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Dental Tribune Italian Edition No. 4, 2016

10 Dental Tribune Italian Edition - Aprile 2016 Teknoscienza Analisi sperimentale degli ioni metallici presenti nella saliva di soggetti portatori di apparecchi ortodontici mobili Giuseppe Currò, Giuseppa Bilello < < pagina 1 Particolareattenzioneèstatapostanel tempo a determinati metalli, come ad esempioilnichel,cheèpresenteanche nei materiali e nelle leghe utilizzate in odontoiatria. Queste ultime possie- dono un potenziale elettrochimico che, interagendo con il nostro corpo, dà luogo a un processo di ionizzazio- ne. Questi ioni, una volta rilasciati nell’ambiente orale, possono esplicare azione tossica sia localmente che in tutto l’organismo. Il rischio e gli effetti determinati dal rilascio di questi ioni metallici dagli apparecchi ortodontici rimovibili, pone un problema di ordi- ne igienistico e sanitario. Ricerche ef- fettuate a questo scopo rivelano come sia notevole la percentuale di pazienti con reazioni avverse a materiali odon- toiatrici riconducibili a metalli dentari che sono in grado di rilasciare ioni nel cavo orale11-15 . La presenza degli ossidi sulla super- ficie metallica delle leghe, ma soprat- tutto nel suo interno, è responsabile di microfessurazioni del reticolo cri- stallino, e attraverso queste, i processi di corrosione possono attivarsi anche in profondità, rendendo quindi la lega metallica un supporto microporoso, in grado di favorire l’adesione della placcabattericaresponsabileasuavol- ta della formazione di bassi valori di pH,chefavorisconoiprocessidicorro- sione mediante gli ossidi presenti nel metallo16,17 . Oltre agli ossidi, negli ali- menti possono essere presenti sostan- ze particolarmente aggressive come cloruri e solfuri, che innescano, anche sulle superfici metalliche ad alto titolo aureo, fenomeni di “Tarnish” o disco- lorazione a macchie, espressione di un ulteriore,ancheseminimo,fenomeno di ossidazione18 . Scopo del presente la- voroèl’analisiquantitativaequalitati- va dei residui di elementi metallici li- beratinellasaliva,insoggettiportatori di apparecchi ortodontici rimovibili con componenti metalliche, ponendo il dato risultante in correlazione, per quanto possibile, con l’ambiente ester- no, l’attività lavorativa dei soggetti, le abitudini di vita, l’età media, il tempo di esposizione, e le caratteristiche del manufatto ortodontico. Materiali e metodi Presso la sezione di Ortognatodonzia del Dipartimento di discipline chirur- giche oncologiche e stomatologiche del Policlinico “P. Giaccone” dell’Uni- versità degli Studi di Palermo, sono stati selezionati 100 soggetti: 50 por- tatoridiapparecchiortodonticimobili daalmeno1anno,eneiqualieraassen- te qualsiasi trattamento conservativo inamalgamaotrattamentoriabilitati- vo protesico contenente metalli, e altri 50 soggetti selezionati come gruppo- controllo, non portatori di apparecchi ortodontici mobili né trattamenti ria- bilitativi protesici contenenti metalli, Università degli Studi di Palermo, Dipartimento di discipline chirurgiche oncologiche e stomatologiche e senza trattamenti conservativi in amalgama né altri elementi metalli- ci nel cavo orale; i pazienti-controllo erano confrontabili, per età e sesso, e per zona di residenza, al campione di soggetti portatori di apparecchi orto- dontici mobili preso in esame. Nella seconda fase della metodologia si è proceduto con la somministrazio- ne di un questionario (Fig. 1), introdot- to in forma anonima, sull’attività la- vorativa, sulle abitudini di vita (fumo, igiene orale, alimentazione, ecc.) atto anche a valutare la presenza di patolo- gie, disturbi orali o sistemici, tra quelli che in letteratura sono maggiormente indicati come correlati al rilascio di ioni metallici e non. Quindi si è passa- ti al prelievo di un campione di saliva daisingolisoggetti,secondoleseguen- ti metodiche standardizzate. La meto- dica di prelievo ha previsto l’utilizzo di siringhe sterili e di provette da 5 ml per la raccolta dei campioni (Fig. 2). I soggetti sono stati invitati a non de- glutire per alcuni secondi in modo da permettere l’accumulo della saliva sul pavimento del cavo orale, consen- tendone il prelievo mediante siringa sterile. I campioni così prelevati sono stati raccolti all’interno delle provet- te, e inviati in laboratorio dove sono stati poi oggetto di indagine tramite l’utilizzo di uno spettrometro ad as- sorbimento atomico (SIMAA 6000 PERKIN – ELMER) per la ricerca di tracce di elementi metallici quali Pb, Ni e Cd. Tutti i dati così ottenuti sono stati elaborati tramite l’utilizzo di fo- gli di lavoro Excel. Ilcampioneèrisultatocosìcomposto: Fig. 1 - Questionario. Fig. 2 - Siringa sterile e provetta da 5 ml per la raccolta di campioni. Fig. 6 - Patologie e disturbi presenti nei due gruppi. Fig. 7 - Valori di Pb nei due gruppi. Fig. 8 - Valori di Ni nei due gruppi. Fig. 9 - Valori di Cd nei due gruppi. Fig. 3 - Zona di residenza. Fig. 4 - Igiene orale. Fig. 5 - Tipologia di apparecchio. il gruppo rappresentato dai soggetti portatori di apparecchi ortodontici rimovibili è formato da 26 ragazze e 24 ragazzi, di un’età compresa tra gli 11 e i 17 anni. Il gruppo di controllo era invece formato da 25 ragazze e 25 ragazzi, la cui età era compresa tra gli 11 e i 17 anni. La zona di residenza dei soggetti è presentata nel grafico ripor- tato in figura 3. > > pagina 11

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