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Dental Tribune Italian Edition No. 11, 2017

Endo Tribune Italian Edition - Novembre 2017 Trends 5 Figg. 8a-8c - La SfarfX #2 lavorando di punfa sfa aprendo il solco che confiene l’imbocco dell’MB2. La sfessa punfa sfa ora lavorando di lafo per eliminare la sporgenza di denfina che nasconde l’imbocco e che impedisce l’accesso reffilineo al ferzo apicale del canale. Ora il canale può essere sondafo in fuffa la sua esfensione. Fig. 9 - La punfa SfarfX #2 per il reperimenfo del canale mesio-palafino (MB2). Fig. 10 - La punfa SfarfX #3 per la rimozione di calcificazioni canalari e di perni in fibra. Fig. 11a - In quesfo molare superiore erano sfafi inserifi due perni in fibra di carbonio che devono essere rimossi per consenfire il rifraffamenfo endodonfico. Fig. 11b - La punfa SfarfX #3 sfa sgrefolan- do il perno in fibra lavorando alfernafiva- menfe a secco per essere più efficace e soffo irrigazione per raffreddare e al fempo sfesso per defergere il campo operaforio. Fig. 11c - La punfa si sfa approfondendo all’inferno del canale in fuffa sicurezza e soffo un perfeffo confrollo visivo, cosa impossibile da offenere ufilizzando frese e manipoli vari. Fig. 11d - Il perno è sfafo inferamenfe rimosso. Al di sopra della guffaperca del canale è visibile solo un piccolo frammen- fo di composifo che verrà facilmenfe rimosso all’inizio del rifraffamenfo. Fig. 12 - La punfa SfarfX #4 per la rimozione dei perni mefallici. Fig. 13a - La punfa SfarfX #3 sfa eliminando il composifo afforno alla vife. Fig. 13b - La vife è ora inferamenfe libera dal composifo che la circondava. Fig. 13c - La punfa SfarfX #4 si appoggia alla vife per frasmefferle vibrazioni e decemenfarla. Fig. 13d - La punfa si appogia sulla fesfa della vife. Fig. 13e - La punfa si appoggia ora a lafo della vife. < pagina 4 StartX N°2: Reperimento del canale mesio-palatino (MB2) Il primo molare superiore deve esse- re considerato, in base agli ultimi la- vori scientifici, un dente con 4 canali (Fig. 6). Particolarmente rilevante è lo studio di John Stropko che dimo- stra che il secondo canale della radice mesio-vestibolare (MB2) è presente “ in vivo” nel 93% dei casi ed è sondabile fino in apice nel 90% dei casi.10 L’imbocco dell’MB2 si trova nella linea che unisce il canale mesio-vestibolare con il canale palatino. Spesso esiste una depressione, quasi un istmo, che parte dal canale mesio- vestibolare e si spinge verso il canale palatino. All’estremità palatina di questo solco c’è l’orifizio dell’MB2. Spesso l’accesso del canale è ostacolato da una spor- genza di dentina della parete mesiale della camera pulpare che deve essere rimossa (Fig. 7). Altre volte l’MB2 ha una curvatura coronale molto brusca, tanto che spesso l’orifizio canalare è quasi sul confine tra parete della ca- vità d’accesso e pavimento. L’utilizzo della StartX N°2 ci permette contem- poraneamente di eliminare la spor- genza di dentina e parte dell’iniziale brusca curvatura coronale. L’imboc- co del MB2 viene così trasferito sul pavimento della camera pulpare, consentendo un accesso rettilineo al canale. Questo permette di vedere chiaramente l’imbocco del canale e poterlo poi sondare senza problemati- che interferenze coronali (Figg. 8a-8c). La StartX N°2 (Fig. 9) ha forma tron- coconica. La parte lavorante è lunga 8 mm, la punta ha un diametro di 1 mm, il diametro massimo dell’inserto alla fine della parte lavorante è di 1,54 mm. La punta dell’inserto è attiva. La punta StartX N°2 può essere utiliz- zata sino a circa l’80-90% della mas- Figg. 13f-h - La vife sfa ora uscendo dal canale. Fig. 13i - La vife è sfafa rimossa. sima potenza raggiungibile con le sorgenti di ultrasuoni dedicate all’en- dodonzia oggi disponibili sul mercato. StartX N°3: Rimozione di calcificazio- ni canalari e di perni in fibra La StartX N°3 è una punta sottile e lunga ma estremamente resistente (Fig. 10). Ha forma leggermente tron- coconica. La parte lavorante è lunga 8 mm, la punta è estremamente acumi- nata, il diametro massimo dell’inser- to alla fine della parte lavorante è di 0,9 mm. Le ridotte dimensioni della punta permettono un lavoro estrema- mente preciso ed un’ottima visibilità. L’operatore potrà così effettuare un la- voro selettivo, rimuovendo solo le cal- cificazioni patologiche e non