Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Implant Tribune Italian Edition No.2, 2017

Implant Tribune Italian Edition - Maggio 2017 Attualità 5 Gli impianti zigomatici nel trattamento delle gravi atrofi e mascellari: una nuova tecnica minimamente invasiva Andrea Tedesco, DDS, Oral Surgery Specialist, Fellow Research – Università degli Studi di Pisa Anche per quanto riguarda l’implan- tologia zigomatica si può parlare di “tecnica minimamente invasiva”. Infatti, uno studio attuale dell’auto- re riguarda proprio l’utilizzo della strumentazione piezoelettrica as- sociato agli impianti zigomatici. Gli strumenti rotanti hanno uno scarso controllo chirurgico e una precisio- ne non ottimale dovuta soprattutto all’elevata lunghezza che ne provoca una continua oscillazione. Gli strumenti piezoelettrici utilizzati con un corretto protocollo permetto- no inoltre una maggior visibilità del campo operatorio, data dalla loro ne- bulizzazione che ne facilita enorme- mente il lavoro. La tecnica zigomatica minimamente invasiva ideata dal dott. Andrea Te- desco per l’inserimento di impianti zigomatici in gravi atrofie mascel- lari si avvale di due concetti fonda- mentali: l’approccio extrasinusale e la preparazione del sito osteotomico per l’alloggiamento dell’impianto zi- gomatico realizzato interamente con strumentazione piezoelettrica. Questo rende la tecnica essenzial- mente meno invasiva in quanto il non coinvolgimento del seno mascel- lare implica una notevole riduzione della morbilità e dei tempi operatori, mentre la strumentalizzazione pie- zoelettrica, con i vantaggi che ormai tutti conoscono, rende l’intervento chirurgico meno pericoloso e più preciso. Il Dott. Tedesco Andrea ha elaborato con Esacrom una sequen- za di inserti dedicati a questa nuova tecnica. Infatti, dopo aver realizzato l’ingresso a livello crestale/palatino, l’impianto si inserirà nell’osso zigo- matico senza coinvolgere il seno ma- scellare. Chiaramente è obbligo sottolineare la necessità di un adeguato training da parte dell’operatore che voglia av- vicinarsi a questa tecnica che, nono- stante la semplicità, è pur sempre un atto chirurgico importante. Dott. Andrea Tedesco Laureato in Odontoiatria e Protesi dentaria presso l’Università degli Studi di Firenze, ha consegui- to la specializzazione in Chirurgia Odontostoma- tologica presso il Reparto di Chirurgia maxillo-fac- ciale del CTO di Firenze. Ha inoltre conseguito un corso di specializzazione presso l’Oral and Ma- xillofacial Department, Guy’s and St. Thomas Hospital, London, UK. Da oltre 15 anni si occupa di impianti zigomatici utilizzando varie sistema- tiche sia in Italia che all’estero con oltre 100 interventi eseguiti. Relatore per svariati corsi di formazione e perfezionamento sull’implantologia zi- gomatica in Italia e all’estero, è autore di pubblicazioni nazionali e inter- nazionali. Member of The European Association for Osseointegration. Member of Association of Dental Implantology London, UK. Member Fellow of Royal Society of Medicine London, UK. Iscritto al General Dental Council di Londra, UK dove collabora come consulente per l’implantologia zigomatica. Nel 2016 è stato premiato per la miglior Oral Communication alla Royal Society of Medicine, London, UK, su “Advances in Maxillofacial Surgery: The treatment of atrophic maxilla using zygomatic implants: a minimally invasive technique”, presentando una tecnica minimamente invasiva da lui ideata per l’inserimento di im- pianti zigomatici con strumentazione piezoelettrica. Attualmente fellow re- search sui trattamenti implantoprotesici delle gravi atrofi e dei mascellari con l’utilizzo di impianti zigomatici presso l’UO di Chirurgia Orale – Dir. Prof. M. Gabriele – Ospedale S. Chiara, Università degli Studi di Pisa. Originale. Documentato. Risolutivo. < pagina 