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Dental Tribune Italian Edition No. 4, 2016

33 Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2016 Speciale Digitale Tutti i medici chiamati a partecipare alla ricerca sulle competenze digitali in Sanità Quanto sono sviluppate le competenze digitali dei profes- sionisti della Sanità? Quali sono le criticità e le possibili azioni per risolverle? E in che modo e con che genere di contenuti dovrebbero essere progettati programmi di for- mazione mirati ed efficaci, sia all’interno degli studi e dei master universitari, sia nell’ambito dell’ECM? Quello di scattare un’istantanea della digitalizzazione in Sanità è l’obiettivo della “Ricerca sulle Competenze Digitali in Sanità”, che sarà condotta dall’Osservatorio Permanente su questa materia, promosso da AICA – Associazione italia- na per l’informatica e il calcolo automatico. All’Osservatorio, che ha avuto l’endorsement (avallo) del Ministero della Salute (Direzione Generale della Digitaliz- zazione del Sistema Informativo Sanitario e della Statisti- ca), ha aderito anche la FNOMCeO: i suoi rappresentanti sono Guido Marinoni per la componente medica, e Brunel- lo Pollifrone, per quella odontoiatrica. Ma molte altre sono state le Istituzioni e le Società scien- tifiche che hanno voluto partecipare al progetto: Politec- nico di Milano, CERMES Università Bocconi, IAD Tor Ver- gata, Ospedale Gemelli, FIMMG medici medicina generale, IPASVI infermieri, ANAAO medici dirigenti, ANTeL tecnici di laboratorio, CONAPS professioni sanitarie, AIIC Asso- ciazione Italiana Ingegneri Clinici, Federsanità Anci, AI- TASIT Ass. Tecnici Sanit. Radiologia Medica, SIPeM Società Italiana di Pedagogia Medica, ONSET Associazione, PRIMA Associazione, ITIM Associazione, Associazione Bibliotecari Documentalisti Sanità (BDS), Federprivacy, Stati Generali Innovazione. La ricerca sarà condotta attraverso un questionario a rispo- ste multiple o in gradazione (secondo una scala da 1 a 5), or- ganizzato in sezioni specifiche per le diverse figure profes- sionali, che rileverà le competenze digitali di base (comuni a tutte le professioni sanitarie), specialistiche (per i medici, differenziate tra medici di famiglia e ospedalieri) e di e- leadership (questa parte, rivolta ai direttori generali, sani- tari o amministrativi, valuterà la capacità di “sfruttare” al meglio le nuove tecnologie all’interno delle organizzazioni e di introdurre innovazioni digitali). «Senza ombra di dubbio, sarà la più ampia ricerca mai fatta in Italia sul tema delle competenze digitali in Sanità – spie- ga il Referente dell’Osservatorio Permanente delle Com- petenze Digitali in Sanità, Gregorio Cosentino –. I risultati saranno resi noti nel mese di giugno e messi a disposizio- ne del Governo e del Ministero della Salute, delle Aziende Sanitarie, dei politici attenti al tema, dei fornitori, con l’o- biettivo di promuovere la cultura della sanità digitale e fa- vorirne la diffusione e adozione, per rendere più efficace ed efficiente la Sanità italiana». Per qualsiasi informazione, è possibile contattare AICA scri- vendo all’indirizzo: osservatorio.sanita.digitale@aicanet.it. FNOMCeO Favorire la tecnologia in ambito odontoiatrico dopo aver valutato i vantaggi per clinici e pazienti Questa la mission DDS secondo il presidente Giuseppe Luongo Al Collegio dei Docenti di Roma, il 15 aprile si svolgerà un Simposio, molto innovativo, dal titolo “Full Digital Dentistry”, organizzato dalla Digital Dentistry Society (DDS). Alla vigilia dell’evento abbiamo rivolto alcune domande al suo cofondatore e presidente Giuseppe Luongo (in foto), specialista in odontostomatologia e chirurgia maxillo-facciale, past president della Società Italiana di Osteointegrazione (SIO) ed esperto internazionale di implantoprotesi e chirurgia orale. Quando è stata costituita la DDS? Nasce negli ultimi mesi del 2014 dall’idea di un gruppo di clinici e ricercatori internazio- nali che rappresentano quanto di più avan- zato esiste oggi nel campo delle tecnologie digitali applicate all’odontoiatria. La