il tessuto dentinale sano. Il risultato sarà un approccio veramente mini-invasivo senza alterazioni dell’anatomia endo- dontica. La seconda indicazione per l’utilizzo della StartX N°3 è la rimo- zione dei perni endocanalari in fibra durante i ritrattamenti endodontici (Figg. 11a-11d). La punta può essere uti- lizzata anche a potenze di vibrazione alte senza rischi. È possibile così di- sintegrare in pochi minuti un perno in fibra senza fratturare la punta da ultrasuoni, come succedeva spesso in passato. La StartX N°3 può esse- re utilizzata alternativamente con e senza irrigazione. A secco la punta è più aggressiva e rapidamente entrerà dentro il perno disintegrandolo25. Con l’irrigazione raffredderemo la punta e rimuoveremo i detriti, permettendo così un costante controllo del lavoro della punta.11,12 La punta StartX N°3 può essere uti- lizzata sino a circa il 60-70% della massima potenza raggiungibile con le sorgenti di ultrasuoni dedicate all’endodonzia oggi disponibili sul mercato. StartX N°4: Rimozione di perni me- tallici La StartX N°4 è un inserto privo di lame disegnato per trasferire ener- giche vibrazioni dove la punta viene applicata. È infatti la decementazione di perni metallici la sua principale in- dicazione (Fig. 12). L’inserto ha alla sua estremità una pallina di forma rom- boidale che possiamo quasi parago- nare per la sua forma ad una palla da rugby. Analizzando la punta possia- mo individuare due superfici attive: l’equatore della palla da rugby e le sue superfici laterali piatte. L’equatore della palla da rugby per- mette un appoggio quasi puntiforme sulla superficie dove lavora: il risulta- to è una vibrazione molto potente che viene trasferita sul perno. Le superfici laterali piatte invece permettono di trasferire una vibrazione leggermente più dolce ma ugualmente efficiente. L’applicazioni degli ultrasuoni attra- verso queste superfici è anche indi- cato quando vogliamo trasferire le vi- brazioni a particolari strumenti senza però danneggiarli, ad esempio ad un plugger che condensa l’MTA in un ca- nale,13 ad una pinza di Steiglitz che ha afferrato un cono di argento nel tenta- tivo di rimuoverlo. Se abbiamo un perno metallico sin- golo (Figg. 13a-13i) occorre per prima cosa eliminare tutto il materiale da ricostruzione intorno al perno (amal- gama, composito). Anche in questo caso il nostro obietti- vo è quello di arrivare a vedere tutta la dentina della camera pulpare intorno al perno senza però eliminare tessuto dentinale più dello stretto necessa- rio.14,15 Ad una eliminazione grosso- lana del materiale di ricostruzione eseguito con frese ad alta velocità se- guirà anche qui l’utilizzo della StartX N°3 che è certamente la giusta scelta per effettuare questo lavoro delicato e selettivo di rimozione delle ultime porzioni di materiale di restauro a contatto con il perno e con la dentina del pavimento e delle pareti laterali della camera pulpare. La StartX N°3 sarà utilizzata alterna- tivamente con e senza irrigazione. A secco per ottenere un taglio aggres- sivo, con l’irrigazione per detergere il campo operatorio. Ora è possibi- le cambiare inserto da ultrasuoni e passare alla StartX N°4. È preferibile appoggiare l’inserto sulla testa del perno per ottenere così un efficace trasferimento delle vibrazioni e rom- pere il cemento intorno al perno.16-19 fobbiamo ruotare la StartX N°4 in senso orario e in senso antiorario in- Fig. 14 - La punfa SfarfX #5 per la rifinifura del pavimenfo della camera pulpare. torno alla testa del perno con una mo- derata pressione. È molto importante alternare il lavoro a secco con il lavoro con l’irrigazione. L’irrigazione è fondamentale per evi- tare il surriscaldamento del perno che espandendosi può determinare un suo maggior attrito contro le pareti del canale o peggio potrebbe deter- minare dei crak dentinali nella radice dove il perno è alloggiato o danni pa- rodontali da calore19-24. La punta StartX N°4 può essere uti- lizzata sino a circa il 90-100% della massima potenza raggiungibile con le sorgenti di ultrasuoni dedicate all’en- dodonzia oggi disponibili sul mercato. StartX N°5: Rifinitura del pavimento della camera pulpare La StartX N°5 è stata disegnata per ri- finire il pavimento della camera pul- pare (Fig. 14). > pagina 6

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