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Implant Tribune Italian Edition No.4, 2016

20 Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2016 Speciale Regeneration SR One Stop Dentistry, come interpretare l’implantologia oggi Al Palazzo della Gran Guardia di Verona si è svolto, dal 29 settembre al 1° ottobre, il 19° Con- gresso internazionale di terapia implantare. Un evento che ormai è parte di una tradizione quasi ventennale di successi, sia per la risposta di pubblico – l’attuale edizione ha fatto regi- strare il record di ben 1200 partecipanti – sia per la accuratezza dei temi trattati e la qualità degli oratori. Sono state proprio le relazioni presentate du- rante tutto l’arco del Congresso a realizzare l’obiettivo ricercato dagli organizzatori: inter- pretare il presente dell’implantologia. Vale a dire, differenziare le prestazioni nello scenario socio-economico 2016-2020. Un settore che ormai è – e deve essere – multiforme, in grado cioè di adattarsi alle caratteristiche del conte- sto storico. Se da un lato, infatti, rimane fon- damentale fidelizzare il paziente e costruire con lui un rapporto di fiducia duraturo, dall’altra si devono tenere sempre a mente le condizioni della società in cui il paziente stesso vive. Una società non facile quella odierna che, per esempio, spinge gli individui a cer- care altrove (spesso all’estero) cure odontoiatriche più economiche. Da qui l’esigenza di differenziare la proposta di terapie implanta- ri in modo da offrire ai pazienti tutte le cure di cui necessitano, a ogni livello di costo. Un obiettivo centrato dun- que quello del congresso della Biomax, che ha saputo davvero interpretare la realtà attuale, tracciandone un quadro esaustivo, incrociando odontoiatria e società per accendere un dibatti- to proficuo. Con cinque sessioni, per una durata totale di due giorni e mezzo, l’evento è stato arricchi- to da diversi workshop che hanno toccato i temi della comunicazione, della gestione del- lo studio e dell’implantologia digitale. Come da tradizione, a conferma dell’alta qualità dei relatori, al congresso hanno partecipato alcuni tra i più prestigiosi nomi dell’implantologia internazionale (tra cui il dott. Urban, il dott. Mankoo, il dott. Zucchelli e il dott. Alam), af- fiancati da un cospicuo team di giovani relatori emergenti. In particolare la sala è esplosa in una standing ovation dedicata al dott. David Alam, il chirur- go microvascolare del primo trapianto di faccia avvenuto negli Stati Uniti nel 2008. Il chirurgo, esperto specialista di chirurgia vascolare rico- struttiva della testa e del collo, ha tenuto una lectio magistralis nella terza e ultima giornata del congresso. La sua grande esperienza nelle ricostruzioni microvascolari complesse per riparare lesioni importanti causate dal cancro lo ha portato a sviluppare sei nuove procedure chirurgiche negli ultimi cinque anni, che spa- ziano da interventi minimamente invasivi per la paralisi facciale fino a complesse ricostru- zioni. Il tasso di successo delle sue operazioni, presso la Cleveland Clinic, negli Stati Uniti, è senza precedenti e anche il suo intervento al congresso di Verona ha raccolto il favore, l’in- teresse e l’entusiasmo della platea. L’evento ha raggiunto lo scopo prefissato e di certo non ha deluso le aspettative, proponendo ai parteci- panti, tra momenti di apprendimento, wor- kshop e presentazioni congressuali, il quadro più aggiornato delle innovazioni terapeutiche di successo, rinnovando l’invito per il prossi- mo appuntamento. Dental

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