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CAD/CAM - international magazine of digital dentistry, Italian Edition, No.3, 2017

opinion _ tecnologia digitale sione della sola parte corretta. Infine al dentista è affidata un altro importante passaggio, quello cioè di disegnare il margine della preparazione. È noto a tutti coloro che amano la protesi che questo è una delle fasi più critiche del lavoro in team con l’o- dontotecnico, in quanto una cattiva interpretazio- ne da parte di esso del margine della preparazione può vanificare tutto il lavoro eseguito. Disegnare il margine è un prezioso esercizio di analisi del pro- prio lavoro da parte del clinico per verificarne la leggibilità e migliorare le proprie tecniche di prepa- razione. A questo punto il file può essere inviato al laboratorio odontotecnico attraverso l’utilizzo dei già citati Portali Web di connessione. Il laboratorio odontotecnico una volta ri- cevuto il file, può eseguire la progettazione del manufatto e la realizzazione di esso attraverso una macchina fresatrice. Sempre in laboratorio il manufatto può essere ottimizzato mediante tec- niche di stratificazione di ceramica o tecniche di pittura in caso di manufatti monolitici. Siamo profondamente convinti che nella fase storica in cui il settore odontoiatrico e odonto- tecnico stanno vivendo, sia di vitale importanza per le due categorie, cogliere le opportunità che i profondi cambiamenti della crisi economica ha generato. Modificare i metodi di lavoro attraver- so protocolli più veloci ed efficaci rappresenta un’esigenza di sopravvivenza e sviluppo. In que- sto quadro la scelta delle tecnologie digitali, rap- presenta a nostro avviso la scelta vincente per il futuro dell’odontoiatria protesica. dell’impronta. Nel caso di una telecamera intra- orale invece, si può immediatamente correggere la preparazione appena effettuata e rieseguire la scansione della sola porzione corretta. Fra gli altri vantaggi dell’utilizzo di questo strumento pos- siamo citare la possibilità di valutare la distanza di ogni parte della preparazione rispetto al dente antagonista per garantire adeguati spazi inter-oc- clusali, oppure la funzione che ci indica se esistono tratti del margine della preparazione non ben de- finiti che potrebbero dare origine a corone poco precise o dal margine fragile; inoltre il software è anche in grado di indicarci se la preparazione è af- fetta da sottosquadri. In altre parole il software e il sistema agiscono in ogni momento una funzione di controllo della precisione e della correttezza del nostro protocollo di lavoro spingendoci ad osser- vare la massima cura nella preparazione dell’ele- mento protesico. Nel corso degli anni abbiamo assistito allo sviluppo di molti modelli di scanner intraorali arrivando a oggi a modelli che garanti- scono massima accuratezza di rilevazione dei det- tagli anche senza l’utilizzo delle polveri opacizzanti da scansione. Dopo aver eseguito la preparazione protesica e aver effettuato un adeguato tratta- mento dei tessuti molli paramarginali cosi come previsto anche per l’impronta tradizionale, il den- tista esegue una scansione intraorale. Terminata la scansione il software accoppia in automatico l’arcata superiore ed inferiore. Questo passaggio rappresenta un’altra novità di rilievo rispetto alle procedure tradizionali in quanto è di importanza non trascurabile il fatto che adesso è affidato al dentista il controllo diretto dei rapporti intermascellari di massima in- tercuspidazione. Con i metodi tradizionali invece questo pas- saggio avviene in laboratorio senza il controllo e la verifica clinica da parte del dentista. Un eventuale errore d’inter- pretazione da parte dell’odon- totecnico dell’accoppiamento dei modelli in gesso può in- fatti pregiudicare l’intero pro- cesso del lavoro. Un secondo aspetto importante è quello dell’analisi diretta e immedia- ta da parte del dentista della qualità della preparazione; in questa fase come già abbia- mo sottolineato in precedenza siamo ancora in tempo a cor- reggere eventuali imperfezioni della preparazione e in pochi secondi rieseguire una scan- 3_2017 37

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