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Dental Tribune Italian Edition No. 11, 2017

2 Medicina legale Dental Tribune Italian Edition - Novembre 2017 Contratto di risultato vs visione olistica Confl itto giuridico in intervento ortodontico: case report < pagina 1 Storia Nel 2007 i genitori di M.M. si rivolgono al proprio dentista per necessità specifi catamente di caratte- re ortodontico. La richiesta dei genitori sottendeva, come spesso accade, un aspetto prevalentemente estetico in quanto il fi glio Mauro, 14 anni, presenta- va una situazione di III classe dento-scheletrica con testa a testa dentario e deviazione della linea interin- cisiva inferiore a destra di 4 mm. feviazione strut- turata della mandibola a destra, affollamento mini- mo, senza problemi particolari a livello articolare e muscolare, come veniva riportato in cartella dal cu- rante. In estrema sintesi ecco il piano di trattamento ortodontico effettuato: • Espansione del palato con placca mobile; • Sostituzione con espansore palatale fisso;• Trattamento ortodontico fi sso ad entrambe le ar- cate. furata complessiva della terapia anni 4 con risultati “buoni”, a detta del curante. Al termine vennero po- sizionati splint palatale frontale superiore e lingua- le frontale inferiore a mantenimento del risultato ottenuto e, a maggior garanzia di stabilità, venne realizzato posizionatore bi-mascellare morbido not- turno. Nel corso di regolari controlli orali effettuati dopo circa un anno venne sospeso il posizionatore e dopo circa altri 2 rimossi entrambi gli splint. Per quanto sopra indicato i genitori di Mauro spesero 12 mila euro. A distanza di circa due anni la situazione ortognatica recidivò di molto e dopo un altro anno la situazione clinica ed estetica ritornò molto simile a quella ini- ziale, con parametri, sostanzialmente e proporzio- nalmente simili a quelli pre-cura, pur tenendo conto della crescita e della individualità del paziente. Al curante venne contestato l’inadempimento contrat- tuale e conseguenti danni. Il paziente venne visitato da Odontoiatra Forense (successivamente divenuto CTP) che elaborò perizia sfavorevole al curante, che venne citato in giudizio, non essendo stata raggiunta una soluzione stragiu- diziale . In risposta ai quesiti posti dal Giudice, il CTU si espresse in totale favore del paziente addossando al curante la colpa in tre forme; imperizia, imprudenza e negligenza. Gli venne addebitato l’inadempimento e la restituzione (quasi completa) delle somme corri- sposte dai genitori. Fatte proprie le conclusioni del CTU il Giudice con- dannò il curante al risarcimento cui, per il danno conseguente, provvide la sua Assicurazione. Considerazioni Il caso suesposto rientra nella moltitudine di contro- versie ortodontiche con risvolti di carattere giuridico, nulla di originale. Una giurisprudenza consolidata inquadra ormai il rapporto di carattere odontoiatri- co come un contratto di risultato, in particolare se di materia ortodontica. Nel caso di specie l’aspettativa dei genitori era il miglioramento (estetico) della si- tuazione stomatognatica del fi glio. Risultato non av- venuto, con incontestabile evidenza. Il curante non aveva ottemperato all’obbligo derivante dall’accordo evidenziato dalla totale recidiva (o quasi) che ripor- tando la situazione del paziente allo stato iniziale, ha provocato inutile perdita di tempo, di denaro e con- seguente richiesta di risarcimento . Abbandoniamo per il momento il concetto di “con- tratto di risultato” e le obbligazioni che comporta, eludendo evidentemente la “ratio” di tutta la proble- matica e cerchiamo di ragionare solo da un punto di vista clinico. Se avessimo capacità e voglia di uscire dalla visuale limitata della bocca inserendola in un contesto più ampio, “olistico”, ci accorgeremmo quante e quali possano risultare le informazioni e in- terrelazioni fra apparato stomatognatico e sistema. Coglieremmo la coerenza strutturale e funzionale fra i vari apparati tale da valutare la parte esaminata come inquadrata in un contesto ottimale. Se avessimo pertanto capacità e voglia di farlo, ci ac- corgeremmo come nel caso in questione, potremmo avere la totalità della struttura corporea di “III classe” con particolare tipo di appoggio podalico, di arti in- feriori, bacino, colonna, struttura cranio-cervicale e quindi, inevitabilmente, di bocca. Una postura inte- sa in senso globale, di III classe. Noteremmo quanto ogni parte