Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

Implant Tribune Italian Edition No.4, 2016

13 Implant Tribune Italian Edition - Novembre 2016 Attualità Stati Uniti: il 50% dei pazienti riceve prescrizioni di antibiotici inadeguate Il mondo del dentale, come la medici- na in generale, è qualcosa di vivo, che non può prescindere dai mutamenti – rapidi e spesso imprevedibili – della società, della tecnologia e della ricerca. Un nuovo studio sull’utilizzo dei far- maci da parte dei medici americani getta luce su un potenziale problema in grado di toccare tutto l’ambito della salute: la prescrizione degli antibiotici. Riportiamo qui le considerazioni che ne derivano. Solo la metà dei pazienti americani che contrae alcune tra le infezioni più comuni (come ad esempio la sinusite, il mal di gola e le infezioni all’orec- chio) riceve l’antibiotico corretto per la propria condizione: questo è lo sce- nario che è stato delineato dallo stu- dio condotti da parte dei Centers for Disease Control in collaborazione con i Prevention e Pew Charitable Trusts americani. Si tratta di un quadro ancora più pre- occupante se si pensa ai dati di un al- tro studio, risalente solo a pochi mesi prima e sempre a cura dei Centers for Disease Control e dei Prevention e Pew Charitable Trusts: una prescrizione di antibiotici su tre sarebbe inappropria- ta. Il risultato di questa situazione è l’inevitabile crescita di batteri sempre più resistenti agli antibiotici, situazio- ne imputabile sia all’alto numero di prescrizioni sia al tipo di farmaci pre- scritti. David Hyun, co-autore dello studio in questione e specialista di malattie infettive, afferma che gli antibiotici di prima linea raccomandati, quelli cioè che colpiscono un numero mi- nore di batteri, sono prescritti solo nel 52% dei casi, quando in realtà una percentuale corretta dovrebbe essere almeno nell’ordine dell’80%; in tutti gli altri casi, invece, vengono sugge- riti ai pazienti antibiotici a più ampio spettro, con il conseguente rischio di innescare la resistenza ai farmaci. En- trambi gli studi si basano su una serie di dati raccolti a campione tra il 2010 e il 2011 presso strutture quali studi medici, ospedali, ambulatori e servizi di emergenza. David Hyun prosegue ancora dicendo che la situazione non è da prendere sottogamba, ma poten- zialmente rischiosa, in quanto foriera di un futuro in cui si perderà gradual- mente l’efficacia dei farmaci e il pa- ziente si potrà scoprire affetto da un batterio che ormai è resistente a tutti gli antibiotici disponibili. La storia non finisce qui; sono altri, infatti, i dati che danno da riflettere: le prescrizioni inadeguate colpiscono maggiormente gli adulti rispetto ai bambini. A più del 60% dei pazienti adulti affetti da mal di gola, per esem- pio, è stato prescritto un antibiotico che non è raccomandato dalle linee guida mediche, mentre la percentuale riguardante i bambini si attestava su un più modesto 40%. La domanda quindi sorge spontanea: come si è arrivati a questa situazione? Le cause dietro a queste diagnosi erra- te non sono state approfondite, tutta- via David Hyun ipotizza che i medici possano essere più propensi a ricorrere agli antibiotici ad ampio spettro ogni- qualvolta non sono sicuri della malattia che affligge il paziente. Un antibiotico ad ampio spettro, infatti, è percepito come un trattamento più semplice e sicuro, al- meno nell’immediato, anche se va contro a ciò che è meglio per l’interesse generale dei pazienti e della salute pubblica. Per eventuali approfondimenti sulla te- matica farmacologica acquista il corso “Farmacologia Odontoiatrica, gli aggior- namenti irrinunciabili” sulla piattaforma DtStudyClub al link: www.dtstudyclub.it. Dental Tribune Italia – Fonte: AIFA

Sito