Società è aperta non solo agli odontoiatri, ma anche a medici, odontotecnici, informatici, fisici ed esperti di altri settori che abbiano comun- que una relazione con la digitalizzazione dei processi nel campo dell’odontoiatria e della chirurgia maxillo-facciale. Come nascono l’esigenza e l’idea di fondare la nuova Società? L’esigenza nasce dalla percezione che all’e- norme e rapidissimo sviluppo delle tecnolo- gie digitali non sia corrisposta un’altrettan- ta evidenza scientifica riguardo alla validità di dispositivi e procedure che intendono so- stituire i metodi convenzionali. La raccolta di esperti di diverse discipline in una Socie- tà scientifica internazionale senza scopo di lucro rappresenta la migliore soluzione per colmare questo gap. Quali la mission e gli obiettivi? Obiettivo primario è favorire lo sviluppo e l’applicazione delle tecnologie digitali in odontoiatria, valutandone con obiettività e rigore scientifico i reali vantaggi per i clinici e per i pazienti. Per raggiungerlo, la Società ha già stretto rapporti di collaborazione con università, industrie e differenti istituzioni pubbliche e private in vari Paesi, come dimo- strano i tanti meeting e programmi didattici in agenda nei prossimi mesi. La DDS intende anche farsi carico di formulare linee guida per facilitare la pratica professionale e cura- re la diffusione di informazioni in maniera scientificamente corrette. Particolare atten- zione è stata rivolta alle nuove generazio- ni che si confrontano da subito con questa complessa rivoluzione digitale. Accordi e partnership con le università di tutto il mon- do garantiscono tale rapporto, e tutti gli stu- denti vengono accettati gratuitamente nella DDS. Quali attività nazionali e internazionali svolgete attualmente? In Italia, dove l’idea della nuova Società è stata concepita, i programmi sono partico- larmente intensi. Il Collegio dei Docenti ospi- terà, venerdì 15 aprile, un’intera giornata de- dicata al digitale e interamente organizzata dalla DDS. Corsi di formazione, master di I e II livello ed eventi diversi sono attivi nell’U- niversità di Roma, di Varese, di Milano “S. Raffaele” e di Siena, grazie al contributo attivo e alla lungimiranza dei docenti. All’estero, la Commissione scientifica ha già attivato eventi a Montecarlo, in Fran- cia, Germania, Egitto, Paesi Arabi, Russia, Turchia e altri che si aggiungono conti- nuamente alla lista delle nazioni partner, raccogliendo quotidianamente nuove ade- sioni. Parliamo di “Full Digital Dentistry” a Roma e delle sue sessioni. Rappresenta il tipico format con il quale in- tende muoversi la DDS nella costruzione dei propri eventi scientifici. Modello estrema- mente pratico con le aziende partner presen- ti in aula per mostrare ai partecipanti il con- creto funzionamento della catena digitale: dall’acquisizione delle informazioni alla rea- lizzazione dei manufatti. Apparecchi radio- logici, software di progettazione, fresatori e stampanti 3D accompagnano le relazioni in un tutt’uno di teoria e pratica. Quattro le sessioni: 1. Acquisizione delle immagini; 2. Protesi; 3. Chirurgia e 4. Ortodonzia consen- tiranno una completa overview dello stato dell’arte delle tecnologie digitali applicate alla pratica clinica quotidiana. Per concludere, quali saranno i temi “caldi” di questa nuova era digitale secondo il Presidente della DDS? Il principale tema caldo riguardante tutti gli odontoiatri è quello di fornire indica- zioni chiare e imparziali sui reali vantaggi dell’introduzione delle tecnologie digitali nella pratica quotidiana. È indubbio che la cosiddetta “rivoluzione digitale” cambierà il modo di progettare, eseguire e comunicare, un processo che comporterà notevoli investi- menti in dispositivi, materiali e formazione. L’ambizione di DDS è costituire il punto di riferimento internazionale della trasforma- zione, aiutando il clinico a distinguere tra reali benefici e sterili effetti speciali. Grazie per l’intervista. Dental Tribune Italia Permaggioriinformazioni:www.digital-dentistry.it.

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