è stato profondamente ridefinito il rappor- to fra studio e laboratorio. Le aziende leader del settore digitale hanno creato a questo proposito dei veri e propri portali, all’interno dei quali ogni odontoiatra possessore di uno scanner digitale in- traorale è in grado di connettersi a un laboratorio odontotecnico digitale registrato sul portale per poter inviare il file della scansione intraorale al fine di ottenere il manufatto protesico desiderato. At- traverso questo tipo di soluzioni e connessioni via web molti team protesici odontoiatra-odontotec- nico hanno capito e intuito che il futuro dell’odon- toiatria protesica appartiene alla modalità digitale. Il primo elemento fondamentale della rivoluzione digitale è rappresentato appunto dalla telecamera intraorale, cioè uno scanner la cui funzione è quel- la di rilevare un’impronta digitale in sostituzione della tradizionale impronta rilevata con materiali siliconici o polieteri. Oltre all’innegabile vantaggio rappresentato dal maggior comfort per il pazien- te non va sottovalutato lo straordinario l’effetto marketing esercitato su di esso. Lo scanner intra- orale inoltre è un inimitabile mezzo di comunica- zione che permette di far comprendere al paziente il valore della riabilitazione, come mai era stato possibile fare. Questo ci fa capire come l’utilizzo dei sistemi digitali in protesi fissa porta alla pro- fessione una serie di aspetti migliorativi e rivolu- zionari che a un primo impatto possono sfuggire agli aspiranti odontoiatri digitali. La semplicità di utilizzo, la velocità straordinaria con cui si riesce a scansionare un’intera arcata, la possibilità di mo- dificare l’impronta (scansione) appena eseguita sostituendone con un rapido clic una parte o una zona che risultano non adeguatamente leggibili sono soltanto alcuni di questi aspetti. È possibile verificare immediatamente la precisione e la quali- tà dell’impronta e della nostra preparazione senza dover aspettare, in caso d’imperfezioni, la telefo- nata dell’odontotecnico che nei normali e tradi- zionali flussi di lavoro soltanto dopo aver colato il modello in gesso ci invita a richiamare il paziente ed effettuare nuovamente da capo la rilevazione 36 3_2017

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