risulti “giusta” in quella posizione, quanto sia relazionata con il resto del corpo e quanto ogni variazione avvenga nei due sensi. Ci accorgeremmo quanto risulti diffi cile lottare contro un sistema molto più ampio e potente del singolo distretto ove operiamo nonché considerare i reali rapporti di forza e di convenienza fra le parti: la recidiva rappresenta spesso, la risultante di questi equilibri. Conclusioni Considerare nella giusta ottica il rapporto costi/be- nefi ci di un intervento rappresenta una delle priorità in ogni settore; economico, biologico, medico. Ed an- che l’ambito giuridico non fa eccezione. Modifi care un sistema può signifi care, a volte, destabilizzarlo e ottenere un compromesso peggiore di quello che si voleva migliorare. Con l’espressione “giusta” so- pra indicata non si intende “perfetta” ma “il miglior compromesso” possibile per quel sistema. Fatta no- stra questa prospettiva e non considerando per il momento l’obbligazione da contratto di risultato, indichiamo le nostre conclusioni sul caso in oggetto. Possiamo imputare al curante il mancato raggiun- gimento di un obiettivo diffi cilmente raggiungibile, soprattutto se inquadrato in un’ottica settoriale ca- rente di basilari e strategiche informazioni generali di sistema? Possiamo addebitargli i danni di un risul- tato fallimentare secondo l’impostazione conven- zionale, senza perlomeno ipotizzare secondo un’im- postazione olistica, un’anomalia iniziale dell’attuale protocollo operativo? Il ritorno a una situazione di partenza magari peggiorata (recidiva) è conseguen- za del cattivo operato del curante o l’adattamento fi siologico di un sistema che non accetta la variazio- ne? Ultimo, ma non meno importante, considerato il danno come nuovo stato peggiorativo dell’integrità psico-fi sica del soggetto, si può conoscere se, dove e come l’intervento odontoiatrico ha provocato altera- zioni disfunzionali (leggasi patologie) in altri distret- ti corporei, a distanza? In defi nitiva. Il percorso medico-giuridico è risultato corretto e il curante condannato per un risultato for- se raggiunto, ma non mantenuto e quindi fallimen- tare. Ma anche le considerazioni avanzate in questo articolo dovrebbero sollevare una rifl essione serena ed obiettiva sui risultati e conseguenti valutazioni medico-legali di una visione globale e olistica rispet- to a quelle limitate ad un intervento settoriale. Mario Turani L’EBDM e le notizie online sulla salute < pagina 1 Gli “health seekers” i cd. ricercatori online di informazioni sulla salute costituisco- no l’80% degli utenti di internet. La maggior parte lo fa almeno una volta al mese: il 91% cerca materiale correlato ad una malattia fi sica, il 26% informazioni sulla salute mentale, il 13% sulla forma fi sica e nutrizione, l’11% informazioni di base o fondanti. Internet appare quindi più uno strumento per chi sta male che una risorsa educa- tiva per chi vuole stare bene. Molti “ricercatori di salute” affermano inoltre che le risorse trovate sul web migliorano il modo di prendersi cura di se, avendo un effet- to diretto sulle decisioni assunte in merito all’assistenza sanitaria e alle interazioni con i medici. A spingere sempre più pazienti a informarsi della propria salute su in- ternet, come riferisce uno studio dell’Università della California, non sembrerebbe tanto la sfi ducia verso i camici bianchi ma il desiderio di avere più informazioni ed essere più attivi nel rapporto col medico. Secondo altri invece, medici e pazienti vi- vono un rapporto reciproco di sospetto e delusione, malgrado la medicina sia sem- pre più in grado di guarire. Oggi tuttavia la ricerca di informazioni reali sulla salute è diventata più rischiosa: le notizie più clamorose di “cure miracolose” sono spesso quelle promosse più aggressivamente sui social network e che pertanto diventano più facilmente virali raccogliendo più attenzione della stessa verità. fi qui l’epide- mia delle cd. “fake news” da sempre circolanti sul web, che oggi tuttavia investono più frequentemente il mondo medico con un impatto importante sulla promozio- ne di corretti stili di vita, su cure rispettose delle linee guida internazionali e sulla comunicazione medico-paziente. Anche i pazienti odontoiatrici arrivano sempre più informati all’incontro con il dentista o l’igienista dentale. Anche tra loro il “self treatment” il fai da te odontoiatrico sta diventando frequente: prodotti o dispositivi domiciliari, acquistabili