4 Quest’anno ovviamente l’obiettivo è ancora più ambizioso, ed è molto im- portante riconoscere l’attenzione di tutte le società scientifi che che par- tecipano all’iniziativa. L’Italia è come sempre in prima linea. Come detto all’ultimo congresso dal presidente Claudio Gatti, vi saranno iniziative di screening della malattia parodonta- le nelle maggiori città italiane. Que- sta iniziativa, insieme all’adeguata copertura del vostro mondo, è cru- ciale per aumentare la consapevo- lezza nella popolazione europea di questa epidemia silenziosa che è la parodontite. Ci parli del grande evento diabete/parodontologia che avete annunciato durante il Congresso SIdP. La EFP e la IDF hanno tenuto un workshop comune che ha prodotto quattro documenti importanti pub- blicati su riviste parodontali e dia- betologiche. In primis, il documento di consenso del workshop con linee guida – per clinici, medici, odontoia- tri, pazienti, media e istituzioni – sui rapporti fra diabete e parodontite. Inoltre saranno pubblicati i tre docu- menti sui rapporti epidemiologici fra diabete e parodontite, e sul possibile nesso biologico e gli effetti del tratta- mento della parodontite sul controllo glicemico. Nella parte epidemiologi- ca abbiamo potuto dimostrare che un soggetto sistemicamente sano ma affetto da parodontite ha in me- dia un peggiore controllo glicemico (0,29 % di emoglobina glicata in più) e una maggiore probabilità di svi- luppare diabete di tipo 2 negli anni (circa il 30% in più) rispetto a chi non ce l’ha. Inoltre, se un soggetto ha il diabete e la parodontite presenterà un numero maggiore di complican- ze diabetiche (oculari, renali ecc.) rispetto a chi ha solo il diabete ma una buona condizione orale. Infi ne, abbiamo evidenziato il ruolo impor- tante del trattamento parodontale per migliorare il controllo glicemico del paziente diabetico. È importante che tutto ciò sia stato avvallato e fat- to proprio anche da IDF. È doveroso, però, ricordare un altro motivo di orgoglio italiano: queste linee guida rappresentano l’evolu- zione e sono state costruite dal docu- mento congiunto che la SIdP, insieme alle società di diabetologia italiana, ha redatto nel 2014 su mandato del precedente Consiglio direttivo. m.boc Il concetto di trattamento All-on-4® Quattro impianti. Una protesi fissa provvisoria. Tutto nello stesso giorno.* Da quando è stato introdotto per la prima volta nel 1998, il concetto di trattamento All-on-4® ha cambiato la vita di centinaia di migliaia di pazienti. Oggi il concetto si è affermato come il migliore per questa indicazione ma solo in combinazione con i prodotti originali Nobel Biocare. Molti hanno cercato di copiare questo concetto rivoluzionario ma solo Nobel Biocare ha documentato scientificamente il successo che ne è il fondamento con 34 studi clinici su 2400 pazienti. Offri ai tuoi pazienti un trattamento su cui entrambi potete contare e che può cambiare loro la vita. Nuovo corso online gratuito sul concetto di trattamento All-on-4® Registrati ora su nobelbiocare.com/all-on-4course *Se sono soddisfatti i criteri di stabilità per il carico immediato. GMT 50421 © Nobel Biocare Services AG, 2017. Tutti i diritti riservati. Nobel Biocare, il logo Nobel Biocare e tutti gli altri marchi di fa- bbrica sono, salvo diversa dichiarazione o evidenza dal contesto in un caso specifico, marchi di fabbrica di Nobel Biocare. Fare riferimento al sito nobelbiocare.com/trademarks per maggiori informazioni. Le immagini dei prodotti non sono necessariamente in scala. Esclusione di responsabilità: alcuni prodotti potrebbero non avere l’approvazione o l’autorizzazione alla vendita da parte degli enti normativi in tutti i mercati. Rivolgersi all’ufficio vendite locale Nobel Biocare per informazioni sulla gamma dei prodotti esistenti e la loro disponibilità.

Sito