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Implant Tribune Italian Edition No.2, 2017

20 Ricerca & Clinica Implant Tribune Italian Edition - Maggio 2017 < pagina 19 Oggi sono documentati circa 500 fattori e componenti del sangue, di cui in parte conosciamo l’azione ma non l’esatta interazione tra loro. Questo fa capire che la guarigione è molto complessa e solo l’utilizzo di tutti i fattori può dare un ottimo risultato. Il sistema CGF ci permette di otte- nere diversi strati nel plasma: siero; plasma povero di piastrine e ricco di fibrina (PPP); plasma ricco di piastri- ne e ricco di fibrina (PRP); e cellule staminali CD 34+. Immediatamente dopo il prelievo il sangue viene se- parato senza aggiunta di sostanze esogene con la Medifuge MF200, che e un separatore del sangue ap- positamente costruito per l’ambu- latorio medico o dentistico. Il ciclo di separazione ha una durata di circa 14 minuti ed è completamente automatico. Nel ciclo il sangue viene centrifuga- to a 4 velocita differenti (2 minuti a 2700 rpm, 4 minuti a 2400 rpm, 4 minuti a 2700 rpm, 3 minuti a 3000 rpm). Gli strati del plasma possono essere usati per differenti indicazio- ni. Il sito implantare dopo la prepa- razione può essere lavato con il PPP. La superficie implantare invece può essere bagnata o immersa nel PRP per avere uno strato protettivo che riduce il tempo di osteointegrazio- ne e minimizza il dolore e il gonfio- re. Studi eseguiti dal nostro gruppo di lavoro hanno evidenziato che la polarità del plasma dopo la separa- zione è positiva. Il tessuto attorno al sito implantare possiede una polari- tà negativa e così il plasma promuo- ve l’attrazione dell’osso nella fase di guarigione. Così, con la ricopertura con il pla- sma, otteniamo lo stesso risultato che con le macchine che influiscono sulla polarità della superfice im- plantare. Dato che si ricopre la superficie dell’impianto nel suo contenitore sterile, l’impianto è impermeabi- lizzato con uno strato, così la respi- razione del paziente non influisce • • • • • • • • • C O R S I | D I S C U S S I O N I | B L O G | G U I D A sulla negativamente superficie dell’impianto mentre viene intro- dotto. In più si ha il vantaggio di non surriscaldare l’osso durante l’intro- duzione dell’impianto. Se nella pre- parazione l’osso viene surriscaldato dalle frese (specialmente dalle fre- se di zirconio che non raffreddano come le frese di metallo), i fattori di crescita promuovono la guarigione. Lo strato dei fattori di crescita viene immediatamente integrato nel tes- suto essendo autologo. La ricopertura degli impianti può essere ottimizzata con l’uso del Round up. L’uso del Round up con un recipiente (sterilizzabile) ese- guito in modo individuale per il sistema implantare (si vedano le figure inserite a corredo dell’ar- ticolo) ha dei vantaggi, evidenti nella ricopertura omogenea e più completa degli impianti. Studi condotti da A. Maher dimostrano che i fattori di crescita, special- mente il BMP-2, aumentano di più se lavorati con il Round up, in confronto a fattori di crescita non lavorati. Il Round up è un misce- latore integrato costruito apposi- tamente per ottenere una miscela di osso sintetico con fattori di cre- scita, oppure per ricoprire ottima- mente la superficie implantare. Il Round up è in grado di eseguire 3600 giri al minuto con 600 G per assicurare l’integrità del partico- lato non modificando la struttura e garantendo una penetrazione omogenea. La miscelazione inte- grata è stabile per circa 60 minuti (Fig. 2). In Figura 3 è possibile os- servare gli impianti di zirconio nell’apposito il Round up (prodotto singolarmen- te per ogni sistema implantare). Nella Figura 4, a sinistra vediamo un impianto di zirconio trattato nel Round up e a desta un impian- to di zirconio (della stessa ditta con superfice identica) dopo l’im- mersione nel CGF. Il colore blu è stato aggiunto al CGF per eviden- ziare la ricopertura. L’impianto trattato nel Round up ha un strato più completo e più denso. Alla fine, una membrana autologa può essere facilmente fissata con la vite di guarigione che protegge il bordo osseo dell’impianto dall’in- vaginazione del tessuto congiuntivo nel periodo della guarigione (Fig. 5). Dato che lavoriamo con fattori di crescita per non diminuire la loro efficacia e il loro numero, è consi- gliabile di non assumere FANS, dal momento che impediscono l’aggre- gazione delle piastrine nelle 24 ore prima e 6 ore dopo l’intervento. Se necessario, si consiglia di assume- re come antidolorifico ibuprofene 600 mg. Anche con pazienti dove l’aggregazione è bloccata, come per esempio nei cardiopatici, il numero è molto minore ma sufficiente per avere gli effetti del CGF (Figg. 6a, 6b). La Figura 6 si riferisce a un pa- ziente con terapia di cardioaspirina 2 x 100 mg e Plavix 75 mg. A destra (Fig. 6a) il prelievo di san- gue con ematoma, a sinistra (Fig. 6b) remissione in vena senza ematoma 24 ore dopo il trattamento. recipiente per L’articolo è stato pubblicato su Implants Italian Edition, gennaio 2017.

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