sui principali siti di shopping online (Amazon, eBay, ecc.) si moltiplicano, come i consigli su come gestire patologie dento-gengivali o sbiancare i denti. Al popolo internet arrivano campagne di marketing incisive come quella dei “low cost” e del “turismo odontoiatrico” infl uenzandolo nella scelta del pro- fessionista cui affi dare la propria salute. fi qui l’importanza per il professionista odontoiatrico di conoscere il fenomeno e condividere le proprie conoscenze basate sull’evidenza scientifi ca per dare basi forti al paziente nella valutazione di notizie online e siti non scientifi ci. In un periodo in cui il passaparola ha perso parte della sua storica potenza, l’utilizzo di nuove tecnologie digitali nella diffusione di notizie scientifi camente certifi cate ma anche di informazioni inerenti il proprio operato, appare un dovere più che una scelta. Obiettivo dell’ Evidence Based figital Medi- cine (EBfM) è anche combinare il rigore della medicina basata sull’evidenza con le tecnologie emergenti per una medicina digitale fondata su prove di effi cacia. Per rallentare la diffusione di false informazioni mediche, si dovrebbe stare più attenti a comunicare in maniera semplice ed effi cace gli sviluppi della ricerca. Nella scuola media e superiore si dovrebbe insegnare cosa si intende per evidenza scientifi ca e come funziona la ricerca in campo medico, in modo da evitare la diffusione di fake news, mentre i motori di ricerca come Google dovrebbero addirittura eliminarle. In un’ intervista rilasciata l’8 settembre scorso il Ministro della salute Lorenzin ha di- chiarato infatti che «stiamo lavorando in collaborazione con Google per indicizzare le notizie certifi cate scientifi camente. Con Google e polizia postale stiamo anche cercando la via per rimuovere le false notizie in rete pericolose per la salute pubbli- ca». Un progetto ambizioso e diffi cile da raggiungere. Ma la salvaguardia della salu- te, la valorizzazione della ricerca scientifi ca e la gestione più attiva e consapevole da parte dei pazienti della propria salute, meritano lo sforzo. Chiara Pergolizzi GROuP EdITOR - Daniel Zimmermann [newsroom@dental-tribune.com] +44 161 223 1830 ClInICal EdITORS Magda Wojtkiewicz; Nathalie Schüller EdITOR & SOCIal MEdIa ManaGER - Monique Mehler EdITORS - Kristin Hübner; Yvonne Bachmann ManaGInG EdITOR & HEad OF dTI COMMunICaTIOn SERvICES Marc Chalupsky COPy EdITOR - Sabrina Raaff PublISHER/PRESIdEnT/CEO - Torsten R. Oemus CHIEF FInanCIal OFFICER - Dan Wunderlich CHIEF TECHnOlOGy OFFICER - Serban Veres buSInESS dEvElOPMEnT ManaGER Claudia Salwiczek-Majonek PROJECT ManaGER OnlInE - Tom Carvalho JunIOR PROJECT ManaGER OnlInE - Hannes Kuschick E-lEaRnInG ManaGER - Lars Hoffmann EduCaTIOn dIRECTOR TRIbunE CME - Christiane Ferret EvEnT SERvICES/PROJECT ManaGER TRIbunE CME & CROIXTuRE Sarah Schubert MaRKETInG SERvICES - Nadine Dehmel TEaM aSSISTanT - Julia Maciejek SalES SERvICES - Nicole Andrä aCCOunTInG SERvICES Anja Maywald; Karen Hamatschek; Manuela Hunger MEdIa SalES ManaGERS - Antje Kahnt (International); Barbora Solarova (Eastern Europe); Hélène Carpentier (Western Europe); Matthias Diessner (Key Accounts); Melissa Brown (International); Peter Witteczek (Asia Pacifi c); Weridiana Mageswki (Latin America) EXECuTIvE PROduCER - Gernot Meyer advERTISInG dISPOSITIOn - Marius Mezger ©2017, dental Tribune International GmbH. all rights reserved. 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Viganò. REdaZIOnE ITalIana Tueor Servizi Srl - redazione@tueorservizi.it Cordinamento: Adamo Buonerba Via Domenico Guidobono, 13 - 10137 Torino Tel.: 011 3110675 - 011 3097363 GRaFICa -Tueor Servizi STaMPa Del Gallo Editori DGE Green Printing srl Via Tornitori 7 - 06049 Spoleto (PG) - IT COORdInaMEnTO dIFFuSIOnE EdITORIalE ADDRESSVITT srl PubblICITà Alessia Murari [alessia.murari@tueorservizi.it] Stefania Dibitonto [s.dibitonto@dental-tribune.com] uFFICIO abbOnaMEnTI Tueor Servizi Srl Via Domenico Guidobono, 13 - 10137 Torino Tel.: 011 3110675 | Fax: 011 3097363 segreteria@tueorservizi.it Copia singola: euro 3,00 dEnTal TRIbunE EdIZIOnE ITalIana Fa PaRTE dEl GRuPPO dEnTal TRIbunE InTERnaTIOnal CHE PubblICa In 25 lInGuE In OlTRE 90 PaESI È proibito qualunque tipo di utilizzo senza pre- via autorizzazione dell’Editore, soprattutto per quanto concerne duplicati, traduzioni, microfi lm e archiviazione su sistemi elettronici. 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